isa : [post n° 360236]

Scelta universitaria

Salve, ho 18 anni e a settembre dovrò decidere che università frequentare. Dopo un lungo periodo di confusione (che in realtà credo non sia ancora del tutto finito) ho pensato di iscrivermi ad architettura, ma vorrei qualche informazione in più riguardo il percorso di studi ma anche, e soprattutto, riguardo la professione e la situazione/condizione di un architetto in italia e magari anche se ci sono particolari settori in via di sviluppo. Grazie in anticipo
nemesi2015 :
innanzitutto in bocca al lupo ;)
anche io al quinto anno di maturità scientifica non avevo la più pallida idea di cosa fare! ed ho scelto architettura per ispirazione di una prof di educazione tecnica ... è come se avessi sentito una vocazione!
il percorso di studi è vario il 3+2 o il quinquennale...io ho fatto il 3+2 e mi è servito ... almeno dopo 3 anni hai la possibilità di fare quantomeno gavetta. Penso sia ancora a numero chiuso, per cui dovrai sottoporti ad un test d'ingresso: cultura generale, matematica/geometria, disegno ..
ad ogni modo sono materie tecnico-scientifiche: matematica, fisica e fisica-tecnica (che se hai provenienza scientifica parti preparata) ... inoltre storia dell'arte, disegno tecnico, e progettazioni varie, economia ed estimo, in quella che feci io si studiava anche sicurezza nei luoghi di lavoro, diritto delle p.a. ... la maggior parte dei corsi ha l'obbligo di frequenza ...
per quanto riguarda l'aspetto lavorativo è un punto interrogativo: 1) perché il mercato attualmente è fermo 2) in Italia nuove costruzioni (?) ... soprattutto interventi sull'esistente o costruzione di grande consistenza 3) purtroppo devo dire che, per mia esperienza, si va molto a conoscenze!
però con questo non voglio demoralizzarti, come percorso formativo è vario, interessante ed hai anche molte possibilità professionali: dal dipendente, disegnatore, di studi al libero professionista, al perito per banche o agenzie immobiliari, al perito tecnico per ispezioni delle procure, al certificatore energetico, al consulente immobiliare ... tecnico di cantiere, coordinatore della sicurezza! ... e ... dipendente di pubbliche amministrazioni, docente ...
Fare l'architetto, a mio avviso, è una missione: hai una responsabilità quando progetti ed apponi un timbro, non solo nei tuoi confronti, ma anche nei confronti di chi andrà ad abitare o vivere nei luoghi che progetti.
per come l'ho vissuta io, te la consiglio: è abbastanza tosta, ma se ti piace non si sente. Per il discorso occupazionale: quello, attualmente, è un problema di molti ambiti lavorativi ... ma chissà! Come una collega scrisse sul post, "pensa al presente, poi il futuro ..." ... Se ti piace o ti ispira fallo! L'occupazione è un problema un po' per tutti gli ambiti!
Se hai modo, potresti fare un salto ad una delle facoltà dove intendi iscriverti, in modo da interagire con gli studenti frequentanti, iniziare a conoscere e vivere l'ambiente, così che puoi avere un'idea di quello che potrebbe essere.
buona fortuna!
ArchiFra :
per fare una scelta devi innanzittutto aver chiaro quali sonio le materie che troverai, perchè architettura non è fare i bei disegnini.
di obbligatorio avrai matematica, fisica tecnica, termotecnica, scienze della costruzioni, tecnologia (alcuni docenti mettono anche chimica nel loro programma), estimo, normativa edilizia e urbanistica.
ci saranno corsi umanistici di storia dell'architettura, restauro, arredamento, morfologia urbana e del territorio.
avrai i laboratori di progettazione, di costruzione, di urbanistica e di restauro.
poi ci saranno i corsi facoltativi tra cui sceglierai per farti il piano di studi (adesso non so come funziona, ai miei tempi nei primi anni del 2000 il piano di studi si faceva solo il quinto anno del vecchio ordinamento, i primi 4 anno non si sceglieva nulla ma si prendeva il pacchetto), ad esempio museografia, paesaggistica, interni, idraulica ambientale e così via.
i laboratori prevedono che tu abbandoni la vita sociale o quasi: se ci sono le consegne e le revisioni non è come lo studio teorico, in cui puoi saltare i capitoli: o disegni o disegni. io passavo i weekend a studiare e disegnare alzandomi alle 6 del mattino perchè non sapevo quando avrei finito e quindi almeno aumentavo la possibilità di poter uscire un paio d'ore, per non parlare delle notti in piedi nei periodi bollenti.
la mia giornata era dalle 9 alle 18 in università, dal lunedì al venerdì tranne il quinto anno in cui avevo due mezze giornate libere, e almno 3 sere deicate al disegno fino a tarda notte. weekend passati al etcnigrafo o al pc o sui libri per non trovarmi a ridosso degli esami a fare uno studio intensivo ma potendo così fare solo un ripasso.

se non sei convinto e pensi che architettura sia giocherellare coi pantoni e fare voli artistoidi, fai un'altra scelta anche perchè devi mettere in conto che sei già in ritardo per iniziare a preparare il test di ingresso.

