sa : [post n° 357991]

contributo maternità

salve,
da solo un anno sono iscritto all'albo e inarcassa....
tra i contributi leggo -contributo di metrnità-
quindi penso che sia un qualcosa utile nel caso di interruzione attività per eventuale nascite.....
ma contunuando a leggere capisco che si tratta di un contributo che devono pagare tutti anche pensionati ma che da diritto ad un indennizzo in caso di nascite solo alle libere professioniste......libere professioniste...quindi solo donne!!!!!
quindi, mi chiedo...perchè devo pagare un contributo per me inutile?
o meglio, perchè i professionisti....architetti, ingegneri di sesso maschile devono pagare un contributo, pur di irrilevante consistenza, per non usufruirne in un giorno futuro?
di solito si pagano contributi, tasse o altro per determinati servizima, in questo caso risulta un pagamento insignificante
attendo delucidazioni da piu esperti in materia.....mi scuso se ignoro particolari!!!
grazie a chi sarà capace di far luce
ArchiFra :
io non ho parole quando leggo questi post.
allora perchè mai io dovrei pagare il contributo epr la tua pensione visto che io non ne usufruirò? o il contributo per un tuo infortunio?
si chiama solidarietà sociale.
allora smetti di pagare le tasse, se non hai figli e non ne avrai eprchè mai dovresti finanziare la scuola pubblica? tanto mica ti interessa! e smetti anche di finanziare la sanità pubblica, chi ti dice che avrai mai bisogno di ricorrervi? poi magari non usi mai i mezzi pubblici... quindi alè, altro ottimo motivo per non pagare le tasse, anzi, per pretendere di scorporare da esse il contributo relativo, tanto tu usi solo la tua auto/moto!
fulser :
ma scusa, lo sai che tu con le tasse paghi servizi che vanno dalla polizia, agli asili nido, alla sanità.... per non parlare di scuole, netturbini, strade, verde urbano, protezione civile... e chi più ne ha più ne metta?
Mettiamo che tu fumi e un domani ti becchi un tumore ai polmoni e la sanità pubblica ti cura. Io che non fumo dovrei dire che non pago la mia quota per gli ammalati di tumore dovuti al fumo?
Tempo fa c'è stato un post simile al tuo ed è successo un putiferio; in realtà io capisco il tuo punto di vista, perchè purtroppo ci sono esempi di donne che rovinano la categoria e approfittano della situazione, ma solo in certi ambiti e non mi pare il caso dei liberi professionisti.
E comunque questo è un problema anche di cultura, perchè se ci fosse veramente uguaglianza di diritti e doveri nessuno troverebbe niente da dire, perchè ci sarebbero i congedi parentali anche per i maschietti, come in molti paesi civili.
Invece dato che ci si aspetta che una donna, in quanto tale, rinunci alla carriera nel momento in cui fa figli (e stipendio adeguato, e quindi pensione ecc ecc), il contributo va alle femminucce, se permetti. Un domani stanno a casa anche i maschietti quando il pupo è malato e non ci sono nonni ed asili? Quella volta il contributo lo avrete pure voi, non c'è problema.
fulser :
ops, crossposting con ArchiFra.... lo sapevo che si sarebbe riscaldato l'ambiente!
ArchiFra :
comunque, il contributo di maternità mi pare che sia una cifra ridicola, avendo chiuso partita iva 3 anni fa non ricordo sinceramente ma era nell'ordine delle poche decine di euro.
quando ho avuto mio figlio (motivo epr il quale ho eprso il lavoro anche se di maternità mi sono fatta solo 2 settimane) inarcassa mi ha liquidato 6 mesi dopo i 5/12 dell'80% del reddito percepito due anni prima. nel mio caso mi ha erogato 936 euro al mese per 5 mesi, LORDI, cioè su quella cifrà mi hanno tenuto il 20% di ritenuta d'acconto e poi ho dovuto comunque metterli in dichiarazione per pagarci sopra le tasse!
guardiamo in italia quante architette/ingegenre fanno figli e facciamoci qualche domandina su questo sistema schifoso che obbliga di fatto a pianificare la gravidanza in abse al fatturato annuale
pepina :
...quanta amarezza. dico solo questo.

