Archi00 : [post n° 381336]

Concorso MiBACT

Buongiorno mi sorge un dubbio, leggendo nei requisiti di ammissione al concorso ho letto che serve laurea magistrale, master o diploma di specializzazione e abilitazione... quindi io che sono in possesso della laurea magistrale e abilitazione non potrei partecipare???
ArchiFra :
devi avere laurea quinquennale o specialistica E l'abilitazione alla professione. se ti manca almeno uno dei due requisiti sei escluso
Archi00 :
Si ma come requisito c'è anche master o diploma di specializzazione, quindi basta avere laurea e abilitazione o bisogna avere obbligatoriamente anche il master o diploma di specializzazione?
Sienna :
Sembrerebbe di no.
arko :


Ci vuole anche ll diplom di specializzazione.


"Per l'ammissione al concorso sono richiesti i segue
nti requisiti, che, fermo restando
quanto
previsto dall'art.3, comma 5, del Decreto Intermini
steriale 15 aprile 2016, devono essere
posseduti alla data di scadenza dei termini per la
presentazione della domanda di partecipazione:
a)
cittadinanza italiana o di un altro Stato membro de
ll'Unione Europea ovvero altra
cittadinanza, secondo quanto previsto dall' articol
o 38 del decreto legislativo n.165
del 2001;
b)
età non inferiore a 18 anni;
c)
I - laurea specialistica, o laurea magistrale, o di
plomi di laurea rilasciati ai sensi della legge
n. 341 del 1990, in architettura, architettura del
paesaggio o titoli equipollenti;
II - diploma di specializzazione, o dottorato di ri
cerca, o master universitario di secondo
livello di durata biennale, in materie attinenti il
patrimonio culturale, o titoli equipollenti;
III - abilitazione all’esercizio della professione
di Architetto.
d) idoneità fisica allo svolgimento delle funzioni
cui il concorso si riferisce;
e) godimento dei diritti politici"
lori :
Ha ragione arko. Oltre alla laurea e all'abilitazione professionale è richiesto: un diploma di specializzazione o un master o un dottorato di ricerca. di secondo livello di durata biennale, in materie attinenti il patrimonio culturale, o titoli equipollenti.
DR COSTA :
Serve come requisito il master o il dottorato in materie attinenti i beni culturali altrimenti avrebbero avuto una valanga di iscrizioni come al concorso per l'Agenzia delle Entrate del 2014.
In questo caso si sarebbero raggiunti numeri "imbarazzanti"....di architetti disperati alla ricerca di un posto fisso.
arko :
Tuttavia non credo si possa indicare come requisito un master o un dottorato, in un concorso per esami. Diverso sarebbe se il concorso fosse solo per titoli.
Per me ci sta un bel ricorso, e lo si vince anche agevolmente.
Saverio :
Condivido, non credo sia legale, stavo pensando di partecipare ugualmente senza requisito del master o specializzazione, poi si vedrà!
Ily :
Un dottorato per fare il passacarte in Soprintendenza... che spreco di talenti...
Archi00 :
Quindi uno potrebbe partecipare e poi presentare ricorso?? ma la domanda non verrà scartata all'inizio
DR COSTA :
Si sta parlando di master e dottorato......sono titoli di studio post laurea non vedo che ricorso si possa fare. Nei concorsi dei comuni ti chiedono corsi certificati di tot ore sul GIS ecc. Se uno vuole lavorare al ministero mi sembra il minimo avere approfondito gli studi se no al concorso si presenta gente che il giorno prima faceva docfa e certificazioni energetiche che di restauro e beni culturali ne ha sentito parlare solo ora che è uscito il concorso.
lori :
L'unica via è quella del ricorso che naturalmente non sarà gratuito.
D'altra parte in Italia non c'è concorso senza ricorsi.
arko :
@ Costa
non so come si può definire in termini legali, ma è un eccesso di richiesta requisiti.
qui non parliamo di un colloquio privato, ma di un concorso pubblico, ove, nello specifico sono richieste svariate figure professionali per lo svolgimento di attività per le quali è richiesta la laurea, punto. le specializzazioni e i dottorati possono essere tranquillamente messe esclusivamente come titolo preferenziale a parità di voto, e quindi, come si fa usualmente, con dei punteggi dedicati.
In ogni caso, l'onnipresente avv. leone, sta già raccogliendo adepti per il ricorso.
LL :
Comunque, per dovere di cronaca, i funzionari delle Soprintendenze non sono dei semplici passacarte. Oltre a svolgere la funzione di controllo sugli interventi di restauro sul patrimonio architettonico, per la quale, vi assicuro, è necessario avere una ottima preparazione storica e tecnica, si occupano anche di progettazione e direzione lavori per i cantieri dei beni demaniali (a Firenze, ad esempio, la cappella dei principi a San Lorenzo, o gli Uffizi!).
Dopo uno stage di un anno e qualche collaborazione con una Soprintendenza, dopo aver frequentato una scuola di specializzazione in restauro di edifici monumentali, e dopo aver lavorato per 5 anni in uno studio che si occupa esclusivamente di questo, posso dirvi con assoluta certezza che una specializzazione o un dottorato sono assolutamente necessari. L'università non dà questo livello di specializzazione.
Poi, magari, si può partecipare, vincere e vincere pure il ricorso, ma una volta tanto la richiesta di requisiti a me sembra legittima.
ponteggiroma :
i funzionari delle Soprintendenze non sono dei semplici passacarte... noooo e chi l'ha mai detto!
arko :
@LL
magari hai avuto delle esperienze positive, e in questo sei stato particolarmente fortunato. Le soprintendenze sono piene di gente che non ha assolutamente idea di cosa sia una DL. Da un punto di vista amministrativo sono delle capre ineguagliabili. A me è capitato che non sapessero nemmeno cosa fosse un RTP...non sapevano come gestire la situazione e non potevano escluderci dalla gara. Andarono in panico totale. In un altro caso feci il coordinatore per la sicurezza...non vi dico cosa trovai a livello di permessi per attrezzature non rinnovati, mancati collaudi. Insomma stanno inguaiati...poi vabbè, sicuramente ne sanno più di me di restauro, ma non credo comunque che da un punto di vista legale sia possibile richiedere un master o un dottorato. Anche se vai a lavorare in un comune devi svolgere delle mansioni per le quali non sei preparato... chi sa scrivere una delibera qui dentro? siamo bene o male tutti LP... In un concorso a napoli, la formez organizzo un corso-concorso...nei primi sei mesi di assunzione c'era un part time di impiego...l'altra metà del tempo si seguiva un corso che formava alla professione. Poi oh, magari ho torto e il ricorso, o i ricorsi, perchè ci saranno, vedrete, si perderanno, chi può saperlo. Ma questo è un evidentissimo tentativo di sfoltire la rosa dei partecipanti e cercare di assegnare più facilmente i posti a chi devono essere assegnati.
Marta :
ma allora conviene fare la domanda anche senza specializzazioni? l'ordine di Roma sta preparando il ricorso collettivo, vi risulta?
arko :
22/06/2016 – I requisiti per l'accesso degli architetti al concorso per i beni culturali sono “eccessivamente restrittivi” in riferimento ai diplomi di specializzazione che “dovrebbero essere ritenuti soltanto titoli valutabili e non obbligatori per la partecipazione”.

