Paolo : [post n° 224445]

L'orgoglio di essere Architetto

Ciao a tutti.
Da una grande quantità di post, si può notare che molti colleghi, data la situazione lavorativa, la stagnazione della situazione economica ecc., quasi quasi maledicono il giorno in cui hanno deciso di diventare architetti.
Molti, dopo una comprensibile nausea data dalla ricerca del maledetto lavoro, sono costretti a ripiegare su occupazioni lontane dalla propria preparazione e aspirazione, dimenticando il bagaglio culturale che hanno dentro.
Questo è molto triste, pur comprendendo problemi che ci sono.
Se posso dare un consiglio a tutti/ quei colleghi/e che hanno perso l'orgoglio di essere Architetto, dico di ripensare all'entusiasmo dei primi anni di Università, di girarsi a guardare un bell'edificio, di immaginare come uno squallido parcheggio potrebbe essere trasformato in luogo di vita, di misurare gli spazi con gli occhi sapendo che pochi capiscono cosa stiamo pensando in quel momento.
Poi, se la vita va diversamente da quella che avevamo sognato, pazienza, ma non perdiamo mai l'orgoglio di essere Architetto!
Andrea :
Certo, tutto molto bello...se uno non avesse mutui e famiglia da mantenere! allora i sogni di gloria da architetto finiscono nel cesso, e ti ritrovi a fare quel che c è! poco...che c è!
Ily :
Io non ho sogni di gloria da architetto. Non mi interessa per nulla vincere il Pritzker: di vetro e cemento ne abbiamo fin troppo.
Ma adoro l'architettura (storica), capire gli spazi che mi circondano, anche gli ipermercati, studiare le tecniche costruttive tradizionali, toccare i vecchi intonaci a calce, leggere i tessuti urbani medievali, ammirare i solai di legno che sfidano il tempo da secoli.
Anche se andassi a fare la commessa, nessuno mai mi potrà togliere tutto questo, o la passione con cui ho studiato restauro all'ultimo anno, ho rilevato antichi affreschi a Pompei e fatto la tesi sugli intonaci decorati di Siena, o il modo in cui "bevo" come una spugna un vecchio edificio. La soddisfazione più grande che ho avuto? Un'amica che adesso guarda le vecchie case con occhio più attento, e dice ad amici e parenti (non architetti) che una facciata è stata restaurato male, e perchè.
Geometri e ingegneri sono parziali, noi no: vediamo lo spazio a 360°.
Grazie per il tuo post, Paolo, da parte di un'architetta orgogliosa.
Paolo :
Andrea, forse non hai capito il senso del mio post. Volevo proprio dire che anche se uno ha mutui e famiglia da mantenere, e fa un altro rispettabile mestiere, non deve dimenticare mai l'essenza degli studi che si sono fatti e l'essenza dell'Architettura; anche se uno fa il commesso/a, quando esce dal centro commerciale non dovrebbe perdere mai la capacità di guardarlo con spirito critico se è uno squallido capannone, o apprezzarlo se ha una qualche valenza di spazio sociale.
Non "buttiamo nel cesso" l'Architettura.......
Vichy :
Certo la cultura e la conoscenza in generale è una cosa che non può essere sottratta a una persona se è stata acquisita.
Il fatto di non poter farla fruttare come lavoro di vita è triste frustrante ecc.
Purtroppo è questo il dolore che abbiamo studiato non pensando che fosse una cosa "in più" ma la ragione di vita, sognando che avremmo fatto quello...
quindi nessuno creda non sia orgoglioso di essere architetto ma non è orgoglioso di stare in un sistema dove è difficile farlo l'architetto.
tutto qui!
bonaparte :
mi sento orgogliosa del fatto che devo fare 2 lavori emmezzo per fare l'architetto e poter avere una famiglia... ma come categoria penso che + che l'orgoglio ci serva una buona iniezione di umiltà e di voglia di collaborazione!!! sono circondata da arch. orgogliosi che si sentono normalmente superiori alla "massa" e sinceramente non lo reputo un buon atteggiamento lavorativo. dal canto mio questo è un mestiere che non mi consente neppure di mantenermi, certo mi appassiona, e di questo sono contenta, ma la definirei pura soddisfazione lavorativa!!!
dave :
Avete visto le statistiche che comparano il numero di Architetti Italiani con quella degli altri Paesi? Beh, si spiega - purtroppo - tutto.
www.professionearchitetto.com/news/notizie/8872/Sono-piu-di-136-000-…
bonaparte :
gli avvocati hanno chiesto ripetutamente e per anni una riforma della loro professione, adesso sembra che gli diano norme molto restrittive per diminuire il numero dei professionisti forensi... ma non so se questa potrebbe essere una soluzione per la nostra generazione, forse è troppo tardi e putroppo dovremmo affidarci alla "selezione naturale" :(
Ily :
Se appliccassero a noi le norme per riformare gli avvocati (se ho capito bene: incompatibilità dell'iscrizione all'ordine con lo svolgimento di qualsiasi lavoro dipendente, anche da barista, e fatturato minimo di 15000 euri per rimanere iscritti), molti di noi sarebbero automaticamente tagliati fuori.
Il numero di avvocati è abnorme, molto superiore a quello degli architetti, ma sono contraria a questa riforma perchè penso che molti vecchi avvocati temono moltissimo la concorrenza dei giovani, che magari hanno tenuto fino al mese prima come praticanti o collaboratori sottopagati (cosa vi ricorda questa cosa?!?).
Ragazzi, sti vecchi non mollano l'osso neanche a prenderli a sprangate!!! occupano tutte le poltrone, la classe dirigente italiana è un gerontocomio di assenteisti, drogati e puttanieri col dobbio triplo incarico e prebende faraoniche e auto blu e viaggi in treno gratis e ristorante de luxe del parlamento a rezzi da mensa universitaria :-(((
Molti di questi professionisti avviati (notai, commercialisti, avvocati) sono parlamentari, consiglieri regionali/provinciali, assessori comunali, sindaci di piccole città, consulenti pubblici, amministratori delegati di qualche municipalizzata o società mista, proprietari di srl che si occuano di appalti (ma che strano) e intanto mandano avanti i loro traffici e studi grazie a collaboratori, praticanti e portaborse spesso in nero e sottopagati.
La riforma si potrebbe cominciare da li: sei assessore all'urbanistica del comune di x con relativo stipendio? Ottimo, allora non puoi svolgere la professione di arch/ing./geom nemmeno nel comune di y, lontano 1000 chilometri. Sei sindaco della città di z? Bene, alloraaffidi il tuo studio di commercialista a un tuo socio o collaboratore, e tu non firmi nulla. Sei amministratore delegato della municipalizzata di alfa? Perfetto, ti sospendi dall'albo degli avvocati per il tempo del tuo mandato.
Vedreste che sfoltimento negli ordini professionali che ci sarebbe!!! E vedremmo anche se è vero che molti di questi si dedicano alla politica "per passione e senso di dovere civico (con lauto stipendio)".
bonaparte :
Ily, ma quanto hai ragione?? se ne gurdano bene di proporre una leggina del genere vero??? chissà come mai???
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