studio professionale ed e-commerce

intanto non sono "tasse" ma sono "contributi previdenziali". Il reddito prodotto con l'e-commerce non è quelle professionale quindi con inarcassa non c'entra nulla.

Immagino tu abbia una partita IVA da architetto. Con quella non puoi vendere nulla. Puoi fare consulenze di qualsiasi genere, prestazioni professionali, ma non puoi usare la parola "vendere", che è riservata ad artigiani o commercianti.
Avrai quindi bisogno di una partita IVA da artigiano o commerciante, con conseguente iscrizione alla Camera di Commercio della tua provincia, nonché apertura di una posizione INPS.
Le ultime disposizioni che entreranno in vigore dal 2015 dovrebbero consentire una via semplificata e molto conveniente a questo iter, per quanto riguarda le partite IVA di nuove imprese e anche per l'INPS. Ti conviene aspettare l'esito del prossimo DDL Stabilità, e vedere cosa fare.

tasse, contributi previdenziali, fagioli, piselli, rape o broccoli, sono sempre soldi che escono dalle tue tasche per andare chissà dove, ma di sicuro se non arrivi a fatturare almeno 100.000,00 € l'anno sempre la pensione sociale prendiamo!!! o sai qualcosa che io non so?

basta che alla tua p.iva da architetto aggiungi il codice ateco della vendita in ecommerce, non si possono avere 2 p. iva

non è che so qualcosa che tu non sai ma per l'agenzia delle entrate o inps o inarcassa non sono fagioli o piselli in alternativa, tanto tutto è uguale...