Ecobonus, detrazioni per ristrutturazioni e bonus mobili: le FAQ delle Entrate

Quali sono gli adempimenti legati all'ecobonus quando i lavori si protraggono anche nell'anno successivo? Se i lavori prevedono un cambio d'uso, da ufficio ad abitazione, è possibile usufruire della detrazione per le ristrutturazioni? Infine si può beneficiare del bonus mobili se il rogito ancora non c'é?

Sono alcune domande che i contribuenti hanno rivolto all'Agenzia delle Entrate in merito alle detrazioni che riguardano l'efficientamento energetico, le ristrutturazioni e l'acquisto di arredi. Le risposte sono state tutte pubblicate on line e raccolte in FAQ.

Ecobonus

Nel caso dell'ecobonus, se i lavori iniziano nell'arco di un certo anno e si protraggono anche nel successivo, non c'è alcun adempimento da seguire. Nelle FAQ viene ricordato che l'obbligo di effettuare la comunicazione all'Agenzia delle Entrate quando i lavori proseguono per più anni è stato eliminato dal decreto "semplificazioni fiscali" (Dlgs n. 175/2014).

Ristrutturazioni edilizie

Sul fronte delle detrazioni per le ristrutturazioni edilizie, un interessante chiarimento riguarda i cambi di destinazione d'uso. Si può usufruire della detrazione nel caso in cui un immobile accatastato come ufficio, a seguito di ristrutturazione, venga trasformato in civile abitazione «a condizione che- specificano dalle Entrate -nel provvedimento amministrativo che autorizza i lavori risulti chiaramente che i lavori che saranno effettuati comportano il cambio d'uso del fabbricato, da ufficio ad abitazione».

Acquisto di arredi

Il bonus per l'acquisto di arredi spetta nella misura del 50% per tutto il 2015, lo ha stabilito l'ultima legge di Stabilità, ed è vincolato agli interventi di ristrutturazione che beneficiano della relativa agevolazione fiscale. Della detrazione - chiariscono dalle Entrate -  si può usufruire anche se il rogito ancora non c'è, basta aver stipulato un contratto preliminare di compravendita (cosiddetto "compromesso") ed averlo registrato all'Agenzia delle Entrate. Chi chiede l'agevolazione fiscale deve, inoltre, essere stato immesso nel possesso dell'immobile e eseguire gli interventi a proprie spese.

Inoltre l'Agenzia delle Entrate, sempre in tema di bonus per gli arredi specifica che è possibile accedervi anche se i mobili sono stati pagati a rate tramite finanziamento. «In questo caso è necessario che la società di finanziamento effettui il pagamento al fornitore dei mobili con un bonifico bancario o postale che contenga tutti i dati previsti dalla norma: causale del versamento con indicazione degli estremi della norma agevolativa (articolo 16-bis del Dpr 917/1986), codice fiscale di chi acquista i mobili, numero di partita Iva del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato».

Tutte le risposte pubblicate dall'Agenzia delle Entrate sono all'indirizzo: www.agenziaentrate.gov.it

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