Ily : [post n° 225630]

Guardate qui... sconfortante...

Questo l'ho beccato in un forum dove un tapino chiedeva consiglio se iscriversi ad architettura o ingegneria:

"Forse sulla carta un architetto può pure progettare un edificio interamente ma in pratica si rivolgerà ad uno strutturista per progettarlo e molte volte capita che questo povero cristo sarà tartassato dalle "malattie" che l'architetto ha in mente...
Quando deve spiegare al cliente in zona 2 come mai il costo della struttura è aumentato del 50% sul preventivo o è uscita stravolta dal progetto iniziale, di solito dice "Lo strutturista mi si è impuntato che il pilastro 40x20 non lo fa stare tranquillo, e purtroppo la nostra bellissima scala sospesa nel nulla dice che non sa come farla" invece di ammettere "non so nulla di strutture, impianti e normative attuali, ho progettato una puttanata e me ne sono accorto solo ora perchè solo al momento del deposito ho dato il lavoro in mano a qualcuno che ste cose le conosce per davvero e non per finta.La prossima volta si rivolga ad un tecnico, io vado a far l'artista in Tibet."
Riporto qualche frase da IngForum
In teoria un architetto dovrebbe essere un ingegnere con in più la conoscenza degli aspetti artistici e compositivi.
In realtà è un pittore o un utente di 3D studio max (per dire)
E' la stessa differenza che c'è tra uno stilista eccentrico e un sarto.
Il primo presenta sfilate di vestiti generalmente non indossabili,
il secondo fa doppiopetti da una vita e si possono portare sempre.
Uno strutturista è sempre in grado di costruire quello che vuole, magari brutto.
Un architetto non è sempre in grado di costrure quello che vuole, magari bellissimo".
Un altro, studente di ingegneria iscritto a un politecnico, diceva invece che mentre lui studiava davvero i suoi compagni "architetti" "giocavano coi loro modellini e disegnini". Un terzo infine diceva che noi studiamo "elementi di scenza delle costruzioni, e non scienza delle costruzioni (peccato che il mio insegnante di ripetizioni di scienza dicevi che i miei esercizi erano più difficili di quelli del corso analogo di ingegneria n.o. e che un mio compagno laureando di civile mentre preparava l'esame non fosse in grado di risolvere un esercizio di tecnica che io consideravo perfettamente fattibile).
gg :
dai Ily, non te la prendere
è tutta invidia.
:)
Quando finiscono gli argomenti, insultano.

