A Yehuda Halevi Street la storia incontra la praticità dell’interior design

Nel centro di Tel Aviv un’innovativa ristrutturazione firmata Sfaro

Nella “città bianca” di Tel Aviv, patrimonio UNESCO per i suoi edifici in stile Bauhaus costruiti negli anni Venti e Trenta, ecco un appartamento che al valore storico della facciata esterna unisce quello pratico e moderno dell’interior design.

I suoi 120 metri quadri sono stati completamente ridisegnati da Sfaro: fondato da Bosmat Sfadia-Wolf (classe 1979) e Nir Rothem (1977), lo studio di interior design pone l’accento sulla qualità e sul problem solving delle esigenze di vita quotidiana.

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Per soddisfare i clienti – un professore universitario e una web designer – desiderosi di una zona ufficio, un bagno per gli ospiti e una stanza per il figlio adolescente di lui, il progetto di interior design si è concentrato innanzitutto su un’interessante soluzione salva spazio. Armadi, sistema di climatizzazione, tubature et simili a sono stati infatti racchiusi nella struttura che – come una spina dorsale – attraversa l’intero appartamento, partendo dal bagno degli ospiti fino a raggiungere la zona lavanderia, toccando stanza da letto e cucina. In questo modo lo spazio è suddiviso in due parti, quella privata e quella sociale: quest’ultima, grazie alla fusione di cucina e sala da pranzo, ha permesso la creazione dell’ufficio della coppia, situato al posto della vecchia cucina.

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La nuova cucina, caratterizzata da piastrelle di cemento, presenta un piano di lavoro e cottura che permette l’interazione con gli ospiti, ai quali non vengono mai date le spalle. L’ufficio vede invece l’utilizzo di un materiale riciclato per quanto riguarda il pavimento, un composto di piastrelle degli anni Quaranta recuperate da un magazzino di Tel Aviv. La luminosità degli spazi nel progetto di interior design è accentuata dall’utilizzo di grosse porte a vetri per delimitare, senza compromessi in termine di luce, le varie stanze della casa: salotto e sala da pranzo sono divise da una porta preesistente degli anni Trenta, mentre tra sala da pranzo e ufficio è frapposta una porta costruita ad hoc.

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Grazie all’impiego di materiali e imprese locali, il progetto di interior design – ultimato nel 2012 – enfatizza non solo il passato ma anche il presente di Tel Aviv.

di Elena Belli

INFO: www.sfaro.co.il

PHOTO COURTESY: Shai Epstein

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