d''arch : [post n° 220713]

..Arrivi al punto che vuoi cambiar mestiere!!

Approfitto di questa bacheca, alla quale spesso attingo per consigli ed informazioni, per manifestare tutta la mia frustrazione e delusione per le condizioni di vita in cui mi trovo: mi sono brillantemente laureata ormai quasi 8 (otto) anni fa e piena di sogni, illusioni e speranze ho intrapreso la professione, immaginando che dopo un breve periodo di "gavetta", anche malissimo retribuita, avrei presto avuto l'occasione di guadagnare il giusto e poter essere indipendente. Purtroppo ad oggi mi ritrovo a guadagnare in nero 800 euro (dai quali devo togliere anche circa 2000 euro all'anno per cassa e ordine...), ho 2 figli perchè (pazza!!) credevo di poter avere una vita normale...e praticamente, anche con quello che guadagna mio marito, la mia famiglia vive a ridosso della soglia di povertà!Sembra assurdo, ma se non fosse per l'aiuto della mia famiglia di origine (anche l'adsl x qst collegamento non è da casa...) non saprei come fare... Purtroppo vivo in una piccola città, e l'alternativa, seppur cercata, non l'ho mai trovata.... Credo proprio che per amore dei miei figli dovrò dire addio ai miei sogni e mettere la mia laurea "brillante" nel cassetto!!
leron :
Beh, mi dispiace molto quando sento queste cose ma almeno accetta un consiglio: non importa il lavoro che farai nel futuro ma non piangerti addosso, hai sempre saputo delle difficoltà del nostro lavoro; è uno di quei lavori che per riuscire bisogna tentare tutte le strade, anche quelle apparentemente irrazionali. Solo i matti non cambiano idea.
ciao e Buona fortuna.
Neo_Ninpo :
Rimarrali sempre brillantemente laureata, abilitata e quando vorrai potrai riscriverti all'Ordine e poi anche il lavoro dello spazzino se fatto in maniera onesta nobilita l'uomo, l'importante che tu non perda la visione che l'Università e lo studio, nonchè la Professione di Architetto, ti abbiano fato.

Ciao e buon nuovo lavoro :)
d''arch :
il mio era solo un amaro sfogo...lungi da me volermi piangere addosso o farmi compatire...ma nn è facile essere ottimisti ed intraprendenti quando nn sai come pagare le bollette...non credo di essere la sola ad avere difficoltà, e le affronto ogni giorno a testa alta e con coraggio!Quello che mi fa rabbia è il fatto di aver dedicato la vita ad una professione che non mi dà di che vivere!!
bonaparte :
ciao d''arch, purtroppo mi trovi molto vicina. Io forse sono un po' + giovane di te, mi trovo ora ad ampliare la mia famiglia, sono sposata da 3 anni e sono costretta a lavorare 14 ore al giorno (xchè x arrivare a 1000 E aiuto in un bar oltre che lavorare 9 ore in uno studio di architettura d'interni) e sto iniziando seriamente a riflettere sul fatto che ci sono tantissimi part-time di altri mestieri che ne prendono 800, con una qualità della vita NETTAMENTE migliore. Ora, nella speranza di avere uno o due bambini, sto iniziando a credere sia opportuno tenere il design per hobby e veder crescere la mia famiglia!!! Ho qualche micro cliente privato, spero che il mio giro aumenti così da potermi a settembre staccare un po' dallo studio x cui lavoro... altrimenti farò la classica cameriera laureata, o aprirò un negozietto (ancora non so)!!! quindi ti capisco benissimo, ma ti dico anche che nn devi rattristarti se abbandonerai questo mestiere da poveretti, i tuoi bambini sono sicuramente il tuo "progetto" migliore, ci sono tante archistar che nn possono neanche ambire a una gioia del genere!!!
