MdV : [post n° 384950]
pratica condono 1985: legittima?!
Vorrei porre un quesito....vi spiego prima la faccenda: nel comune di residenza l'ufficio tecnico sta inviando una raccomandata (al momento ne sono circa 200) in cui si chiede il pagamento dei diritti di segreteria e gli oneri di costruzione, relativi a condoni risalenti al 1985, che facevano capo alla legge n.47/85...a cui non è mai stata rilasciata la concessione in sanatoria, per negligenza dell'Ente....Tutte le persone a cui è stato recapito il fatidico avviso hanno presentato domanda di sanatoria, secondo l'apposito modulo rilasciato dal Ministero e regolarmente protocollata dal Comune.... alcune di queste persone mal capitate sono riuscite a ritrovare anche le ricevute dei versamenti per l'oblazione nonchè l'iscrizione al Catasto del fabbricato..... Ora mi chiedo: è legittimo tutto ciò? o è solo un modo meschino di far soldi nelle casse del Comune, visto che nella previsione di bilancio appena approvato (con non poche difficoltà interne) c'è una voce che se si somma i pagamenti richiesti dall'Ufficio tecnico a queste persone coincide?! Se si legge l'art. 35 comma 18 della legge 47/85 dice "decorso il termine perentorio di ventiquattro mesi dalla presentazione della domanda, quest'ultima si intende accolta ove l'interessato provveda al pagamento di tutte le somme eventualmente dovute a conguaglio ed alla presentazione all'Ufficio Tecnico Erariale della documentazione necessaria all'accatastamento. Trascorsi trentasei mesi si prescrive l'eventuale diritto conguaglio o al rimborso spettanti"..... Voi che ne pensate?Assurdo o no? posso far riferimento a qualche altra normativa? sono un architetto, libera professionista e vorrei confrontarmi con voi sulla questione......
Purtroppo per quanto ne so è cosi, il comune aveva un tempo stabilito per "rigettarti" la domanda di condono, trascorso il quale la domanda è obbligatoriamente accolta (sempre fatto salvo diritti di terzi vincoli ecc), il fatto però che la domanda sia accolta non vuol dire che il condono sia "concluso", quindi potrebbero chiederti o le ricevute dei pagamenti più eventuali documenti integrativi per la conclusione del procedimento, e nel caso in cui non siano stati fatti i pagamenti anche gli interessi. Detto questo se poi non concludi il condono potresti anche avere problemi in futuro per la vendita dell'immobile,
Quoto Stefano e aggiungo: cosa hanno fatto da 30 anni a questa parte le persone che abitavano in queste costruzioni? Tra l'altro per fare qualsiasi lavoro devi citare la legittimità della preesistenza, non mi dire che nessuno di loro ha messo mai mano a un intervento. E se non avevano la concessione in sanatoria, che modifiche hanno potuto fare?