bonaparte : [post n° 223476]

consigli x i colloqui

lo studio x cui lavoro sta cercando un giovane progettista d'interni. se ne sta occupando una segretaria che è qui da molti anni e ho notato che "scarta" i curricula di quasi tutti gli architetti xchè troppo altisonanti con elenchi di mille master, stages e tesi super, perchè pensa che nn vogliano assolutamente applicarsi ad una cucina o al bagno di un bagno, ma vogliano trovare lavoro dalle archistar! Se state cercando lavoro, e vi andrebbe bene anche un settore "parallelo" vi consiglio di puntare + sulla disponibilità ad apprendere che sulla "lode", immedesimatevi nella persona che apre i curricula, non dovete spaventarla!!! questa a mio avviso è una delle ragioni x cui i diplomati trovano lavoro più facilmente...
matteo.s :
Brava per il consiglio, è sempre bene ricordarlo ogni tanto.
Io, per esempio, ho 3 cv distinti che utilizzo alla bisogna e naturalmente non ho una sola lettera di presentazione che copio incollo.
fulser :
Ottimi consigli, sono completamente d'accordo con entrambi. Ho visto come affrontano i curricula dove lavoro ed effettivamente quelli troppo altisonanti o con troppe pagine irritano molto (ambiente serramentisti).
Ho visto anche scartare delle persone perchè si presentano agli incontri di lavoro con i genitori (giuro!).
bonaparte :
no, ma devvero qualcuno si porta i genitori ai colloqui?? visti i tempi meglio portarsi l'avvocato... :D
francesco r. :
questa mi mancava...
ma dove é successo??
fulser :
nord est, ma intendiamoci, è stato un caso raro, tant'è che mi è rimasto impresso.

Però mi ricordo di un mio docente, che insegnava sia a Venezia che Ferrara, e diceva che a Ferrara aveva avuto degli studenti che venivano all'esame con i genitori.

Qualche tempo fa su "Italians" di Severgnini c'era una lettera interessante su come fare curriculum e colloqui di lavoro in generale (no curriculum europeo, puntualità, niente occhiali scuri, niente gomma da masticare, cellulare spento, ecc), ma quando l'ho postato qui mi hanno quasi crocifissa...
francesco r. :
me lo ricordo anche io quel post

non capisco perchè ti abbiano quasi crocifissa; a me é capitato di incontrare un immobiliarista che, oltre ad arrivare in ritardo e con la cicca in bocca, si é tenuto gli occhiali da sole calati sul viso per tutto il tempo (e non ti dico quanto mi é rimasto sui cosiddetti), figuriamoci se queste cose le fa uno che va a un colloquio...
Rumica :
ottimo consiglio... io vorrei fare della pratica anche se non sono ancora vicina alla laurea... L'ultima volta che ho mandato il mio curriculum mi è stato risposto che cercavano persone con meno esperienza; qualche volta invidio i diplomati del geometri che subito si ineriscono in contesti in cui poter mettersi in gioco...
gaby :
ma tu di che zona sei?
luca :
Ma se le selezioni le fanno le segretarie ....... scherzi a parte io in alcuni cv ometto la laurea, sembra strano ma se dici che sei laureato ti eliminano,anche se credo che il possesso del titolo sia un fatto personale. Già che siamo in tema mi date un consiglio di come rispondere alla domanda "come si vede tra 10 anni?", mi ci fregano sempre, perchè io non mi vedo neanche tra un mese, vivo alla giornata e non so programmare il futuro.
gg :
alcuni consigli validi per l'estero ma anche qui da noi.
[p+A news: Farsi-trovare-CV-e-Portfolio-per-lavorare-all-estero]
gg :
Il problema non è se il curriculum sia lungo o altisonante o se c'è o non c'è indicata la laurea.

Aggiungo alcune considerazioni personali sulla valutazione dei curricula.

1. Il curriculum deve essere INERENTE il lavoro in questione. Toglierei le informazioni ridondanti. Fanno perdere tempo. E quando ti arrivano centinaia di curricula può fare la differenza.