homo homini lupus
ArchiFra :
comunque questo contributo può essere fruito anche dagli uomini se: la madre muore di parto o è impossibilitata a occuparsi del figlio, la madre è dipendente e rinuncia alla maternità, e mi pare anche nel caso in cui la madre sia disoccupata/casalinga o comunque non percepisca alcuna forma di prevdienza assistenziale, la madre è libera professionista e rinuncia all'indennizzo inarcassa.
ma quanti uomini lo fanno?
biba :
Di polemica sull'argomento ne avevamo già fatta abbastanza qui:
[post n° 347991]
comunque possiamo sempre farne dell'altra se vuoi. E con questo, ragazze, buona festa della donna! Questa è la considerazione di cui godiamo!
pepina :
premetto, senza voler nulla togliere alle presenti intervenute... vorrei sentire anche il parere sul post di qualche collega (uomo) se possibile... peccato che manchi la possibilità di taggare. Sarei curiosa di leggere - ad esempio - ponteggi, john, geo, gg...
ArchiFra :
nell'altro post non posso commentare.
cito: "quando ho avuto le mie bimbe nessuno mi ha aiutato. "
ma perchè, la moglie non ha percepito l'indennità di maternità? se era dipendente ha continuato a prendersi lo stipendio (100% o 80% epr i 5 mesi di obbligatoria+ 30% per 6 mesi di facoltativa + due ore pagate di allattamento al giorno fino al compimento dell'anno di età) pagata coi nostri soldi di contribuenti dello stato. se era libera professionista avraà avuto la maternità pagata dal suo ente, se era disoccupata/casalinga non è cambiato nulla.

il punto è che la famiglia non è fatta solo dalla mamma, ma in questa italia bigotta e schifosa tutti gli oenri ricadono sulla donna: due terzi delle donne non torna al lavoro dopo il parto, non per scelta ma perchè è obbliagata! la licenziano, oppure la mobbizzano, oppure la conciliazione dei tempi è impossibile e una è costretta a dimettersi, eprchè coem fai se hai un figlio piccolo e devi stare in ufficio fino alle otto, ma anche solo fino alle sei visto che gli asili pubblici chiudono alle quattro e quelli privati al massimo alle sei?
fulser :
Perfettamente d'accordo con l'ultimo paragrafo di ArchiFra: ci sarebbero tante cose da dire in merito ma il discorso sarebbe talmente lungo che non basterebbe un librone per metterci tutte le argomentazioni. La cosa mi tocca da vicino perchè ci ho cozzato contro recentemente per una persona della mia famiglia....

sa :
rispetto per tutti....ripeto...sono iscritto da solo un anno e volevo un po capire le spese che mmi attendono e come sto scoprendo piano piano...non fanno altro che spillarci soldi...per niente!!!!
so che l'importo del contributo maternità è irrilevante....
per quanto riguarda le altre tasse si pagano perchè garantiscono un servizio per noi, immediato o in futuro, ...... non centra niente il sesso, personalmente ho lavorato per una società di ingneria l'amministratore , una donna-architetto- grande persona e lavoratrice come pochi!!! quindi il mmio post è solo per capire ....non voglio offendere, sia ben chiaro....è una semplice domanda.......chiedere è lecito, rspobdere è cortesia!!!
visto che si tratta di solidarietà sociale chi mi paga le tasse???? anche quelle che garantiranno solo al sottoscritto delle agevolazioni?
sa :
per biba--- non si tratta di considerazione negativa nei vostri confronti, ci mancherebbe!!!
sto soltanto esprimendo una mia opinione, ci sono tante tasse inutili nel nostro paese che non garantiscono niente a nessuno........io pago il biglietto dell'autobus per usufruire del servizio, pago i contributi per una futura pensione, pago le tasse per finanziare scuola pubblica, istruzione , sanità e quindi so che sono cose che serviranno a noi, figli , moglie o persone a noi vicine.
il contributo di maternità pagato dai maschietti, pur se di importo irrilevante, andrà agli architetti e ingegneri femminucce...quindi noi paghiamo per garantire a voi un indennizzo nel caso di nascite!!!
non si tratta di solidarietà sociale...........perchè se fosse cosi...tale contributo ne dovrebbero usufruire tutti gli iscritti alla cassa!!!!
mi dispiace se posso sembrare cattivo ma, non lo sono, sto cercando d capire!!!
sa :
xGiulia---ma infatti nel caso in cui avessi moglie libero professionista sarà stata lei a pagarlo in precedenza!!!!
l'esempio fatto non calza molto....ti invito a riflettere.....