non voglio scoraggiarti ma presentarti le cose per come sono: io lo avevo ben chiaro ma la voglia era tale che non ho mai avuto il minimo dubbio. quelli purtroppo sono venuti dopo, con la crisi, che mi ha fatto amaramente pentire l'aver intrapreso questa facoltà.
max :
Dopo tutti gli sbattimenti e i sacrifici che ti ha elencato Archifra dovrai:
lavorare sottopagata presso un collega anziano che ti ricompenserá con la sua esperienza;
avere a che fare con gente ignorante e supponente che ne sapra' sempre piu' di te perche' tu sei solo un architetto;
continuare a passare nottate e weekend sul computer.
simona :
Ciao Isa il mio consiglio è di pensarci molto molto bene. In Toscana, ad esempio c'è un architetto ogni 100 persone. Inoltre il nostro lavoro viene svolto più o meno legittimamente da geometri, ingegneri, periti, agronomi etc. Mentre noi non facciamo mai il loro lavoro. Se trovi una facoltà tecnica che ti possa piacere, possibilmente con approfondimenti nell'informatica credo che potrai avere molte piu chance
desnip :
"non è come lo studio teorico, in cui puoi saltare i capitoli": davvero? Io ho fatto molti esami teorici, ma non era previsto il salto dei capitoli....
ArchiFra :
nel senso che negli esami di sola teoria ci sta talvolta che, non avendo tempo, si decida di saltare alcuni capitoli sperando che non vengano cheisti (che poi siano le uniche domande che il prof fa è un altro discorso) e di sfangarla, mentre se hai un progetto da presentare questo giochetto non funziona: a mani vuote vai, punto, e non c'è affabulazione o culo che tengano
gg :
È la facoltà più bella che c'è. È il corso di studi più completo, c'è molto anzi moltissimo di tecnico e di scientifico ma anche di artistico, di storico, di sociologico. Non c'è di meglio come preparazione universitaria, ti apre la mente, ti insegna a immaginare oggetti che non esistono ancora, a progettare gli spazi e il loro perché, a trovare soluzioni, ti insegna un metodo che ti servirà in mille occasioni.
L'importante è che una volta uscito non pensi di fare l'architetto a tutti i costi, o a tutti i costi in Italia, perché qui non c'è mercato e nessuna possibilità che cambi in futuro.
È un corso di studi faticoso, lungo e anche piuttosto costoso. Le cose da imparare sono tante e in tanti ambiti, anche molto diversi. Dovrai imparare come si regge una trave in cemento armato e a comprendere la poetica espressiva di una forma. Dovrai imparare a vendere, a venderti, a corrompere (in senso buono) a coinvolgere il tuo cliente. Dovrai saperne di estetica e di chimica, di fisica e di comunicazione.
Se tutto questo non ti spaventa, allora vai pure. Non ne troverai di altrettanto affascinanti.
fra :
ciao isa, non spaventarti per la confusione è normale in questo momento di scelta. Concordo con gg che architettura è una delle facoltà più interessanti perchè studi un po' di tutto. Io sono abbastanza vecchia da avere fatto il ciclo unico di 5 anni allo IUAV di venezia, una delle migliori all'epoca, io mi sono laureata nel 1988, per cui non conosco molto bene l'attuale 3 + due. Comunque non posso fare altro che consigliartela ma non con il cinismo di alcuni colleghi, vai all'università con tutta la tua ingenuità e la tua freschezza e capirai da sola tante cose. Quanto ai settori in via di sviluppo che ne sono tanti dalla nuova urbanistica, all'architettura in legno, biocompatibile ecc. non tanto in Italia ma nel resto di europa e nel mondo credo che ci siano buone opportunità. Deve comunque piacerti disegnare, magari non sei bravissima,puoi imparare ma deve piacerti. Buona fortuna con affetto
nemesi2015 :
Bel pensiero fra...concordo con il non demoralizzarti.
relativamente alle ore di studio, nottate e quant'altro come accennato dal collega riguardano tutte le facoltà perché
l'università è imoegno ed autogestione, nessuno ti dà compiti o ti di e da dove a dove studiare, ti danno scadenze e devi saperti organizzare, ma ripeto qualunque corso di laurea tu intraprendi è impegnativo perche lo è l'università di per sé. .per la preparazione al test per me fai ancora in tempo. ti parla una che ha campato di rendita per gli esami di matematica e che al test ci si è preparata dopo l'orale di maturità. ..per cui se pensi possa interessarti, intrigarti, piacerti, falla...ripeto il futuro nessuno lo sa.
in bocca al lupo.
e.arch :
Ciao Isa, intanto brava per esserti posta la domanda, molti fanno architettura per esclusione e pensando appunto di fare i disegnini, ma non è così per niente.
Architettura si fa per vocazione, particolari attitudini o magari particolari 'privilegi' da sfruttare (del tipo già nel campo in famiglia). Se ti ritrovi in qualcuna di queste cose, sì, fai architettura e impegnati.
Considera che per avere un timbro da apporre sulle pratiche basta essere geometri.
Se non hai particolare ispirazione, no, non fare questa facoltà, oggi ce ne sono tante belle altre.
Tu che studi hai fatto? che interessi hai? dove riesci meglio?
Se sei confusa fatti una chiacchierata nei centri di orientamento e trova qualcosa che si addica proprio a TE.
Stai decidendo del tuo futuro, cerca di fare una vera e propria scelta, non di subirla. In bocca al lupo!
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