s@ : [post n° 357736]

certificazione stratigrafia solaio

Ciao a tutti, farò una domanda che sta facendo discutere me e altri colleghi in merito alla corretta interpretazione di una stratigrafia di un solaio in laterocemento nell'ambito di una perizia.
Secondo il tecnico oltre alla stratigrafia data dagli elementi posti in opera (solaio, isolante etc) va consideratoanche uno spessore medio di circa 2 cm che sarebbe rappresentato dall'aria tra le tegole ( visto che non sono state posate con schiuma o altri elementi). Voi cosa ne pensate? Premetto che non sono un'esperta, ma effettivamente l'aria c'è.. ovvio però che considerarla una camera d'aria a tutti gli effetti sembra una forzatura. vi siete mai trovati di fronte a calcoli del genere?
giulio :
s@, stiamo parlando di un solaio a falda. giusto?
i calcoli sono termici o statici?
l'aria per i primi si può valutare ma 2cm... boh che isolamento è?
forse manca qualche dettaglio
s@ :
si, scusa, stiamo parlando si un solaio a falda e di calcoli termici per la verifica della trasmittanza.
progettto del 201o, terminato nel 2013, la stratigrafia è questa:
intonaco interno 1,5 cm , 20 cm di solaio in travetti e pignatte, polipan accoppiato da 5o mm e poi tegole siliconate.
Quello che chiedo è se è giusto oppure no valutare anche 2 cm circa di camera d''aria che naturalmente è presente tra il poliman e le tegole.
grazie
gibo :
La stratigrafia corretta sarebbe: solaio in laterocemento sp. 16cm, cappa in c.a. sp. 4cm, isolante 5cm.
I 2 cm di aria non possono essere inseriti nella stratigrafia poichè le tegole non costituiscono un limite impermeabile all' esterno tale da poterlo conteggiare come camera d' aria.
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