2. I curricula devono essere CONFRONTABILI e il curriculum Europeo è fatto apposta per questo scopo. Potete scatenare la vostra creatività sul portfolio lavori, ma sul curriculum è bene attenersi a uno schema comune.
Non è vero che i CV Europass siano tutti uguali. Anzi. Ce ne sono di più o meno eleganti e più o meno curati. È una differenza che viene valutata.

3. È fondamentale, laddove sia possibile, dimostrare di CONOSCERE L'AZIENDA a cui vi proponete.

4. Nella lettera di presentazione vanno spiegate le MOTIVAZIONI. Perché volete lavorare per quell'azienda, cosa siete in grado di fare per loro (e non il contrario), e perché dovrebbero preferirvi ad altri candidati.
La lettera di presentazione è la prima cosa che si legge e condiziona il modo in cui viene letto il resto.
Ily :
X GG

Tutti i curriculm vitae hanno un'impostazione comune, esattamente come le lettere commerciali, i fax, le fatture ecc.
Eppure, per mandare un curriculum vorrei poter ad esempio usare la mia carta intestata, scegliere il font che più mi aggrada ecc.
Come consiglio metterei alcune elementari norme di uso dell'italiano:
- ovviamente scrivere in italiano corretto.
- il nome SEMPRE prima del cognome: arch. (o dott.) Pinco Pallino, arch. (o dott.ssa) Pinca Pallina. Dott. Pallino arch. Pinco fa pensare a uno sdoppiamento di personalità. Il cognome prima del nome è sbagliato e brutto da vedere (sopratutto nelle fime delle lettere, nella carta intestata e nei biglietti da visita).
- il candidato e il dottore sono maschili, se siamo fanciulle scriveremo la candidata e la dottoressa. Anche se siamo gentili pulzelle scriveremo un architetto oppure il femminile: un'architetto grida vendetta al cielo).
- eviterei anche di firmarsi "La Risorsa Umana", che è semplicemente orripilante, oltre a denotare una spiccata predisposizione allo sfruttamento.
- nelle lettere di presentazione parlare in prima persona ed evitare le intestazioni grondanti di preg.mo chiar.mo spett. grand. lup. mann. ecc. ecc.
- se possibile, evitare le abbreviazioni nel testo della lettera di presentazione: gentile architetto e spettabile geometra sono molto meglio di gent. arch. e spett. geom.
Spero di esservi stata d'aiuto: tutti questi suggerimenti sono farina del sacco di Beppe Severgnini.
;-)
desnip :
ma davvero qualcuno ha avuto il coraggio di firmarsi La risorsa umana? Mio Dio! 8-\
luca :
Quindi ricapitolando:
il cv deve essere,
-sintetico
-gradevole
-con le esperienze
-non deve far trasparire saccenza, quindi umile
-in formato europeo per il facile confronto dei candidati

e sono d'accordo su tutto, tanto sono una risorsa umana, la cosa che mi rattrista e' che la selezione la faccia la segretaria, dove se tu dice che lavori in revit magari ti scarta perche non sa di cosa stai parlando perchè lei sa vagamente che esiste il cad.

