apposai : [post n° 361152]

Architetto - cliente - Ingegnere

Il mio cliente è una società per cui lavora anche un ingegnere. La persona non rispetta il codice deontologico, interponendo la sua figura professionale con il cliente ed influendo su questo ultimo, condizionandone il parere sul lavoro di progettazione svolto dalla mia persona. Ho già notificato all'ordine professionale corrispondente, il quale non ha preso alcun provvedimento. Trovandomi sempre nella situazione di dover far fronte alla presenza fuori luogo dell'ingegnere, mi ritrovo spesso a dover faticare notevolmente con il cliente per il progetto e per i pagamenti. Cosa fare?
e.arch :
Salve, proverò a dare un parere sincero, ma mi viene spontaneo mettermi nei panni di questo ingegnere. L'ing è un tecnico di fiducia del suo cliente e ne fa i suoi interessi. Ora io non so cosa intende con 'condizionandone il parere' , ma se lui si limita a riportare al cliente le sue valutazioni, benchè negative come sembra, sta solo facendo il lavoro che evidentemente gli è stato richiesto. Screditare gratuitamente è un conto, avere pareri professionali diversi è un'altro. Il cliente poi saprà sicuramente fare le sue scelte.
Non penso che la presenza di questo ing. sia un caso o possa essere definita fuori luogo.
Ora, se lei ha addirittura ritenuto opportuno fare una segnalazione all'Ordine, avrà da argomentare i suoi buoni motivi, ma mi chiedo se l'Ordine degli Architetti sia tenuto ad intervenire nei casi di disaccordo tra professionisti. In generale nel suo caso proverei a cambiare atteggiamento per vivere meglio in questo trittico cercando di portare a compimento la sua prestazione rapidamente e nel migliore dei modi e senza creare problemi al cliente.
apposai :
Bhe vede il suo commento sarebbe corretto qualora la persona in questione non avesse il suo tornaconto nel comportarsi in questo modo. Parliamo di un inetto che non sa nemmeno cosa sia una progettazione preliminare da una esecutiva e poi proseguire per ore... Sicuramente lui 'fa il suo dovere' quadrando le fatture di bilancio e prendendosi le percentuali. Quindi se un lavoro viene affidato ad un'altro professionista lui resta fregato.
Inoltre nel caso di un collega di un'altro ordine professionale va notificato all'ordine di competenza ergo all'ordine degli ingegneri e per lettura al proprio ordine. ma qui c'è tutta una procedura. Inoltre per deontologia il tecnico indipendentemente da tutto, in presenza di un'altro professionista deve farsi da parte. In separata sede, può esporre al cliente in comune le sue opinioni, ma non in mia presenza. Come se ecco un sui cliente ha due professionisti che si occupano di due aspetti diversi di un lavoro e l'altro tenta di fregarle il lavoro. Non so se mi sono spiegato.
Ad ogni modo il consiglio rivolto da Lei coincide con il mio pensiero di finire il lavoro dignitosamente e chiudere la faccenda.
e.arch :
Io capisco la tua posizione, ma vedo che nel nostro lavoro ci si trova spesso a dover fare una scelta: far contento il cliente e tutti quelli che gli stanno intorno, (altri tecnici di sua fiducia, mogli mariti parenti venuti da lontano, tutti a dire la loro sul ns operato) con una progettazione che a noi nn piace e portare a termine il lavoro, o rinunciare perchè non condividiamo le sue/loro scelte? secondo me possiamo proporre e guidare fino ad un certo punto, ma in tanti casi la mediazione mi sembra l'unica strada, anche quella è arte, spesso più apprezzata.
Comunque, per mia personalissima etica, che può essere o meno condivisibile, non sono mai d'accordo nel dare al cliente pareri negativi su altri professionisti, presenti o che siano venuti prima di noi. Se quell'ingegnere lo fa gratuitamente o ingiustamente nei tuoi confronti, solo per suo tornaconto personale, ha già perso in partenza e nella vita se ne accorgerà. È possibile che sia 'geloso' e che cerca di impedirti di portare a termine il lavoro, io nn gliela darei vinta e appoggio del tutto la tua decisione di andare avanti facendo buon viso...
Non so se sei d'accordo, ma a me sembra che la nostra sia diventata una missione che spesso va aldilà del progetto e che ci vuole tanta tanta pazienza nel risolvere tutti i problemi che stanno intorno ad un lavoro.
apposai :
Condivido assolutamente il Suo/Tuo pensiero in merito alla professione. Penso che come Me, anche Lei/Tu sia/sei una persona che cerca di essere corretta con il prossimo. Condivido appieno l'etica ed il rigore professionale.
Ci vuole coraggio, carattere, specie in situazioni in cui c'è gente senza scrupoli di coscienza. Ovviamente non mi faccio intimidire di fronte a cotanta viltà. Penso inoltre che la vita premi, prima o poi le persone corrette, ed allo stesso modo punisca doverosamente coloro che invece non hanno scrupoli di coscienza. Imparerò a mediare, seguirò il consiglio di cui ringrazio la Sua/Tua persona.
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