Ily : [post n° 360480]

Calcolare strutture, ne vale la pena?

Secondo voi, vale la pena che mi metta a (ri)strudiare scienza e tecnica e le nuove leggi antisismiche, per fare ANCHE la strutturista?

Tendenzialmente faccio un po' di tutto (il mio campo sarebbe il restauro), ma economicamente mi conviene sobbarcarmi questa fatica?
Chi di voi fa la libera professione "tosta" (io sto facendo i primissimi passi in questo senso), quanto del vostro fatturato viene dalla progettazione strutturale?
Sicuramente vorrei occuparmi personalmente del consolidamento degli edifici storici su cui riuscirei sperabilmente a mettere le zampe, ma confesso che il calcolo strutturale non mi piace molto, ma al giorno d'oggi non si può fare molto gli schizzinosi sulle occasioni di lavoro: in questo modo, potrei propormi come strutturista sia ai miei clienti, sia a geometri, ingegneri e architetti che non fanno strutture.
john :
Guarda Ily, io ho provato, ma proprio non è nella mia "mentalità". Per essere strutturista, bravo, e saper anche seguire poi come DL devi sapere i trucchi del mestiere. Io ho un amico/collega ingegnere con cui collaboro, figlio di ing strutturista e sinceramente quando mi capitano ristrutturazioni edilizie sulle murature, oppure progettazioni particolari di autorimesse interrate, ma anche calcoli più semplici si percepisce che il suo mestiere è quello e solo quello ed escono le mie lacune. Ovvio che se si tratta di offrirsi in toto magari per fare la progettazione a 360 gradi di una villa unifamiliare per un privato male non fai, non voglio scoraggiarti anzi, ma occhio perché tutto tutto veramente non si può fare. Io sto cercando di creare più un equipe invece di fare tutto tutto.....
ponteggiroma :
concordo con john è una specializzazione, ci vogliono anni di pratica. Se sei giovane e vuoi rimetterti in gioco ti consiglio di trovarti un professionista che conosca veramente la materia e metterti a fare un po' di gavetta li. Ma se hai già intrapreso un tuo percorso continua su quello, non si può fare tutto, soprattutto in settori così specifici dove normativa e tecnologia viaggiano a ritmi vertiginosi.
Edoardo :
Dico solo che già tra metodi con "tensioni ammissibili "(illo tempore) e "stati limite" c'è un mondo, sono metodi completamente differenti... inoltre tra conoscenze di software specifici (tipo SISMICAD e simili) e aggiornamenti normativi devi, oltre a fare full immersion in questo, dedicarti solo a questo imho. Già la DL strutturale è quasi un altro mestiere. E questo solo per il c.a. e telaietti vari. Se entra in ballo legno, acciaio (carpenteria) ci sono regole a sè. Per le murature si usano metodi dedicati (push over). Ho amici ing. di cui uno fa solo quello... ...un loro cliente ha voluto una casa con telaio in acciaio con muri in pannelli pref.a secco (non ricordo il nome) sbalzi ecc... .ebbene, hanno dovuto chiamare altri ing. specializzati in quello perchè non erano capaci. E' un mestiere nel mestiere, ci sono ingegneri anche titolari che poco o nulla sanno della prog. e calcolo strutturale odierno. Da noi gli ing. delegavano per questo lo strutturista "topo d'ufficio" fac totum (pagato come me) che poi se n'è andato... chiamato dal terremoto e da clientele di riflesso. Buona fortuna!
Kia :
ily, io lavoro in uno studio di architettura e ingegneria. Da quello che ho potuto vedere in questi anni, non basta tirare fuori le dispense di scienza delle costruzioni dell'università. E' proprio un altro mondo in cui io non mi addentrerei.
biba :
Oddio Ily, mi fai preoccupare, hai preso un colpo in testa?! Da una purista dell'architettura, amante del restauro, architetto dentro quale tu sei non mi sarei aspettata una domanda del genere! :-) Comunque concordo con quanto hanno detto gli altri: fare strutture è un grosso impegno, non è come mettersi a fare un DOCFA ogni tanto, va fatto dedicandoci il 100% del tempo. Come dice Kia è proprio un altro mondo. Conosco molti strutturisti, ingegneri civili che fanno solo quello da quando si sono laureati, e ti assicuro che sanno calcolare il ferro ma non sanno cosa sia un rapporto illuminante e non saprebbero imbastire una CILA. Questo per dire che ognuno ha il suo campo di specializzazione perché ognuno ha fatto la sua gavetta.
Arch3B :
Secondo me Ily fai bene a provarci, magari imparando da chi è ben preparato. Se non provi, se non ti addentri nell'argomento è difficile valutare cosa sia alla tua portata.
Concordo con gli altri che sostengono che a ognuno il suo mestiere, ma vediamo qual'è esattamente il nostro mestiere; nemmeno gli ingegneri tante volte appena usciti dall'università sono in grado di fare una pratica sismica.
Kia :
complimenti per l'ottimismo ma vedo cosa succede alla scrivania a manco un metro dalla mia e francamente sono cose moooolto al di sopra della mia portata, ma non perchè sono scema ma semplicemente perchè a mio avviso ci vuole una solida formazione di base che architettura non mi ha dato....ma giustamente! altrimenti si sarebbe chiamata ingegneria e non architettura!
Ily :
Biba, ti ringrazio per come mi hai definito :-) li prendo come complimenti!
Però non sono proprio architetto dentro: non giro col moleskine, non mi vesto di nero, non faccio schizzi a mano libera su ogni foglio che mi capita sottomano, e sopratutto odio i cessi quadrati ;-)
Comunque guarda, se potessi scegliere starei 24/7 a palpare intonaci decorati, fare analisi stratigrafiche e scrivere articoli, e non toccherei un modulo burocratico nemmeno sotto tortura :D
Ily :
Sopratutto se detto da un'ingegnera (tranquilla, ti sono solidale: ognuno deve convivere coi propri guai. C'è chi ha un marito infedele, chi ha il pollice nero, e chi è ingegnere...) ;-P
Edoardo :
A me quella formazione sia architettura sia lo scientifico l'han data... oltre ad altre (per fortuna) ma imho non è solo questione di formazione, bensì di consuetudine ed applicazione. Conosco la differenza tra ing. factotum/amministratore e strutturista. Si può dire tranquillamente che neppure il primo ha la "preparazione" giusta per potere, nell'immediato, mettersi a fare i calcoli necessari oggi con le normative di oggi e le competenze informatiche necessarie per utilizzare i software di oggi. Si dovrebbe fare un grandissimo mazzo. Poi c'è un livello più alto, a cui arriva una ristretta minoranza di ingegneri strutturisti, ma questo è un altro discorso.
john :
Io conosco anche architetti strutturisti che non sanno abbinare due colori dico due e non mettono mano ad una CILA o a un render di interni manco a pagarli oro.

