Vale : [post n° 371306]

Falsi contratti a partita Iva e diritti negati

Ciao.
Sono un'architetto di 33 anni iscritta all'ordine architetti di roma dal 2009.Da gennaio 2015 ho iniziato a lavorare in maniera continuativa e ininterrota con una societa di servizi che mi paga con fattura mensile di importo variabile.Mi confronto con colleghi coetanei che esattamente come me lavorano con la stessa dedizione e con orario d'ufficio 9-18. Loro hanno un contratto a tempo indeterminato, uno stipendio fisso, buoni pasto e ferie pagate....Come posso migliorare la mia condizione nella societa?...i giorni in cui non lavoro non mi vengono retribuiti e questa mi pare una negazione di diritti base del lavoro.Quali tiologie di contratto prevede la riforma del JOBS ACT?... grazie
ArchiFra :
essendo iscritta a un albo, grazie alla cara fornero, non puoi rivalerti e trasformare il rapporto di lavoro in contratto a tempo indeterminato: secodno quelo tesoro di elsa, chi è iscritto a un albo anche se fa lo schiavo non può appellarsi alla parasubordinazione e quindi deve chinare la testa e ciccia.
la tua situazione è la nromalità tra architetti e ingegneri: orario rigido da dipendente, partita iva, zero contributi, malattia e ferie pagate.
la soluzione? puntare i piedi, ribellarsi, pretendere di essere una reale partita iva o, in alternativa, avere un accredito lordo che eprmetta di avere un netto calcolato su base mensile per 12 mensilità quindi facendo i conti di cosa dovresti avere per avere 1.200 netti al mese (cifra di esempio) che equivale a 14.400 netti annui, e una volta trovato il lordo annuale stabilrie che ti viene corrisposto in 12 rate anche se sei in ferie o malata perchè appunto valutato sul lavoro a obiettivi e non sulle ore in cui scaldi la sedia
desnip :
Ma quanti sono i tuoi coetanei che hanno "un contratto a tempo indeterminato, uno stipendio fisso, buoni pasto e ferie pagate"?
Vale :
Beh nella mia societa il personale di fascia di età tra i 25 e i 35 è piu o meno per metà a tempo indeterminato e per meta a "partita iva".....Noi a partita iva non abbiamo diritto neppure ad una giornata di malattia o una visita medica e nel caso di trasferte dobbiamo anticipare tutte le spese per i pasti ed i trasporti.....
kia :
beh, allora, è venuto fuori di recente con i colleghi geometri di una impresa edile con cui lavoravamo da anni....che io ho una p.iva...loro hanno un contratto invece con tutti i sacri crismi...e sono rimasti un attimo interdetti dal mio status. L'unica cosa che mi vien da dire è che se ti devi prendere dei giorni per cose tue, di prendeterli senza tante remore. E chiarire che se ad agosto si sta a casa lo si paga lo stesso altrimenti prolungo le" ferie" (se tanto nn sono pagate...) e chi si è visto si è visto. Comunque il quadro è questo, la Fornero ha messo la ciliegina sulla torta quindi vediamo di non soccombere proprio del tutto. Quando penso, mi serve un giorno per i cavoli miei, mi ricordo sempre che lavoro 2 mesi otto ore al giorno solo per pagare inarcassa....e mi passano le remore.
Aldo :
allora vanno divisi cosi': quelli a tempo indeterminato sono i raccomandati, figli o parenti di persone che portano lavoro o contatti clientelari di vario genere, quelli a partita iva sono tutti gli altri che devono lavorare per mandare avanti tutto il lavoro. La soluzione e' farsi raccomendare da qualcuno che puo' portare lavoro
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