esempio: tu non hai immobili , saresti disponibile a pagare il mio IMU? tanto paghi una cosa che uso e userò io.....
ArchiFra :
ah, sì, solo noi usufruiamo di una cosa a cui tu contribuisci con 60 euro? fammi pensare... i nostri mariti (quindi i padri dei nostri figli) sono magari il muratore che ti fa la casa, il medico che ti cura, il fornaio che ti cuoce il pane, l'impiegato che ti fa passare le pratiche, il psotino che ti consegna la corrispondenza, l'insegnante del tuo corso di aggiornamento/ballo/cinese.
i nostri figli saranno magari il tuo geriatra, l'insegnante di tuo figlio, la baby sitter di tuo figlio.

si chiama solidarietà sociale, ed è la stessa cosa che fa sì che tu possa suare i emzzi pubblici, andare in ospedale praticamente gratis, aver frequantato scuole e aver studiato.
sa :
ma che esempi sono.....fammi pensare.......allora vuoi pagare tu la scuola ai miei figli perchè io non ho soldi...magari sarannogli scienziati che un giorno scoprono come fare ringiovanire....o meglio....ne usufruisco anche io tramite la moglie di un mio lontano parente in un paesino sperduto dell'italia che avrà dei figli e saranno miei nipoti o meglio cugini di 35esinmo grado!!!???