Ho conosciuto anche un mega strutturista, che fa tutt'altro...il lavoro lo fa tutto lo studio...pieno di competenze di genere vario a seconda del tipo di opera.

Credo che per fare un buon e bell'edifico servano tutte e due le figure, perchè molti ing dell'architettonico se ne fregano e progettano tutti i pilastri partendo come il più sollecitato e non va bene così come alcuni architetti progettano senza pensare minimamente alla struttura pensando a luci enormi "tanto poi ci pensa l'ing".

continuo a dire che tutto tutto da soli non si possa proprio fare...
Edoardo :
Credo che per fare un buon e bell'edifico servano tutte e due le figure, perchè molti ing dell'architettonico se ne fregano e progettano tutti i pilastri partendo come il più sollecitato e non va bene così come alcuni architetti progettano senza pensare minimamente alla struttura pensando a luci enormi "tanto poi ci pensa l'ing".

Bravo john!
pepina :
quoto john, in toto. Meglio sapere bene "un settore" piuttosto che proporsi come tuttologi. Ti cercheranno perchè tu sei competente in Quella cosa.
ponteggiroma :
pepina...!!!!
Senza i tuoi post il we non è più lo stesso, mi sento solo
pepina :
@ponteggi...ogni tanto s'ha da lavorà! diciamo anche che è meglio non scrivere post quando non si è propriamente positivi e diciamo anche che il venendì pomeriggio potresti prenderti le bimbe e portarle al parco ogni tanto :)
biba :
@ Ily: ma infatti i miei erano veri complimenti! Personalmente quando vedo gli elaborati grafici dei progetti strutturali mi sento morire: un groviglio di staffe, ferri, diametri, reti elettrosaldate... Santo dio, il mestiere del progettista architettonico sarà anche banale a volte (quando non fai che ristrutturare o sanare o accatastare appartamenti perché non hai altro lavoro) però sempre meglio che stare lì a quotare dei tondini! io sinceramente mi sparerei, anche come ingegnere! Per questo mi preoccupavo che fossi "uscita pazza".
ponteggiroma :
pepina... no no per carità, se non sono allegri e baldanzosi non li voglio vedé.
Le bambine il venerdì pomeriggio sono a casa a fare i compiti e ad aspettare i tuoi post, così il sabato e domenica possiamo andare a zonzo senza pensieri.
Ily :
Biba, tranquilla che quando do di matto scrivo un paio di articoli da architetto o vado a guardarmi un po' di muri del Quattrocento ;-)

