Un'attrezzatura per avvicinare i giovani alla musica, ispirata alle linee gotiche dell'abbazia

Nasce da un concorso di progettazione la Città della musica e della danza da poco terminata a Soissons, in Francia. L'edificio, progettato dagli architetti Henri e Bruno Gaudin, viene costruito per sopperire all'insufficienza di spazi dell'antico conservatorio e s'ispira alle linee della vicina abbazia di Saint-Jeandes-Vignes, un edificio gotico dal carattere eccezionale. Costruire una grande attrezzatura destinata agli abitanti del territorio, ma anche dell'intero dipartimento dell'Aisne, era l'obiettivo della Comunità dell'agglomerazione di Soissonnais, committente dell'opera.

La nuova attrezzatura è dedicata all'insegnamento della musica, compresa quella più attuale, della danza e della recitazione. Discipline che hanno le loro sale dedicate. La città è infatti dotata di un auditorium da 500 posti, un anfiteatro, una sala d'orchestra, un organo e un centro di documentazione. La Città della musica e della danza è dunque un luogo pensato per favorire lo scambio culturale tra le diverse discipline e per ridurre le difficoltà di accesso dei giovani alle pratiche artistiche. Obiettivo, quest'ultimo raggiunto fissando delle rette alla portata di tutti.

La composizione dei volumi si ispira alle forme della vicina abbazia. «È ispirandoci a questa architettura che abbiamo generato le linee principali che compongono il progetto. Lo slancio e la qualità delle sue volte hanno generato le forme principali dell'edificio», spiega Henri Gaudin.

Sistemata su un asse est-ovest, prolungamento immaginario dell'abbazia e dell'antica caserma Gouraud, la Città della musica e della danza è attraversata da una sorta di navata, le cui parti più alte sono conformata ad arco. Si tratta della parte centrale dell'architettura, valorizzata attraverso curve e ampie vetrate, che alleggerisce l'intera composizione, dandogli uno slancio verticale che fa eco alle due torri dell'abbazia. Una grande vetrata si estende lungo l'asse principale, ricoprendo l'interstizio che viene a formarsi tra gli archi, ed inonda di luce la galleria interna, attorno alla quale si articolano i due elementi principali del progetto: l'auditorium e il conservatorio. Pur mantenendo un equilibrio nell'articolazione dei volumi, l'edificio viene progettato seguendo una certa dissimmetria che gli permette di fuggire da una organizzazione generale troppo retorica, spiegano i progettisti.

Lo zoccolo dell'edificio è compatto, a fargli da contrasto sono le arcate con la loro leggerezza. Mentre la compattezza del basamento è ripresa dalle facciate in mattoni color ocra scuro, il passaggio graduale da un materiale all'altro è ottenuto tramite il rivestimento della parte centrale, costituito da pannelli in calcestruzzo stampato e da mattoni rivestiti di intonaco. Lastre di zinco sono impiegate sia in facciata che su alcune parti emergenti e contribuiscono a dare slancio alle volte.

Più accorgimenti sono stati messi in opera per favorire il rispetto della normativa sull'ambiente. Si punta sull'inerzia termica, sull'ottimizzazione delle risorse e sulla riduzione dei consumi energetici. Costruito secondo i principi della bioclimatica, l'edificio privilegia materiali durevoli, facili da manutenere e rispettosi dell'ambiente. Sul fronte delle performance energetiche, viene raggiunto un ottimo livello impiegando nient'altro che fonti di energia rinnovabile.

Crediti

Luogo Parc Gouraud, 02200 Soissons

Committente Communauté d'agglomération du Soissonnais

Progettisti architetti Henri Gaudin, Bruno Gaudin, Olivier Peyrard

Studi specialistici: SIBEO Ingénierie
Economia delle costruzioni: Cabinet RPO
Acustica: Peutz et associés

Consulenti per la sicurezza e l'antincendio: Bureau Veritas, Lemoine Ingénierie, Prévention Incendie

Scenografia: Scène
Segnaletica: Laboratoire IRB

Costi Budget complessivo: 18 milioni di euro
Superficie utile: 4118 mq

Progettazione e realizzazione: 2007-2015

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