Ciao a tutti,
è da un annetto che lavoro ma ancora non riesco a capire come muovermi con i clienti quando vengo contattata per un incarico. Solitamente, se mi chiamano per telefono, dopo aver chiesto un po' di informazioni (ad es. per gli ACE num locali, tipo caldaia, mq totali, etc...) se loro mi chiedono direttamente il prezzo gli dico un importo di massima, se invece non dicono nulla, quando ci vediamo di persona, porto la Parcella Pro Forma che funge anche da lettera di incarico (con indicazione del compenso netto e lordo). Però mi sembra che a volte questa pratica sia un po' "pressante", come se da subito chiedessi i soldi.. Voi cosa ne pensate? Come vi muovete di solito?
drop81 : [post n° 306740]
Consiglio: la lettera di incarico quando si presenta?
drop secondo me, come tutte le cose ci vuole un po' di buon senso... Dipende sempre con chi hai a che fare, mi spiego: se hai clenti abituali e sai che pagano regolarmente (anche se in ritardo) puoi evitare tutte queste formalità e mandare direttamente parcella a fine prestazione (io faccio così), se trattasi di gente che non conosci e di importi considerevoli, ti consiglio SEMPRE di farti firmare lettera di incarico (ad esempio condomini e/o società). Per l'essere pressante... ricordati che: inarcassa, l'agenzia delle entrate nonché l'ordine, l'enel, la telecom ecc... sono sempre "pressanti" con te, per non parlare dei giudici.
La lettera di incarico si fa SEMPRE!
E' onesto e professionale: è nel pieno diritto del cliente sapere quanto spenderà, è nel tuo diritto sapere che il cliente pagherà.
Inoltre la lettera di incarico scoraggia quelli che vanno dall'architetto per farsi fare un progetto così a perdita di tempo, e poi "ma archità mica la devo pagare pe' n' disegnetto".
E' onesto e professionale: è nel pieno diritto del cliente sapere quanto spenderà, è nel tuo diritto sapere che il cliente pagherà.
Inoltre la lettera di incarico scoraggia quelli che vanno dall'architetto per farsi fare un progetto così a perdita di tempo, e poi "ma archità mica la devo pagare pe' n' disegnetto".
Hai perfettamente ragione! La casistica e' davvero varia...mi e' capitato anche di avere a che fare con clienti che nn battevano ciglio se al primo acchito parlavo di prezzi, codi' come di gente straricca che cercava di buttare giu' il prezzo di 10 euro! Avrei voluto fare anche un bel master di psicologia...!
Oltretutto, se non sbaglio, con il decreto liberalizzazioni di Monti il preventivo firmato e' diventato obbligatorio! Quindi, no paranoie...
è una bella domanda.
Il preventivo serve a chiarire subito quali sono i rapporti. Serve ad allontanare subito quelli che ti faranno perdere del tempo perché non capiscono quanto vale il tuo lavoro, o non ne hanno idea.
Al di là degli obblighi di legge, è meglio sapere prima se un cliente non vuole pagare o pagare troppo poco. In funzione di questo si può decidere cosa fare.
Soprattutto agli inizi, però, è difficile far capire quanto vali. E molti credono che un giovane debba costare poco o niente. Quindi è anche importante non essere arroganti o precipitosi e riuscire a dare una qualche dimostrazione del proprio valore.
Il preventivo serve a chiarire subito quali sono i rapporti. Serve ad allontanare subito quelli che ti faranno perdere del tempo perché non capiscono quanto vale il tuo lavoro, o non ne hanno idea.
Al di là degli obblighi di legge, è meglio sapere prima se un cliente non vuole pagare o pagare troppo poco. In funzione di questo si può decidere cosa fare.
Soprattutto agli inizi, però, è difficile far capire quanto vali. E molti credono che un giovane debba costare poco o niente. Quindi è anche importante non essere arroganti o precipitosi e riuscire a dare una qualche dimostrazione del proprio valore.