Biba, ma tu non sei un'ingegnera? Non mi dire che sei uscita dal tunnerl e hai imboccato la via della redenzione :D
Paolo :
Io quando ho aperto lo studio ho acquistato molti software, tra cui uno di strutture, costatomi 2.700 eur, visto che come tirocinio lo avevo imparato bene e ci sapevo lavorare tranquillamente. Infatti per quasi un anno ho fatto calcoli strutturali autonomamente, fino all'uscita delle nuove NTC, quando avrei dovuto aggiornare la licenza del programma, cioè dopo soli 10 mesi; ebbene, la software house mi ha chiesto per il solo aggiornamento 2.500 eur, dopo che avevo acquistato il nuovo software qualche mese prima e quasi allo stesso prezzo.
Naturalmente non ho aggiornato il programma perchè mi sentivo truffato, e da allora non ho fatto più calcoli strutturali e non me ne pento, poichè nelle mie zone il calcolo viene pagato pochissimo in rapporto a tutte le fasi progettuali, sicurezza e DL.
In compenso faccio molte DL strutturali, avendo acquisito dimestichezza con la carpenteria, i ferri di armatura, l'acciaio e il legno, ed occupandomi della direzione dalle fondazioni all'ultima rifinitura.
Edoardo :
Cioè ti fai fare solo i calcoli? In che zona d'Italia, se posso, fai "molte DL strutturali"? Solo per un rinnovo hai rinunciato a calcolare le strutture? Mmmhhh, Ti chiedo questo poichè, a mio parere, il "calcolo" è intimamente connesso con la progettazione strutturale che a sua volta è intimamente connessa con la progettazione architettonica. Mi par strano che un progettista si privi della possibilità di gestire le strutture delegando la progettazione delle stesse ad altri. Questo a meno che non hai i "calcolatori strutturisti" assunti nel tuo studio o dove lavori... consentendoti di avere una certa sinergia nel processo (per come la vedo io). Grazie.
Paolo :
Edoardo, evidentemente non sempre le dinamiche cliente-progetto-calcolo-direzione strutturale-direzione lavori sono "intimamente connesse" come scrivi e con le modalità che credi più comuni o logiche; o magari la collaborazione tra professionisti esiste talvolta.
Molto più semplicemente il cliente mi contatta, chiedendomi progetto e direzione lavori, e io lo informo che il calcolo lo farò effettuare ad uno strutturista con il quale collaboro (eh si, sembra strano ma ancora esistono i colleghi-amici che collaborano!). Mi farò fare quindi "solo i calcoli"! Io quindi farò progetto architettonico interagendo di continuo con lo strutturista (ed avendo dunque la "sinergia nel processo" che tu citi), direzione lavori strutturale e direzione lavori comunale. Questo mi consente di risparmiare il tempo che il calcolo strutturale implica e anche, come ho scritto, una fase del lavoro poco retribuita rispetto alla sua importanza e tempo impiegati (almeno nella mia zona).
Il rinnovo del software che ho citato, non è stata la sola causa che mi ha convinto a non effettuare più calcoli, ma uno dei fattori assieme a quelli che ho citato; ma è stato il fattore che mi ha dato più fastidio.
Non ho neanche il problema che, delegando le strutture ad altri, possa perdere il cliente, che se è serio ti cerca per la tua gestione del processo edilizio, compreso il rapporto che avrai con uno strutturista esterno.
Di contro mi piace molto il cantiere, con la DL strutturale e comunale, che non ho mai delegato e non delegherei a nessuno; sarà pure che il calcolo non mi appassiona tanto, magari non lo avrei abbandonato come ho fatto.
A volte mi è capitato ad esempio che qualche amico geometra al quale viene commissionato un progetto, mi indichi al suo cliente come direttore lavori strutturale o collaudatore; e magari io lo potrò ricambiare richiedendo il suo ausilio per misurazioni strumentali con GPS o stazione totale, e per lavori catastali in genere. Può sembrare strano ad alcuni, ma la collaborazione professionale non è sempre un "delegare e privarsi della possibilità di gestire le strutture" e "perdere soldi", ma può essere un arricchimento e una crescita.
Edoardo :
Ok ma io parlavo di merito non di metodo. La progettazione strutturale non è solo meramente "calcolo, spesso è essa stessa architettura, in questo era la mia interpretazione.
Arch3B :
Kia, l'università è un delirio...... è dura sperare di avere solide basi da corsi di studio universitario, su cui orientare la professione, sarò capitato male :-s
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