Linee guida ANAC sui servizi di architettura e ingegneria: requisiti, corrispettivi, indicazioni operative

Ribadita la competenza esclusiva degli architetti su immobili vincolati. Un'idonea assicurazione Rc professionale può sostituire il requisito di fatturato. Mentre un no secco arriva per il deposito della cauzione provvisoria in caso di incarichi di progettazione e altri servizi tecnici. Sono alcune delle disposizioni inserite nelle linee guida sui servizi di architettura e ingegneria predisposte dall'Anac (l'Autorità anticorruzione) in attuazione al nuovo Codice degli appalti.

Tante le indicazioni operative, alcune derivanti direttamente dal Codice, altre scritte sulla scia della vecchia determinazione Anac sui servizi di architettura e ingegneria (la numero 4 del 2015), altre del tutto innovative.

Il documento va, così, ad aggiungere un nuovo tassello al quadro normativo, profondamente mutato con il DLgs 50/2016, e che sarà completato con numerosi altri provvedimenti, tra i quali il decreto che dovrà definire i contenuti dei rinnovati livelli di progettazione, ed inoltre il Dm che avrà il compito di decidere i tempi e le modalità per introdurre il Bim (Building information modeling) negli appalti pubblici. E poi le altre linee guida (in tutto sono dieci quelle sottoposte a consultazione dall'Anac) e i nuovi parametri per la definizione dei corrispettivi da porre a base delle gare di progettazione.

Le linee guida sulle gare per architetti e ingegneri hanno un iter particolare, così come quelle sull'offerta economicamente più vantaggiosa e sull'affidamento di contratti al di sotto della soglia comunitaria. Queste, infatti, sono state già sottoposte a consultazione pubblica e poi l'Anac ha deciso di acquisire i pareri del Consiglio di Stato e delle Commissioni Lavori pubblici di Camera e Senato. Si attende ancora, dunque, la pubblicazione definitiva.

Per approfondire: Linee guida ANAC sui servizi di architettura e ingegneria: requisiti, corrispettivi, indicazioni operative

Linee guida ANAC sui servizi di architettura e ingegneria
ultima versione

LE NOVITÀ SUI SERVIZI DI ARCHITETTURA E INGEGNERIA

Progettazione definitiva ed esecutiva:
meglio se svolte da un unico soggetto

Deriva direttamente dal Codice e viene ripreso nelle linee guida, ad esempio, il principio secondo il quale la progettazione definitiva e quella esecutiva devono essere preferibilmente svolte da un unico soggetto. Quindi può partecipare ad una gara per la redazione di un progetto definitivo ed esecutivo anche il professionista che ha sviluppato il progetto di fattibilità tecnica e economica.

Saldo, ma non troppo, il divieto per gli affidatari degli incarichi di progettazione di partecipare alla relativa gara per l'appalto dei lavori. Il divieto, infatti, non è assoluto. Se il progettista riesce a provare «che l'esperienza acquisita nell'espletamento degli incarichi di progettazione non è tale da determinare un vantaggio che possa falsare la concorrenza con gli altri operatori» può anche prendere parte alla gara per i lavori.

Requisiti per la partecipazione:
l'assicurazione Rc può essere richiesta al posto del fatturato

Nessuna indicazione sui requisiti di capacità economico-finanziaria e tecnico-organizzativa in relazione ai servizi di architettura e ingegneria proviene dal Codice. Su questo fronte le linee guida danno indicazioni importanti, provvedendo ad individuare i requisiti dei partecipanti alle gare per architetti e ingegneri.

Il fatturato globale - affermano le linee guida - fa riferimento ai migliori tre esercizi degli ultimi 5 anni, per una somma massima pari al doppio dell'importo a base di gara. Ma, grande novità: le stazioni appaltanti, in alternativa al fatturato, possono chiedere un «livello adeguato di copertura assicurativa contro i rischi professionali per un importo percentuale fissato in relazione al costo di costruzione dell'opera da progettare». 

Ai fini della dimostrazione dei requisiti valgono anche «gli studi di fattibilità effettuati, anche per opere pubbliche da realizzarsi tramite finanza di progetto, e ogni altro servizio propedeutico alla progettazione effettuato nei confronti di committenti pubblici o privati».