Lo sostiene il Consiglio Nazionale degli Architetti (Cnappc) in una lettera scritta al Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini e al capo di Gabinetto del Mibact Paolo D'Andrea in relazione ai contenuti del recente Bando per l'assunzione di 500 funzionari, che prevede anche 130 posti di funzionario architetto.
arko :
Concorso Mibact: i requisiti penalizzanti per gli architetti
Gli Architetti hanno fatto notare al Ministro Franceschini che “scuola di specializzazione, dottorato di ricerca e master universitario dovrebbero essere ritenuti soltanto titoli valutabili ai fini della stesura della graduatoria finale di merito, e non requisiti obbligatori per la partecipazione”.

Infatti il Cnappc ricorda al Mibact che l’art. 3 del DM 270/2004 stabilisce e individua la laurea magistrale come titolo per l’inserimento nel mondo del lavoro mentre i master di secondo livello biennali come titoli di specializzazione veri e propri, e quindi non obbligatori per l’accesso ai concorsi pubblici.

Il Cnappc ritiene che "venga notevolmente ristretta la possibilità di partecipazione alla procedura concorsuale, vengono inseriti requisiti di accesso 'personalizzati', e siano assenti ogni sorta di motivazione, anche generiche, circa la sussistenza dei presupposti necessari per richiedere Scuola di Specializzazione o Dottorato di ricerca o Master universitario tra i requisiti obbligatori”.

Tale scelta impedirebbe "la partecipazione ad un concorso a causa di valutazioni che, in concreto, riducono il numero dei partecipanti”.

Concorso beni culturali: le richieste del Cnappc
Gli Architetti chiedono quindi al ministro Franceschini di "voler riesaminare, anche in autotutela", quanto scritto sul bando per funzionari architetti, "al fine di richiedere, quale titolo per l'accesso alla procedura concorsuale, solo l'abilitazione all'esercizio della professione e l'iscrizione all'albo professionale”.

Secondo il Cnappc la modifica dei criteri avrà l’effetto di ampliare il numero dei partecipanti al concorso, permettendo una maggiore e adeguata selezione di risorse umane.
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