Arch&Cons : [post n° 380128]

Sito web: può essere utile per trovare incarichi?

Ho deciso di costruirmi il sito web usufruendo di uno dei tanti servizi gratuiti presenti online. Ci sto lavorando da più di una settimana lottando contro le limitazioni di creazione del layout ma alla fine, per essere un servizio ed uno strumento gratuito, sono quasi pienamente soddisfatta dei risultati che si riescono ad ottenere. Stavo pensando di farmi stampare anche i bigliettini da visita (mi sono innamorata di quelli a due pagine, in cui posso mettere il codice QR). Il servizio gratuito ha un'URL abbastanza difficile e lunga che non starebbe graficamente bene sui bigliettini e stavo pensando di comprarmi, prima di farli stampare, il dominio .com o .it (evitando di cambiare in seguito, una volta capito se il sito è utile a qualcosa oppure no). Il costo del dominio è quello di una bottiglia di vino comprata al supermercato. Al momento non mi faccio problemi se non trovo incarichi perché ho già un lavoro (purtroppo a t.d.) ma vorrei provare a cercare dei clienti (fino ad ora con il passaparola ho trovato solo perditempo non intenzionati a pagare e che appena ti comporti da professionista serio, scappano). Vale la pena comprare un dominio oppure è una spesa che, nel lungo periodo, si rivelerà comunque inutile? Un sito e la "visibilità" che tipo di clientela attira? Grazie a chi vorrà rispondermi.
gg :
Dal mio punto di osservazione avere un sito web è assolutamente necessario, come un biglietto da visita: non ti porta lavori in sé, ma ti serve per presentarti al meglio, come una brochure per un'azienda.
In questo senso avere un dominio proprio è più professionale. Se poi quegli 8-10 euro l'anno dovessero diventare una spesa inutile si fa sempre in tempo a non rinnovarlo.
Attenzione però: come una brutta brochure, un sito web impresentabile o poco professionale può essere controproducente. Se non è al meglio, meglio niente.
Paolo :
può essere utile per trovare incarichi? NO.
ponteggiroma :
Lo asssimilerei ad un biglietto da visita. E' utili a prendere nuovi incarichi? No, ma è utile a farti presentare ai potenziali clienti
Kia :
può essere potenzialmente utile se abbinato al solito "passaparola". Del tipo che magari faccio il restauro alla casa di un amico, l'amico è soddisfatto, metto casa sua sul mio sito, un amico dell'amico vede la casa restaurata e vuole anche lui fare dei lavori ma non sa a chi rivolgersi, l'amico fornisce i miei recapiti compreso il sito. Però di base serve avere fatto qualcosa....altrimenti non si mette in moto nulla a mio avviso. Io nella mia corta vita professionale ho fatto solo due cose veramente belle (due appartamenti) ma a parte i complimenti non ne ho tratto proprio nulla....con o senza sito....
Arch&Cons :
Io non credo che in questa Italia il problema sia un sito web fatto bene o fatto male. Davanti alle persone che ritengono l'architetto un professionista da non pagare (mi è capitato che mi chiedessero un progetto dicendo che se volevo uno stipendio, di andare a guadagnermelo in fabbrica), che ritengono che un giovane non possa avere un lavoro a priori quindi se dice di averlo è uno che racconta frottole, che i progetti a tuo nome non puoi averli fatti veramente tu perché non puoi essere un architetto, non credo che un sito che funziona bene o male, un sito bello o brutto, faccia poi tanto la differenza. E tutto questo senza avere un "sito brutto" quindi non m'immagino cosa succeda quando hai un sito!!!
gg :
bello o brutto dipende dal tipo di cliente che vuoi raggiungere. In pubblicità si chiama "target".
Il cliente becero e cafone che ti dice queste cose - hai ragione - non farà caso al sito, bello o brutto che sia.
Se questi sono i clienti a cui ambisci perché stai perdendo tempo a farti un sito?
ponteggiroma :
correggo gg...
Se questi sono i clienti a cui ambisci, perché stai perdendo tempo?
Arch&Cons :
In realtà non ho neppure idea di che lavoro farò tra tre mesi e se avrò ancora l'autorizzazione a svolgere anche (perchè è "anche") la libera professione. Quindi potrei anche commissionare il sito internet e arrivare alla conclusione del lavoro con la bella notizia di non poterlo far pubblicare, avendo speso soldi per qualcosa di cui non me ne farò niente e che resterà, se va bene, su un cd. Non ho la minima più pallida idea di cosa farò. Di una cosa sono certa, con i tempi che corrono, non mi passa neanche per l'anticamera del cervello di rifiutare un contratto.
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