Silviarch : [post n° 218938]

Che cosa fareste?

Poveri noi architetti..non ce la stiamo cavando bene eh? ho letto e condivido tutti gli annunci inseriti in bacheca..che non sono lamenti ma semplici stati di fatto..all'alba del 2010 noi 30enni facciamo la fame..e se non fosse solo il denaro il problema? Io collaboro presso uno studio di architettura di provincia Nord Est, fatturo ogni mese uno "stipendio" accettabile..che mi permette di mantenermi, null'altro!! MA però seguo sempre i soliti progettini insulsi della casa a schiera fatta con la tecnologia di 10 anni fa perchè l'impresario non ne vuole sapere di guadagnar leggermente meno!! Allora mi son detta: sei ad un BIVIO scegli ora che sei ancora in tempo se rimanere li a fare le solite cose e a dimenticare l'architettura o CAMBIA e buttati nel vuoto del non sapere se trovi qualcosa, soprattutto se migliore?, e se poi ovviamente non ti pagano pazienza??
CHE FARESTE VOI?
luca :
dipende, io pure stavo bene in un posto e ricordo di averlo scritto in una mail ad una amica.....tempo due settimane mi sono licenziato. Quando sarai convinta saprai cosa fare, e non avrai rimorsi.
Isil :
Bella domanda...che farei....sinceramente non ho mai pensato di cambiare mestiere e non sò se per bivio intendi questo. La cosa certa è che non vedo molte possibilità per noi 30enni! Io stò come te...lavoro in uno studio, per uno stipendio che per ora mi basta, mi trovo bene ma penso al futuro e penso spesso a tutto quello cho ho dovuto fare per trovare un posto decente! Per ora continuo su questa strada...cerco di crearmi possibilità alternative al lavoro "dipendete" prepararando il terreno per la libera professione anche se con scarsi risultati..almeno per ora... vedremo cosa accadrà!
In bocca al lupo e facci sapere che strada hai scelto!
Vichy :
se il tuo problema è di tipo "quelitativo" credo che in devi andare fuori dall'Italia, perchè o da dipendente o da libero professionista il mercato resta quello che hai descritto sopra. Quindi io rimarrei nel medesimo posto se il quesito non è dipendente o mettersi in proprio.
facci sapere ciao e in bocca al lupo comunque!
Ily :
Io rimarrei in quel posto.
gaby :
già il fatto che tu abbia dei dubbi su quello che fai significa che è ora di cambiare qualcosa. Idem è successo per me; certo fa un pò paura buttarsi nel libero mercato non avendo spinte o clienti, ma arriva prima o poi la situazione in cui devi scegliere per forza. Iniziare da soli, soprattutto di questi tempi, è difficile lo so, ma se tieni duro e ti poni un obiettivo pian piano le cose vanno nel loro verso. Ci vuole un pò di coraggio. In bocca al lupo!
Fusilla :
Se ne hai le possibilità (intendo poter sopravvivere qualche mese in attesa di trovare altro oppure che il lavoro ingrani) vai...
Io sono nella tua stessa situazione e sinceramente avrei cambiato aria più che volentieri... Ci ho provato ma mi sono dovuta fermare perchè mi sono accorta di aspettare un bambino, e ora il mio ufficietto (anche se con mille problemi) mi da un minimo (ma proprio un minimo eh) di sicurezza... Ma ti assicuro che appena avrò partorito e ingranato con il pupo mi ributto nella mischia... Ho voglia di aria fresca, ormai qua dentro mi sento proprio di appassire... Ho 33 anni, mica posso mettermi a saltare da un lavoro all'altro a 50 anni...

Ad ogni modo in bocca al lupo per la tua scelta!
Claudia :
Ti capisco benissimo perché sono nella tua stessa situazione. Per ora mi conviene restare dove sono, se non altro perché questo posto mi sta garantendo uno stipendio ogni mese,ma cerco contemporaneamente di crearmi situazioni diverse che possano prepararmi un futuro più soddisfacente...almeno spero!
Mi sembra comunque di capire che siano davvero molti i giovani architetti in questa situazione...In bocca al lupo a tutti,...e speriamo davvero che per noi possano arrivare tempi migliori...
isil :
Si teniamo duro ragazzi!
;)
Silviarch :
Grazie ragazzi delle risposte!!! inanzitutto crepi il lupo!!
la decisione arriva a fronte di mesi e mesi di riflessione sul fossilizzarsi a fare qualcosa che non piace a 30anni...alzarsi la mattina e non essere soddisfatti di quello che si va a fare è uno spreco a questa età...doveri a parte..se avessi una famiglia a cui badare mi terrei il lavoro attuale e arriverei a fine mese serena..ma non avendo tale necessità ancora forse è il caso di rischiare!!!
Grazie ancora per le risposte..e anche se mal comune mezzo gaudio...è deprimente sapere che siamo in tanti in questa situazione!!! dovremmo ribellarci e scender in piazza!!!
Fusilla :
"alzarsi la mattina e non essere soddisfatti di quello che si va a fare"
Ecco... E' proprio questo ciò che provo ogni mattina... Anzi, io ormai sono al punto che non ho nemmeno più voglia di alzarmi...
Però, come dicevi anche tu, ho una famiglia e delle responsabilità. E quindi mi faccio venire bene tutto, cerco di essere precisa e scrupolosa come sono sempre stata, ma è difficile difficile andare avanti così...
alua :
Ciao a tutti io mi trovo ora ad un bivio, mi hanno proposto un colloquio per fare l'agente di commercio di un'azienda di sigarette. Posizione pagata benissimo, più del doppio di quello che piglio adesso. Tra l'altro le cose che faccio nello studio non mi stimolano più.
Ed eccomi qui 31 anni una vita a studiare architettura... e ora non so che fare della mia vita!
bonaparte :
anche l'insegnamento è sfumato... :(
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