Paolo :
Io penso che uno ci debba provare sempre, naturalmente nei limiti del possibile. Io vedo che ad esempio da Roma in su ci sono molti concorsi per architetti a Pubbliche amministrazioni (basta leggere la bacheca e vedere dove si fanno in concorsi). Se si considera che questi concorsi vertano sempre sulle stesse normative, penso che uno che abita ad esempio a Bologna, possa permettersi di fare 3-4 concorsi l'anno, spostandosi in macchina a poche centinaia di km ad esempio in Lombardia,in Toscana, o naturalmente in Emilia, con il solo costo delle tasse di iscrizione e della benzina. Dalla Sicilia ad esempio, io non posso permettermi di prendere l'aereo e pagarmi due -tre giorni di hotel per andare a sostenere delle prove nel nord Italia, posso farlo una volta l'anno, forse.Detto questo, che può essere un motivo di discussione, ti auguro il meglio...
Daniela :
Ciao d''arch, il tuo messaggio mi trova molto coinvolta perchè è quello che temo mi aspetta, avendo due figli anch'io e una laurea a breve, e sto già pensando che non potrò dedicarmi al lavoro, più o meno sottopagato, e contemporaneamente ai figli come vorrei e come meritano...ma tra le due cose, ovvio, sceglierò i figli, darò a loro la priorità, per fortuna l'ambizione non ha mai fatto parte di me, l'architettura è una passione e lo sarà sempre, anche se non mi darà di che vivere, e ci sono tanti lavori ugualmente dignitosi...certo, se avessi iniziato a fare quei lavori di cui parliamo tanti anni fa, invece di studiare tanto, forse sarebbe stato meglio, è questo ciò che più mi deprime, ma nella vita bisogna anche fare ciò che più ci piace in un dato momento, no? Se ci si sa tirare su quando serve non bisogna aver paura di tentare. Questo è quello che mi sento di dirti, e dico anche a me stessa. In bocca il lupo e non abbattiamoci mai!
luca :
Tu hai ottenuto tanto e non te ne rendi conto. Hai una famiglia (un marito e due figli) pensa a chi come me neanche ci pensa ad una famiglia perchè il rischio sarebbe quello di sprofondare nella miseria. Io posso stare a pane e cipolle ma non poso costringere una persona che mi vuole stare accanto a fare una vita discount. Per il lavoro che fai il problema e' intellettuale e non reale: non intendo dire che sei stupida ma che la professione va interpretata per quello che e'. L'Architetto italiano guadagna poco! Io per guadagnare vado fuori: oltralpe, e poi ogni tanto sverno in Italy, giro con due cellulari e se mi chiamano, prenoto ryanair a 30 euro e vado. Anche perché fuori ti chiamano per quello che vali e non per chi conosci.
d''arch :
Grazie a tutti per il sostegno...so perfettamente che spostandomi o addirittura andando all'estero guadagnerei di più e soprattutto avrei soddisfazioni personali nel veder riconosciuto il mio valore, ma avere una famiglia significa anche avere delle radici piantate dalle quali, una mamma soprattutto, non può allontanarsi...non potrei mai passare la mia giornata lontano 100 e 200Km da casa? E se i miei figli hanno bisogno di me? Non posso certo trasferire la mia famiglia..le scuole dei miei figli....è un cane che si morde la coda...
I concorsi pubblici? Ho abbastanza esperienza per sapere ESATTAMENTE come funzionano... anche se ci illudiamo che nn sia così: i concorsi pubblici in Italia servono per trovare una buona scusa per assumere persone ben definite PRIMA... Ho visto e sentito tante di quelle schifezze da volerne rimanere lontana semplicemente per non essere presa in giro... Sono pertanto pienamente d'accordo e solidale in toto con Daniela: credo anch'io che presto mi dedicherò a qualcos'altro, e che l'architettura resterà per sempre la mia passione!! Passione che spero di trasmettere ai miei figli, ai quali AUGURO di non voler MAI laurearsi in ARCHITETTURA!!!
Fusilla :
D"arch... La tua storia sembra scritta da me, tutto coincide (anche il tempo passato dalla laurea...) tranne che per i figli, il mio, infatti, arriverà tra qualche mese :-) Condivido tutto ciò che hai detto, e ti auguro di trovare la sistemazione lavorativa che più si addice alle tue esigenze. Tempo di partorire ed anche io vedrò di cambiare la mia strada, questo lavoro, purtroppo, non consente una vita normale, sotto nessun aspetto (guadagni, orari, ecc ecc), soprattutto se si ha famiglia...