Il restauro resta prerogativa degli architetti

Nel definire i requisiti per la partecipazione alle gare, le linee guida ribadiscono la competenza esclusiva degli architetti per ogni tipo di progettazione che riguardi immobili di interesse storico artistico sottoposti a vincoli culturali. Per operare su tali edifici serve la laurea in architettura o laurea equipollente che consenta l'iscrizione all'Albo degli architetti nella sezione "A".

La determinazione del corrispettivo per le gare di appalto di servizi di architettura e ingegneria

Fino a quando il Ministero della Giustizia non avrà approvato le nuove tabelle per determinare i corrispettivi da porre a base di gara, occorre - secondo le linee guida - fare riferimento ai criteri fissati dal Dm 143 del 2013, il cosiddetto decreto Parametri bis. «Per motivi di trasparenza e correttezza - si legge nelle linee guida - è obbligatorio riportare nella documentazione di gara il procedimento adottato per il calcolo dei compensi posti a base di gara, inteso come elenco dettagliato delle prestazioni e dei relativi corrispettivi». Anche in questo punto le linee guida ricalcano la vecchia determinazione 4 del 2015.

Sul fronte degli onorari le linee guida e il nuovo Codice da soli non bastano. Bisognerà attendere, infatti, il decreto che, come stabilito dal Codice, avrà il compito di ridefinire le tabelle dei corrispettivi da utilizzare per le gare di appalto di servizi di architettura e ingegneria. Solo allora si definirà meglio il tema degli onorari professionali.
Quanto all'obbligo da parte delle stazioni appaltanti di utilizzare i futuri parametri, per ora l'unica certezza è legata a quanto scritto nel DLgs 50/2016, secondo il quale i corrispettivi «possono essere utilizzati dalle stazioni appaltanti, ove motivatamente ritenuti adeguati, quale criterio o base di riferimento ai fini dell'individuazione dell'importi dell'affidamento». 

No alla cauzione provvisoria per gli incarichi di progettazione

Ai professionisti che concorrono in gare di progettazione o per la redazione di piani di sicurezza e coordinamento o per altri lavori di supporto al RUP, la stazione appaltante può richiedere solo l'assicurazione professionale ma non il deposito della cosiddetta cauzione provvisoria. Le polizze Rc professionali devono coprire - si legge nelle linee guida - anche eventuali errori progettuali dai quali possano derivare aumenti di costi per la stazione appaltante.

Il ricorso al concorso di progettazione

Con il nuovo Codice la progettazione interna non ha più la priorità su quella esterna. C'è, però, un'eccezione e le linee guida la ribadiscono. L'eccezione riguarda «la progettazione di lavori di particolare rilevanza sotto il profilo architettonico, ambientale, paesaggistico, agronomico e forestale, storico-artistico, conservativo, nonché tecnologico». In tali casi la stazione appaltante deve ricorrere a professionalità interne se dotate della necessaria competenza, altrimenti c'è un'unica altra strada da percorrere: il concorso, che sia di progettazione o di idee.

Parametri, livelli di progettazione e Bim: i provvedimenti attesi

Ci sono, poi, altri provvedimenti attesi e strettamente legati al tema dell'affidamento dei servizi di architettura ed ingegneria. Tra questi le linee guida sull'offerta economicamente più vantaggiosa e il decreto del Ministero delle Infrastrutture, che su proposta del Consiglio superiore dei lavori pubblici e di concerto con i ministeri dell'Ambiente e dei Beni culturali, dovrà definire i contenuti dei tre livelli di progettazione, cambiati con il nuovo Codice. Il quale - lo ricordiamo - ha introdotto il progetto di fattibilità tecnica ed economica che va a sostituire il preliminare.

Molto attesi anche i nuovi parametri per la determinazione dei corrispettivi da porre a base delle gare per architetti e ingegneri. A predisporli è un decreto del Ministero della Giustizia, che presto potrebbe approdare in «Gazzetta».

Il 31 luglio 2016 è, inoltre, la data ultima prevista dal Codice per l'emanazione del decreto del Ministero dei Trasporti che ha il compito di definire tempi e modalità per l'introduzione obbligatoria del Bim negli appalti pubblici.

Gare al di sopra dei 40mila euro aggiudicate tramite offerta economica più vantaggiosa

Riguardo ai servizi di architettura e ingegneria, vale la pena ricordare che il nuovo Codice obbliga ad affidare i servizi di architettura e ingegneria di importo superiore a 40mila euro attraverso il criterio dell'offerta economica più vantaggiosa.

di Mariagrazia Barletta

 

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