Cari colleghi. Un consiglio.
Secondo voi un architetto può emettere fattura non solo per attività di progettazione e DL, pratiche autorizzative ecc, ma ache per rivendita di materiale edile (funzionale alla realizzazione dell'opera di cui è progettista e DL) o per la pura esecuzione delle opere (naturalmente eseguita da una impresa edile portata da me?). Sarei in contrasto con qualche norma etico-professionale e/o fiscale?
Nella specifico mi si pone il caso di un piccolo intervento in cui l'incidenza delle opere edili stimata sarebbe bassissima di circa 400 E, mentre quella tecnica professionale (per una serie di pratiche da svolgere) sarebbe di circa 700E. La committenza si rivolge a me per risolvere il tutto, chiedendomi anche di trovare da me una impresa edile e volendo comunque rapportarsi solo con me. Pensavo pertanto di emettere alla committenza solo la mia fattura di 1100 E (scrivendo in fattura qualcosa del tipo: prestazioni professionali ....e opere edili..) . Che ne pensate? Grazie a tutti
BeppeS : [post n° 229289]
fattura per esecuzione opere edili
che io sappia un architetto non può "vendere" niente.
Può svolgere solo prestazioni intellettuali.
Non è una norma deontologica, ma fiscale. È la tipologia di partita IVA che è differente. Per svolgere attività commerciale bisogna aprire una partita IVA inerente un'attività artigianale o commerciale e iscriversi all'albo relativo.
Al committente vanno due fatture, la tua e quella dell'impresa. A ciascuno le sue responsabilità.
Può svolgere solo prestazioni intellettuali.
Non è una norma deontologica, ma fiscale. È la tipologia di partita IVA che è differente. Per svolgere attività commerciale bisogna aprire una partita IVA inerente un'attività artigianale o commerciale e iscriversi all'albo relativo.
Al committente vanno due fatture, la tua e quella dell'impresa. A ciascuno le sue responsabilità.