Buona fortuna!
luca :
Trovati un part.time per vivere, cedi il tempo che rimane alla famiglia e l'architetto fallo nei week end. Alla fine una dia ogni tanto rede molto piu' che mesi di schiavitu' sottopagata, e da molte piu' soddisfazioni. Non ti scoraggiare e reinventa la professione a modo tuo, nel mondo reale. Non siamo mica come gli architetti della pubblicita'............penso sempre a quella dell'amaro, con il tecnigrafo e il tizio che non sa se mettersi o non la cravatta oppure l'altro che fai i progetti in macchina al semaforo nel traffico con il pennarello sul vetro............che poi quando scatta il verde fa il "botto" perché ha il vetro oscurato dal progetto
Lebia :
Vorresti un lavoro part-time? Mi sono laureata a dicembre e fortunatamente non ho problemi economici perchè altrimenti ora sarei costretta a chiedere le elemosine! Io non riesco a trovare uno straccio di lavoro nel campo architettonico...nessuno cerca, "la situazione è quella che è, c'è la crisi" ti rispondono tutti...non c'è neppure qualcuno disposto a prenderti gratis per farti fare la "gavetta". E purtroppo tutti i miei colleghi di università sono messi come me (loro cercano da 3-4 mesi, ma niente)...ci troviamo all'università, a pranzo, per condividere la nostra sfortuna!
Se trovi un lavoro part-time sei già fortunata!
pepedebellis :
Triste dirlo ma condivido. Essere una professionista, architetto, donna e con famiglia stronca. E di questi tempi, visto lo tsunami del numero di architetti in circolazione, è una professione quasi inutile. Del dottore, del commercialista, dell'avvocato per non parlare dell'ingegnere hanno tutti bisogno. Ma dell'architetto? Senza pensare al fatto che 'c'è un architetto' in ognuno di noi....
Daniela :
Mi inserisco di nuovo nella discussione perchè, anche se sembra un paradosso, leggere tutte le vostre opinioni un pò mi rincuora. Non sono impazzita, il fatto è che sentivo questa mia difficoltà ad inserirmi nel mondo del lavoro da architetto più come un mio problema personale, un mio non saper gestire le mie cose, che come una realtà che riguarda molte persone nella mia situazione. Leggendo le vostre testimonianze mi sto invece rendendo conto che non sono io la debole, è che obiettivamente dedicarsi in modo serio al lavoro di architetto, sopportare anni di orari estenuanti e poche soddisfazioni, economiche e non, è una realtà, ed è proibitivo soprattutto per chi ha famiglia o la sta creando. Quindi che dire? Grazie a d''arch che ha proposto questa discussione e grazie a tutti voi che avete partecipato, perchè mi avete fatto capire che non sono sola in questo limbo di incertezza!...e auguro a tutti di trovare la propria strada, me compresa...
fulser :
il mio discorso forse non c'entra niente, ma secondo me hai fatto bene ad avere due figli prima di inserirti nel mondo del lavoro (almeno da quanto ho capito). Per tanti motivi, ma soprattutto perchè sappiamo tutte (vero?) la riluttanza di molti ad assumere donne che magari un domani potrebbero stare a casa in maternità....
testarda :
il mio consiglio è : cerca la tua strada altrove. cerca un altro contesto in cui vivere, non rimanere a guardare la tua vita scorrere , proprio per i tuoi figli . quante possibilità gli stai negando?
parola di mamma (architetto) single ... è difficile , MOLTO , ma un bel sorriso e testa bassa......facci sapere!
Daniela :
Ciao Testarda, ho letto ora il tuo messaggio e vorrei chiederti un chiarimento: da quanto ho capito sei mamma e lavori come architetto, quindi il tuo messaggio sprona a provarci, ad insistere con questa professione? Grazie
Avvisami quando qualcuno risponde
Non mandarmi più avvisi

Se vuoi essere avvisato quando qualcuno interviene in questa discussione, indica un nome e il tuo indirizzo e-mail.