Le professioni tecniche al Mef: per i minimi portare la soglia a 30mila euro

Si è discusso anche di PoS e della deducibilità totale delle spese di formazione

Armando Zambrano, coordinatore della Rete delle Professioni Tecniche incontra il sottosegretario del Ministero dell'Economia e delle finanze, l'on.Enrico Zanetti. Oggetto dell'incontro, la proposta di emendamento all'art. 9 della legge di Stabilità 2015, attualmente in discussione alla Camera. Lo scopo è innalzare a 30mila euro (contro i 15mila attuali) la soglia di reddito entro la quale applicare il regime forfetario di favore previsto per i professionisti. 

Sul tema, il sottosegretario ha dichiarato di condividere totalmente le osservazioni della RPT. A questo proposito, si è detto pronto ad impegnarsi per la modifica della norma in questione, innalzando dunque la soglia entro la quale si applicherà il regime fiscale agevolato.

«Il previsto abbassamento dagli attuali 30mila a 15mila euro annui escluderebbe un numero consistente di professionisti dal regime di vantaggio, ridimensionando lo spirito stesso della norma che intendeva sostenere una platea ampia di lavoratori autonomi con capacità reddituale contenuta e con difficoltà di crescita nell'attuale fase di crisi», affermano le professioni tecniche. «La misura originaria - continuano - potrebbe rendere addirittura non conveniente tale regime agevolato rispetto a quello ordinario. Al di sotto dei 30mila euro infatti, la non deducibilità delle spese prevista dal regime forfetario, sostituita dall'applicazione di un coefficiente per il calcolo dell'imponibile, può generare addirittura un livello di tassazione maggiore rispetto a quello ordinario» (vedi anche: Nuovo Regime dei Minimi 2015. Vedi se ti conviene).

«Siamo molto soddisfatti di questo incontro», ha dichiarato al termine della riunione Armando Zambrano, che ha concluso: «I professionisti italiani hanno nell'on.Zanetti sicuramente un alleato che consentirà di rendere più efficace l'azione a favore dei nostri iscritti».

Oggetto dell'incontro anche l'obbligo per i professionisti di dotarsi di PoS ed i relativi oneri economici e la proposta di innalzamento al 100% della deducibilità delle spese relative alla formazione continua.

In merito al PoS il sottosegretario ha auspicato che tale misura possa essere rivista ed ha garantito il suo appoggio affinché la RPT sia ascoltata presso il tavolo tecnico, istituito presso il Mise, che dovrà affrontare il tema. 

Sul fronte della totale deducibilità delle spese per la formazione per i professionisti, il sottosegretario ha messo in risalto una difficoltà. In linea di principio ha considerato condivisibile e fondata la richiesta della RPT e convincente il ragionamento in base al quale la totale deducibilità di queste spese non comporterebbe per lo Stato oneri. Tuttavia, ha sottolineato come attualmente tale norma venga ancora considerata dalla Ragioneria dello Stato onerosa, tale da necessitare coperture dell'ordine delle decine di milioni di euro. Pertanto, al momento, non considera questo obiettivo raggiungibile.

 

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