la realtà è che noi maschietti paghiamo il contributo di maternità che darà indennizzo alle professioniste...ripeto professioniste.....e non ai papà pur iscritti ad inarcassa!!!
mettiamo il caso di moglie casalinga oppure laureata in materie letterarie ma disoccupata, marito architetto iscritto alla cassa.......nasce un bel bambino e l'architetto papà non potrà usufruire di un indennizzo di maternità (che ha versato invano) ma dovrà sostenere spese per eventuali complicanze, dovrà assentarsi dal lavoro per aiutare la moglie o per i vari giri nei primi mesi, visite mediche e tante altre cose!!!
quindi l'architetto papà pagha il contributo per voi.... donne
ponteggiroma :
sto notando che ultimamente in questo paese si tende sempre di più a fare polemiche rabbiose, inconcludenti e sterili su problemi pressoché irrilevanti (come pressoché irrilevante è sia il contributo, che l'indennità di maternità in questione). Quello che più mi preoccupa è la tendenza a far montare la polemica partendo dalle piccole cose per arrivare a parlare poi dei massimi sistemi, come se niente fosse. Sull'onda dell'entusiasmo si arriva a generalizzazioni che spaziano dall'accusa di atteggiamento politicamente scorretto fino addirittura al maschilismo/femminismo per non parlare di razzismo. Per quel che mi riguarda sono da sempre stato contrario agli estremismi, di qualsiasi colore siano e pertanto se da un lato vedo estremamente giusta ed equa una tassa come quella sopraccitata, dall'altra non riesco proprio a tollerare generalizzazioni che aprioristicamente definiscano l'uomo come quello libero di fare quello che gli pare e la donna costretta a fare la casalinga e lavargli i calzini. Insomma, diamoci una calmata e cerchiamo di vedere i fatti per quello che sono realmente.
ponteggiroma :
consiglio inoltre una ripassatina alla differenza tra tasse, imposte e tributi, basta un semplice libro di economia
fulser :
ecco, leggendo qui si capisce perchè questo paese non si risolleverà mai dalla crisi: ogni piccolo miglioramento non è nient'altro che un piccolo rallentamento dell'inesorabile decadenza.
I nostri figli porteranno i loro cervelli all'estero sempre di più, e personalmente morirò senza vedere un soldo di pensione.
Anzi, già che ci sono quasi quasi non pago più i contributi, tanto la mia pensione non la vedrò mai. ;-)))
Paolo :
Il problema è un altro: non c'è uguale considerazione, da parte di Inarcassa, tra il contributo di maternità e altre tutele previste dalla nostra amata Cassa di previdenza. Ho avuto un incidente che mi ha fatto stare sul letto e sulla sedia a rotelle per tre mesi, con conseguente costosa fisioterapia, attuali spese per piscina e palestra, e con strascichi che purtroppo mi porterò a vita. Bene, la nostra solidale Cassa mi ha negato un seppur misero contributo per inabilità temporanea perché, a loro "insindacabile parere", il mio era un infortunio che supponeva un'inabilità temporanea inferiore ai 40 giorni! Potevo ricorrere entro 60 giorni, ma avrei buttato altri soldi in tribunali e avvocati. Ora mi chiedo è vi chiedo: come credete che possa io secondo voi tollerare il pagamento di un pur legittimo contributo di maternità, quando so che chi (non lo auguro a nessuno) avrà il mio stesso problema non usufruirà di un benché minimo aiuto? Perché gli uomini e le donne (visto che quando si parla di maternità queste si inalberano con molta foga) iscritti alla Cassa non si battono per un contributo di inabilità temporanea onesto? Perché non vedo nessuna donna battersi per un contributo di inabilità che non preveda l'assurda scusa di potere svolgere l'attività di architetto anche quando sei su una sedia a rotelle ingessato, poiché potrai comunque lavorare al pc? Forse perché innanzitutto "tuteliamoci noi donne con la maternità, e poi gli altri si arrangiano"? Bene, quando le tutele saranno aperte a tutti, uomini, donne e incidentati (che, ricordo, possono essere ambosessi) , allora pagherò con piacere il sicuro e tutelato contributo di maternità che la Cassa non negherà in nessun caso a nessuna mamma (giustamente); altrimenti per me, sarà solo un ulteriore, obbligatorio e iniquo furto.
Alle :
sa pero' quando la collettivita' ti ha pagato la laurea mica ti sei andato a lamentare mi pare?
visto che per 1000 euro di tasse che sborsavi la collettivita' ne pagava altri 9000
fuji :
lo sai che penso? che se tu avessi come moglie un architetto queste considerazioni non le faresti nemmeno, anzi saresti ben felice che usufruisse della maternità che ovviamente non paghi solo tu ma tutti gli iscritti!
sa :
grazie per l'intervento......Paolo....in modo piu elegante hai tradotto tutto il mio pensiero...
in questo post ho avuto modo di leggere risposte inutilio meglio fantastiche...
per essere più preciso persone mi hanno attaccato dicendo..."perchè tu paghi delle spese solo per ottenere dei servizi?".....io invito quelle persone ad essere un po realistiche e credo che nessuno sia disposto a pagare qualcosa per niente!!!!
Marco :
la domanda originale è giustamente posta, ma forse l'OP non si dovrebbere sorprendere visto che viviamo in una epoca fortemente inclinata nel fornire un sempre maggior numero di vantaggi alla componente femminile della società, in questo caso si tratta di un piccolo esempio di trasferimento di ricchezza, (il divorzio è un altro esempio, anche se di una rilevanza economica molto più catastrofica per il malacapitato), naturalmente il femminismo e i media hanno creato una immagine generale ben diversa, come il mito che le donne guadagnano meno , etc. ... per chi ha una mente aperta e sa l'inglese ci sono studi disponibili in rete attorno il tema della misandria nelle società occidentali e dei suoi risvolti socio-economici
ArchiFra :
marco, il tuo intervento fa SCHIFO. ti auguro che in futuro la tua compagna venga lasciata a casa da un giorno all'altro solo perchè incinta, o demansionata e mobbizzata al punto da doevrsi licenziare lei, così capirai quanto schifoso sia il tuio pensiero misognino.
dubito però che una donna con un minimo di intelligenza e amor proprio accetti di condividere la vita e di fare figli con un misogino retrogrado come te.
quanti uomini, anche solo qui dentro, sono stati demansionati o messi nella condizione di andarsene solo eprchè sono diventati papà? e quante donne invece, anche se hanno mantenuto invariata la produttività e hanno fatto in modo che gravidanza e figli piccoli non interferissero con gli obiettivi lavorativi?
ponteggiroma :
è vero...!
è un complotto ordito da tutte le donne che attualmente detengono il potere politico/economico/mafioso.
E pensare che non ci avevo fatto mai caso finora, grazie per avermi fatto vedere la luce!
Marco :
cara ArchiFra , rileggi il commento di Paolo, poi magari rileggi il mio, e ricordati di avere ricevuto una istruzione universitaria, anche se leggendo il tenore generale dei post in questo forum , mi conferma che le Università italiane sfornano molte lauree ma pochi laureati
Ily :
Sa, l'indennizzo di maternità nasce perché un'architetta o un'ingegnera i due mesi prima e i tre mesi dopo il parto dovrebbero astenersi dal lavoro: una neomamma non può andare sui ponteggi col pancione, un neopapà si. Una neomamma che allatta al seno i primi tre mesi deve allattare il figlioletto ogni due o tre ore, un neopapà no.
Una neomamma che allatta al seno non è sostituibile, e non è che può scoperchiarsi la tetta e allattare il bebè durante una riunione di lavoro o un rilievo in cantiere.
Ily :
Paolo il trattamento che tu hai ricevuto è semplicemente vergognoso!
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