Marce : [post n° 365381]

SONO UN ARCHITETTO??

Buongiorno a tutti!
ho appena superato l'esame di stato e vorrei sapere cosa sono ora!!
posso usare il titolo di architetto (ad esempio sulla carta d'identità ecc ecc) o devo essere iscritta all'albo e avere la partita IVA?
grazie!
fio :
Complimenti!!!!
Si si ti assicuro che sei Architetto, puoi mettere il titolo sulla carta di identità; 6 architetto anche se non hai partita iva, ti iscrivi all'Ordine non appena ne senti l'esigenza
pepina :
O_o
arch.a :
Il superamento dell'esame di stato ti da la possibilità di iscriverti all'albo. Sarai architetto ufficialmente solo dopo l'iscrizione. Prima di allora non puoi comunque usare il titolo.
Ma così per curiosità... dov'è che ti sei abilitato?
pepina :
vedete il dpr 328-2001 art.15
fulser :
mi sa che da questa discussione non se esce.
ci sono enormità di post al riguardo, ne metto giusto uno:
[post n° 359193]
gg :
se distinguiamo l'uso del titolo dalla possibilità di esercitare, allora sì, sei architetto, ma per esercitare la professione di architetto devi iscriverti a un Albo di una provincia, aprire una partita IVA per farti pagare, e pagare dei contributi pensionistici, all'INPS o a Inarcassa.
john :
Per me si è architetti al momento dell'iscrizione all'albo. Perché l'architetto è una professione. LA professione la fa l'albo. Poi se si esercita o no è un altro discorso. Non so perché ma faccio sempre un confronto con chi fa il medico o l'avvocato. A parte il fatto che chi passa l'esame di stato delle suddette professioni non si sogna minimamente di non iscriversi all'ordine, ma poi voi ce lo vedere un avvocato o un medico che passa l'esame, non si iscrive, va a vendere la frutta però ci tiene a scrivere "medico" o "avvocato" sul biglietto? che senso avrebbe....
Marce :
Milano!!
e.arch :
ma voi mettete il titolo sulla carta d'identità?
morbo :
dal codice deontologico degli architetti italiani:

Art. 4
(Obblighi nei confronti della professione)

1. L’iscrizione all’albo costituisce presupposto per l’esercizio dell’attività professionale e per l’utilizzo del relativo titolo.


Resta da capire come far rispettare il codice deontologico a chi non è ancora iscritto all'ordine o a chi non si vuole iscrivere (es. tecnici comunali, insegnanti, etc.).
ArchiFra :
morbo, guarda che i tecnici comunali sono iscritti all'albo eccome, visto che per determinate categorie (C, D e dirigenti) l'iscrizione all'albo è requisito fondamentale per avere l'incarico su chiamata a tempo determinato o per accedere a un concorso
morbo :
@archifra: non tutti. capita di trovarne che non sono iscritti, specie quelli assunti tempo fa.
pepina :
@archifra. quoto morbo. Ad alcuni concorsi cui ho partecipato (categoria C ma anche D) non richiedevano l'iscrizione e nemmeno l'abilitazione.
pepina :
@morbo. bel nick!
ArchiFra :
mi sembra molto strana la cosa che pepina e morbo riportano, per lo meno riferita agli ultimi decenni. a tutti i concorsi cui ho partecipato era invece sempre richiesta l'iscrizione all'albo o almeno il possesso dell'abilitazione professionale che presupponesse quindi di potersi iscrivere: per C e D infatti è l'ente che paga la quota.
Ci possono essere rarissimi casi in cui il concorso è per una posizione che non ha alcuna valenza organizzativa ma vale solo per i C se faranno solo impiegati e istruttori, per i D non è ammissibile. Non a caso nell'ufficio tecnico dove lavoro io tutti i D sono iscritti all'albo (geometri, architetti, ingegneri) e anche quasi tutti i C. Solo all'ufficio tecnico siamo un centinaio fra tutti i vari settori e inquadramenti
morbo :
@ArchiFra
non mi intendo per niente di pubblica amministrazione ma in un comune vicino a dove opero io lavora e firma documenti come responsabile dell'area tecnica una collega che, pur firmando con il titolo di Architetto, non risulta iscritta ad alcun ordine provinciale (a meno di malfunzionamenti dell'albo unico nazionale). Non ho idea con quale procedura sia stata assunta e in tutta sincerità non mi interessa granché. Mi interessa invece, almeno fintanto che le regole saranno queste, tutelare il titolo di Architetto, che è già piuttosto inflazionato di suo. Sicuramente non saranno la maggior parte ma molti laureati in architettura usano il titolo pur non essendo iscritti all'albo. La qual cosa è contraria alle norme deontologiche oltre che spiacevole per una persona che comunque è laureata e pertanto si presume abbia una certa cultura.
Sienna :
Io sono dipendente di un Comune. Sono iscritta all'Albo, pago la quota regolarmente, seguo i corsi di formazione.
E no, l'Ente non sempre ti paga la quota di iscrizione.
Non ti assicura nemmeno un po' di formazione o di aggiornamento professionale!

E comunque, passati cinque anni dall'assunzione un tecnico comunale può firmare tutto ed il contrario di tutto pur non essendo iscritto a nessun albo professionale.
maya27 :
complimenti!
Sei Architetto abilitato, ma non "professante" ... ovvero non puoi esercitare la professione. Nel senso puoi scrivere che sei architetto (avendo superato l'esame) ma non avendo l'iscrizione all'albo non puoi avere nessun tipo di incarico individuale. Puoi partecipare a concorsi pubblici (laddove prevedono l'abilitazione ma non l'iscrizione - anche perché i dipendenti comunali è raro che possano svolgere la libera) e possono assumerti con contratti a progetto, determinato ... indeterminato (purché non necessitino di un architetto con la firma) ... ad ogni modo andrei cauta e sentirei l'ordine professionale! è a loro che alla fine dobbiamo rispondere e per questioni così delicate, un consiglio possiamo darlo, ma essendo un dibattito che pone incertezza anche nei tecnici, è meglio andare da chi ci giudicherà!
buona fortuna!
maya27 :
@i colleghi: da quello che so in molte PA anche se hai il timbro te lo fanno riconsegnare, soprattutto ai geometri o arch. jr (a almeno questo è successo a colleghi che lavorano sia x il comune che x l'ater) ... x i senior la cosa è un po' diversa, nel senso che te lo lasciano, senza però farti fare la libera professione, nel caso dovesse servire x incarichi loro interni.
Ad ogni modo per i dipendente pubblici ci sono le prescrizioni della possibilità di esercitare la l.p. (linee guida del governo dell'anno scorso, mi sembra giugno/luglio), cosa che in parte ritengo corretta purché non nel comune dove si è dipendenti e non si crei conflitto di interessi od abuso di potere!
Sienna :
E' proprio così, puoi esercitare la libera professione, ma devi essere autorizzato dal tuo Ente e devi anche dar conto all'Ente stesso dei compensi ricevuti.
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