Buongiorno a tutti.
Quanti di voi sono architetti con p.iva e lavorano all'interno di uno studio come dipendenti?
La mia domanda si rivolge proprio a voi per capire come fate a gestire l'attività lavorativa giornaliera con eventuali vostri lavori esterni allo studio; mi riferisco ad esempio alla gestione dei contatti col cliente (telefonate, ecc) alla necessità di recarsi presso gli enti o di effettuare sopralluoghi,...in pratica a tutte le attività connesse allo svolgimento effettivo della libera professione. Come conciliate i due aspetti?
Ringrazio anticipatamente chiunque risponderà.
Elle : [post n° 371545]
Ma voi come fate?
sempre cercato di incastrare le incombenze dei miei lavori con quelle dello studio. Se devo andare in comune per cose di studio ci metto dentro anche le mie, ecc. Con un cantiere mi è andata bene perchè era di strada per andare in ufficio quindi ci andavo alla mattina presto o a volte a metà giornata sfruttando la pausa per il pranzo che cmque decido io a seconda di quello che ho da fare. E quando è servito, beh, ho detto: "signori, mi devo assentare per un'oretta perchè ho un appuntamento in un mio cantiere" e fine. E se mi chiamano al cell esco un attimo da studio. Alla fin fine se le cose per cui mi pagano sono fatte bene e con puntualità e godono del beneficio di non assumermi, mi pare il minimo riuscire a seguire un po' di cose mie, o no?
secondo me come gestisce le cose kia va bene, magari sarà stata anche fortunata, non so.....
Bisogna però assolutamente capire e far capire che se si lavora a partita IVA NON si è dipendenti, punto. Che si rassegnino, tanto se vogliono maltrattarti ti maltrattano lo stesso.
Bisogna però assolutamente capire e far capire che se si lavora a partita IVA NON si è dipendenti, punto. Che si rassegnino, tanto se vogliono maltrattarti ti maltrattano lo stesso.
Vi ringrazio per le risposte.
Concordo con il vostro modo di pensare. Per la situazione in cui mi trovo a volte penso che sarebbe difficile mettere in pratica il tuo (kia) modo di svolgere entrambe le cose. E' vero anche che bisognerebbe capire quali sono gli "accordi" con lo studio in cui si lavora; a tal proposito come hanno reagito quei "signori" difronte alle tue incombenze?
Concordo con il vostro modo di pensare. Per la situazione in cui mi trovo a volte penso che sarebbe difficile mettere in pratica il tuo (kia) modo di svolgere entrambe le cose. E' vero anche che bisognerebbe capire quali sono gli "accordi" con lo studio in cui si lavora; a tal proposito come hanno reagito quei "signori" difronte alle tue incombenze?
Elle: secondo me c'è una consapevolezza anche da parte loro di non essere proprio nel giusto quindi non fanno osservazioni, o per lo meno fino ad ora non ne hanno fatte perchè sono riuscita a conciliare abbastanza bene le cose. La fortuna è che i lavori sono tutti in centro storico dove vivo e lavoro, idem per gli uffici comunali. E' tutto raggiungibile in massimo 1/2 ora a piedi e quindi sono riuscita a incastrare tutto.
Alla fine di un cantiere ho portato anche uno dei miei capi in visita alla casa finita visto che avevamo un cantiere di studio là vicino giusto per far capire che tanto subordinata non sono. Mi ha fatto i complimenti, ha detto che era venuta una bella casa.
Alla fine di un cantiere ho portato anche uno dei miei capi in visita alla casa finita visto che avevamo un cantiere di studio là vicino giusto per far capire che tanto subordinata non sono. Mi ha fatto i complimenti, ha detto che era venuta una bella casa.
Capisco....e ammiro la tua capacità di gestire le cose. La mia paura è proprio quella di non riuscire a conciliare le attività e soprattutto che i miei "signori" difronte alle mie incombenze mi indichino la porta d'uscita. Solo il tempo saprà darmi una risposta. Grazie ancora delle vostre risposte!