Qualche anno fa un amico mi passa un contatto di una agenzia di lavoro dove cercavano per Enel e ci hanno dato appuntamento per fare un colloquio conoscitivo, casualmente prima lui e poi io. _Nel colloquio lui dice che sa fare il piping la tizia si incuriosisce e chiede dettagli perche non sapeva di cosa parlasse, a me chiede se sapevo usare il programma per il pc piping, io ho spiegato che era un lavoro e non un programma e la tizia ha chiuso il colloquio dicendo che mi avrebbe fatto sapere........................ non si trova lavoro perchè i selezionatori sono incompetenti
bonaparte :
io capisco molti selezionatori sai, abbiamo avuto l'esperienza l'anno scorso di un "saputello" con lode in studio, voleva insegnare a tutti e faceva del mobbing con quelli che lavorano qui da 15 anni, dicendo per ogni cosa "ma come non lo sai? ma non è possibile non sapere questa cosa o quella...." dopodichè ha fatto un grosso errore su un computo metrico e quando gliel' hanno fatto notare ha detto che qualcuno aveva manomesso il file!!! :D dal giorno dopo (siccome era così sicuro di sè) nn l'abbiamo più visto, scaricando le difficoltà su tutti... già l'ambiente di lavoro è teso, ci mancano solo dei professorini neoassunti!!! penso che non ci sia nulla da invidiare ai diplomati, ma la loro umiltà è sicuramente da imitare...
luca :
Io sui selezionatori ho sempre avuto grossi dubbi, cercano un architetto, sanno che lavora a progetti (per definizione) e poi ti chiedono come mi vedo tra 10 anni ,come se sapessi quanti incarichi arriveranno, forse avro' 10 appartamenti oppure viro' in una roulette, per me sono domande stupide..........secondo me molti non sono preparati per le professioni tecniche.
X Bonaparte certi atteggiamenti vengono trasmessi all'universita' dalla docenza, dove gente pagata per trasmettere il sapere fa tutto il possibile per non concedere informazioni.
Ily :
Per fortuna ho fatto pochi colloqui, ma penso che le domande siano più o meno standard (le hanno fatte anche a me), e quindi basta prepararsi le risposte prima ;-)
Esempio:
- Quanto è importante il lavoro per lei? Molto, perchè penso che sia un aspetto determinante per la propria realizzazione personale (Risposta sincera: appena mi assumeranno a t.ind. col cavolo che farò gli straordinari: i miei figli/moglie/marito/genitori/amici/amante/gatto/cocorita/squadra di pallavolo/gruppo rock/compagnia di danze folk meritano il mio tempo libero, non i tuoi business plan).
- Lei ha intenzione di fare figli? Prima vorrei realizzarmi professionalmente (Risposta sincera: Nagari!!! Ci sto già provando, e comunque non sono affari tuoi).
- Come si vede tra dieci anni? Professionalmente e personalmente appagato, con un ruolo aziendale che mi permetta di mettermi costantemente in gioco perchè amo le sfide. (Risposta sincera: E che ne so? Sicuramente vorrei avere uno stipendio decente e un contratto stabile perchè vorrei comprare casa).

Chiaro? ;-) Più che altro mi stupisco che i selezionatori facciano sempre queste domande e credano (o fingano di credere) alle risposte che ricevono ;-)
-
- Lei ha intenzione di fare figli?
desnip :
Infatti credo che alla fine queste domande non servano proprio a niente così come le risposte.
Con le mie esperienze potrei scrivere un libro sui colloqui di lavoro (come penso molti di noi), ma alla fine l'unica collaborazione "seria" l'ho ottenuta con un azienda di cui il titolare mi ha confessato di leggere nei cv solo gli hobby (che io tra l'altro non metto!).
bonaparte :
beh ma voi state parlando di selezionatori professionisti, con i quali io non ho ancora avuto a che fare, io pensavo alla segretaria di studio standard o al piccolo imprenditore, che appena nasa il "professorino" butta via il curriculum! per la questione figli, poi, lasciamo stare... gli uomini single e 20enni sono + quotati...
Ily :
X Desnip

Nemmeno io, o meglio, solo se hanno attinenza con il lavoro che cerco.
Se cercassi lavoro come istruttrice di aerobica o commessa di un negozio di articoli sportivi avrebbe senso dire che, ad esempio, si fanno gare di ballo o si gioca a pallavolo, in un posto da architetto no (cosa c'entra?).
Se invece cerco lavoro come restauratrice, sarà utile dire che ad esempio mi piace leggere libri di araldica, o che si fa parte di un'associazione di rievocazione storica o di un circolo culturale che diffonde la conoscenza dei siti archeologici locali (se cercano un'istruttrice di aerobica invece, meglio lasciar perdere l'araldica e l'archeologia).
luca :
Infatti il problema sta nel passare dal selezionatore al futuro capo: perchè nel nostro lavoro il capo ti capisce mentre il selezionatore non capisce le specifiche delle competenze, il conoscere i vari programmi e il tempo che ci vuole ad impararli, imparare revit (con cui mi sono un po fissato) o primus non e' la stessa cosa, ma vallo a spiegare alle pietre che hanno uno schema fisso e se sbagli una parola sei fuori.
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