Cosa pensate delle seguenti affermazioni, dal punto di vista dell'architettura:
1 - Dal 1° gennaio di quest'anno entra in vigore l'obbligo, per le nuove costruzioni, dell'installazione di pannelli fotovoltaici per almeno 1 KWp di potenza, per ogni unità abitativa (dai 6 agli 8 mq circa di superficie fotovoltaica).
2 - L'architetto si trova difronte ad una scelta: sforzarsi di "integrare" queste superfici all'interno della composizione architettonica (in riferimento anche alle ultime ricerche ecologiste che parlano di "case attive"), oppure considerare il tutto come un ulteriore "orpello burocratico" da portarsi dietro per concludere le pratiche al Comune.
Vi ringrazio in anticipo dei Vs commenti.
Jim : [post n° 219102]
Architettura ed Energia
è davvero dura, ma bisogna sforzarsi di integrare!!
si vedono cose orripilanti ragionando burocraticamente!
si vedono cose orripilanti ragionando burocraticamente!
Personalmente penso che:
1- Finalmente si intravede un minimo di attenzione in merito a questi temi ( in alcune zone d'Europa quest'obbligo è in vigore da alcuni anni ). 1 kW è una quantità che andrebbe però parametrata con la superficie dell'unità residenziale o meglio ancora al contatore che si vuole installare, altrimenti si rischia di trovarsi con assurdità del tipo: villone da 500 mq con sei pannelli in copertura per raggiungere il kW e rispettare così l'obbligo di legge ( cosa che non servirebbe a nulla ).
2- Io personalmente devo sforzarmi molto ma molto di più se devo "integrare" un condizionatore o una parabola che non una superficie fotovoltaica.. e questo perchè, e secondo me il punto sta proprio qui, non deve essere vista come "un'aggiunta" ( ergo un ulteriore orpello burocratico ) ma come elemento di progettazione!
Purtroppo finchè sarà considerato un impianto da aggiungere a fine progettazione, non potrà che rappresentare un problema anzichè una risorsa sia energetica che compositiva..
1- Finalmente si intravede un minimo di attenzione in merito a questi temi ( in alcune zone d'Europa quest'obbligo è in vigore da alcuni anni ). 1 kW è una quantità che andrebbe però parametrata con la superficie dell'unità residenziale o meglio ancora al contatore che si vuole installare, altrimenti si rischia di trovarsi con assurdità del tipo: villone da 500 mq con sei pannelli in copertura per raggiungere il kW e rispettare così l'obbligo di legge ( cosa che non servirebbe a nulla ).
2- Io personalmente devo sforzarmi molto ma molto di più se devo "integrare" un condizionatore o una parabola che non una superficie fotovoltaica.. e questo perchè, e secondo me il punto sta proprio qui, non deve essere vista come "un'aggiunta" ( ergo un ulteriore orpello burocratico ) ma come elemento di progettazione!
Purtroppo finchè sarà considerato un impianto da aggiungere a fine progettazione, non potrà che rappresentare un problema anzichè una risorsa sia energetica che compositiva..
1) indietr non si torna (a mio giudizio perfortuna) per cui inutile fasciarsi la testa
2) l'enorme problema sta nel concetto di "integrare", secondo me l'architettura contemporanea, o meglio, l'edilizia contemporanea avrà come principale preoccupazione l'efficienza energetica degli edifici. La "rivoluzione" nel modo di costruire credo sia paragonabile a quando apparve sul mercato il cemento armato...all'inizio si cerco di "integrarlo", casserandolo come se fosse da nascondere o dandogli la forma delle travi in legno...ma di certo non è la soluzione! Le nostre case avranno pannelli solari e fotovoltaici come oggi hanno i balconi, diamo loro una qualità architettonica, ma la normativa che premia chi "integra", ovvero nasconde un pò meglio è già fin da subito obsoleta!
2) l'enorme problema sta nel concetto di "integrare", secondo me l'architettura contemporanea, o meglio, l'edilizia contemporanea avrà come principale preoccupazione l'efficienza energetica degli edifici. La "rivoluzione" nel modo di costruire credo sia paragonabile a quando apparve sul mercato il cemento armato...all'inizio si cerco di "integrarlo", casserandolo come se fosse da nascondere o dandogli la forma delle travi in legno...ma di certo non è la soluzione! Le nostre case avranno pannelli solari e fotovoltaici come oggi hanno i balconi, diamo loro una qualità architettonica, ma la normativa che premia chi "integra", ovvero nasconde un pò meglio è già fin da subito obsoleta!
Il paragone che hai fatto sulla diffusione del cemento armato è assolutamente da condividere . . . . il dato di fatto però è che la "questione energetica" non convince ancora tanto gli architetti ! Probabilmente dovremmo dare tempo al tempo e, aspettare il "ritorno di coscienza" dei problemi che stiamo vivendo.
Ciao Jim, mi puoi rinfrescare la memoria? non mi ricordo più il riferimento normativo per l'obbligo di installazione dei pannelli fotovoltaici a partire dal 2010: qual è? Grazie. E comunque riguardo all'argomento: è abbastanza difficile sforzarsi di integrare i pannelli sulle superfici del tetto o meglio è molto difficile convincersi che sui tetti, fra poco, non vedremo + tegole ma pannelli! Io penso che il nostro occhio si aabbituato all'estetica esistente ma chissà...magari in futuro fareanno anche tegole fotovoltatiche della stessa forma e colore di quelle normali e non ci si accorgerà di nulla! Ma il fotovoltaico è una gran bella cosa!
L'obbligo dell'installazione dei pannelli solari sulle nuove costruzioni è stato previsto nella finanziaria del 2008; resta il fatto che i singoli Comuni, competenti in materia di edilizia, devono far applicare l'obbligo.
La questione, in termini generali, nasce da lontano con le varie direttive della comunità europea
La questione, in termini generali, nasce da lontano con le varie direttive della comunità europea