giulia : [post n° 376390]

ampliamento

Salve a tutti, da un collega mi è stato richiesto un APE per un fine lavori di un ampliamento volumetrico (superiore al 20% dell'esistente) di cui non è stato ancora fatto accatastamento (infatti all'intero immobile - costituito da piano terra e piano primo - è assegnata solo particella, nessun subalterno) e per di più il suddetto ampliamento è stato regolarmente approvato con permesso di costruire del 2011 senza la relazione Legge 10!
L'immobile prima dell'ampliamento era costituito da piano terra e una porzione del piano primo, quindi il suddetto ampliamento consiste semplicemente nella costruzione di quella porzione di piano primo necessaria per coprire l'intera sagoma del piano terra. L'aumento volumetrico è consistente (superiore al 20%) quindi è assurdo che non esista Legge 10 ma tant'è.
L'altra assurdità è che il comune richieda l'APE per il fine lavori quando invece la procedura corretta - secondo me - sarebbe prima procedere all'accatastamento e poi alla redazione dell'APE.
Secondo voi come dovrei comportarmi?
ivana :
Ma perchè alla fine lavori non allega l'accatastamento? O meglio in questo caso: fine lavori, agibilità +accatastamento +ape
gioma :
Relazione Energetica e APE sono due cose distinte e separate.
Il fatto che la prima non sia stata elaborata ( a torto o ragione) non ti impedisce di redigere l'attestato energetico.
In merito al secondo quesito, anche se la variazione catastale nel caso in questione è obbligatoria non ha nulla a che vedere con la certificazione energetica.
Puoi tranquillamente stilare l'APE ma non puoi occuparti anche della pratica Docfa per la regola del conflitto d'interessi.
maya27 :
Concordo con gioma.
L'APE serve per dimostrare le previsioni dichiarate sulla relazione energetica iniziale, in quanto l'efficienza energetica dipende dai materiali che sono stati dichiarati ed effettivamente usati. Quindi è una verifica e conformità del precedente. L'accatastamento invece è la denuncia di variazione e di solito se ne occupa il progettista/direttore lavori. Per l'APE invece deve essere un tecnico esterno, un po' come il collaudatore.
giulia :
grazie mille gioma ma anche agli altri per i contributi. Quindi secondo te come mi conviene procedere nella stesura dell'APE riguardo a zona termica e dati catastali?
Io pensavo di procedere così: allo stato attuale piano terra e piano primo sono due unità immobiliari indipendenti, quindi dato che l'APE mi viene richiesto per il fine lavori dell'ampliamento del piano primo, non andrò a certificare il piano terra - che tratterò come ambiente confinante riscaldato - mentre andrò a certificare l'intero piano primo, quindi come zona termica definirei tutto il piano primo come unica zona termica, essendo di fatto tutto il piano primo (quindi porzione esistente + ampliamento) un'unica unità immobiliare indipendente.
Per quanto riguarda i dati catastali, essendoci questa situazione transitoria - piano terra + porzione piano primo accatastati con una data particella - ampliamento non ancora accatastato - scriverei nelle note qualcosa tipo: in corso di accatastamento.
Secondo te può essere giusta come procedura?
Inoltre una volta fatto l'accatastamento, andrà prodotto un nuovo APE, considerando che il proprietario donerà il piano primo alla figlia e quindi andrà fatto l'atto dal notaio?
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