P.S. però non ci prendiamo troppo sul serio.
Stupidaggini ne facciamo anche noi. O no?
Ily :
Hai ragione... io dico sempre dicendo che se un architetto sbaglia un muro, ci mette sopra l'edera ;-)
Ily :
Comunque non mi prendo troppo sul serio: stasera per cena mangerò spiedino di ingegnere e cotoletta di geometra ;-)
gg :
e li digerisci?
:)
upload :
Ily...siamo in Italia, ancora ti meravigli? Ti ricordi che storia hanno alzato i geometri per lo spot Wind con Aldo Giovanni e Giacomo??...d'altra parte noi magari conosciamo i nostri limiti "facciamo bei vestiti" e coinvolgiamo nel lavoro l'ingegnere per le strutture, e magari il geometra per altro....a differenza di chi pensa di poter (e saper) far tutto e non riconosce ad altri competenze specifiche....
Ily :
Si, purtroppo mi stupisco e mi arrabbio perchè poi la gente quando deve verandare un balcone va dal geometra, mica da me... :-(
bonaparte :
Secondo me è giusto affermare le differenze: ci può anche stare che l'ing. sia più preparato in molti discorsi tecnici, magari Ily la tua facoltà è così come diceva il tuo professore, ma su scala nazionale i crediti di ogni esame parlano chiaro... perchè xò non diciamo che una scuola progettata da un ing. fa venire gli incubi ai bambini e un bar fa scappare i clienti dalla banalità e dalla bruttezza?? xchè non ci vogliamo definire FORTI nei settori in cui lo siamo??? Avendo eurini da spendere x una villa andreste forse da un ing. x avere il risultato di una palazzina comune?? Dovendo aprire una pizzeria vorreste forse che il cliente vi ricordasse per lo squallore degli arredi o per l'illuminazione da stadio che c'è nel vostro locale o vorreste attirare una clientela elegante che vuole trascorrere una serata in un ambiente piacevole e che magari si trattiene di più e quindi consuma di più?? Ragazzi in queste cose i geometri e gli ing. me li sono mangiati a merenda, mentre tutte le volte che io mi sono messa in zone di confine sono stata "divorata", quindi preferisco puntare su questa differenza!!! Penso anche che se un arch. ha intenzione di lavorare in zona di confine, xchè no, sia più conveniente iscriversi all'ordine degli ing., dato che la possibilità c'è e in questo modod si possono scavalcare i pregiudizi comuni...
Claudia :
Bella la risposta di upload!!!!è vero: noi architetti riconosciamo i nostri limiti e per quanto riguarda quello che non sappiamo fare, ci rivolgiamo agli ingegneri, in fondo che male c'è...Sempre meglio dei geometri che pensano di essere onnipotenti e di sapere fare tutto loro...Sono dei presuntuosi...abbassassero un pò la cresta ogni tanto....i punti deboli ce l'hanno anche loro!!!
luca :
L'errore che spesso si fa, sta nel fatto che in questo paese nessuno ha mai definito le competenze. Secondo me l'architetto si occupa della forma e l'ingegnere della struttura, e anzichè accaparrarsi tutte le competenze bisognerebbe lavorare insieme nei propri ambiti. Io architetto stabilisco la forma di un edificio e il collega ingegnere mi risolve tutti i problemi strutturali, collaborando per avere un risultato ottimale.
Ily :
Il problema è che forse gli architetti si sono un po' rinchiusi in una torre d'avorio: Claudia, non ha senso dire che i geometri sono presuntuosi perchè si sentono onnipotenti o che gli ingegneri fanno le case brutte: il problema è che loro le case le fanno, e i problemi della gente (costruire un garage, ristrutturare con poco un appartamento) li risolvono per davvero.
Se avessi soldi da spendere per una villa probabilmente andrei da un architetto dicendogli che voglio una casa a forma di casa: sinceramente, nelle ville "moderne" che si vedono sulle riviste voi ci vivreste? Io no. Invece avevo una casa in campagna -progettata dal geometra del paese e pure con l'archetto davanti- che era solida, spaziosa, semplice, luminosa e coi pavimenti che si pulivano a secchiate d'acqua: spendevamo pochissimo di manutenzione, mia nonna era felice e a me pareva di stare in una reggia.
Per il discorso pizzeria, stessa cosa: la maggior parte dei locali "firmati" che ho visto sono glaciali, freddi, bui, mentre la pizzeria, anche se magari pacchiana, è confortevole e si mangia bene. Stessa cosa per i negozi di mobili: gli esemplari "progettati dagli architetti" grondano laccature, spigoli vivi (che male se ci sbatti contro), colori accecanti, maniglie cromate, top di cucine in acciaio a specchio impossibili da tenere puliti e che si righeranno irreparabilmente alla prima pentola che ci poso sopra. E gli appartamenti? Minimalismo, parquet ovunque, mobili ipermoderni, faretti a incasso (già ne ho più volte parlato di questo!), sanitari quadrati, piastrelle e lavandini sospesi che costano un'iradidio. Invece, nel mio condominio, ormai per una questione tecnica, o per parlare con l'amministratore chiedono a me: io sto seminando, sperando che prima o poi abbiano bisogno da un tecnico e si rivolgano a me.
bonaparte :
devo dire che abbiamo visioni molto diverse sul significato di essere architetti, anche della qualità che l'estetica produce sulla nostra vita. Sì, sono sincera, vivrei VOLENTIERI in molte ville di quelle che vedo nelle riviste o nei programmi d'architettura, non investirei certo per una progettazione del geometra... il minimalismo ormai è sorpassato, si arreda molto più sul personale, il design non è solo quello della poltrona di grido, ma anche quello di una cucina ben pensata... la pizzeria (sul fatto che la pizza sia buona siamo d'accordo :) ), mi hanno stancato quei locali tipo "sagra", se devo trascorrere una serata con amici cerco qualcosa di carino, per non parlare dei pranzi di lavoro!!! se potessi permettermeli sceglierei anche alberghi più progettati (e questo discorso x me vale dall'automobile, all'abito, alla forchetta)... mi spiace molto che un architetto la pensi così, secondo me ti privi di un valore aggiunto della tua professione, ecco tutto... (ma xchè l'hai scelta se pensi tutte queste cose ?)
Chiarina :
Sono d'accordo con bonaparte! Ily come puoi criticare le persone che scelgono un geometra o un ingegnere se poi a te per prima fa schifo il lavoro di noi architetti?? Perchè hai scelto di fare questo lavoro se non credi in ciò che RENDE UN ARCHITETTO TALE e lo distingue da tutte le altre figure professionali? Il problema è che qui in Italia non c'è mai stata e mai ci sarà la cultura architettonica che permette ad un architetto di fare davvero il suo mestiere, senza doversi "abbassare" a fare delle villette da geometra per poter lavorare!! Nel resto del mondo la gente vive e lavora in costruzioni progettate da architetti!! Noi passiamo anni a studiarle e a sognare di riuscire un giorno a "tirarne su" una.... ma alla fine ci dobbiamo arrendere alla realtà... So che bisogna lavorare per tirare avanti (io nel mio piccolo sono mesi che non faccio altro che fotovoltaico x' lo studio in cui lavoro si è fissato con quello) ma non smetterò mai di cercare un posto in cui posso fare davvero l'architetto con la A maiuscola!
luca :
ILY condivido in pieno, ma credo che il laureato in architettura dovrebbe proporre le cose piu' moderne al cliente evitando le follie (tipo i cessi quadrati) e magari trovando anche delle soluzioni economicamente accessibili. Le cose piu' strane vengono fuori con i personaggi che sono fissati con le marche e le astronavi, dove credo che basterebbe dargli uno scopino per pulire per rendersi conto perche' il cesso (o il lavabo) deve essere tondeggiante. LA praticita' innanzi tutto
maurizio :
Io resto comunque dell'idea che l'achitetto è, prima di tutto, un tecnico ed in quanto tale capace di gestire tutti i problemi tecnici che gli si pongono davanti, risolvendoli senza sottovalutare il lato "estetico" - funzionale e coordinando tutte le professionalità che dovranno intervenire durante la realizzazione dell'opera; per questo mi farei progettare una casa da un architetto (io ovviamente ;->), perchè sarebbe pensata e progettata nel minimo particolare e funzionerebbe meglio, non certo perchè sarebbe simile ad un quadro astratto...
bonaparte :
x LUCA, il discorso della "praticità" io lo vedo così : esiste la Ferrari, esiste la Panda ...:D si tratta sempre di automobili e si può scegliere...
Ily :
Certo, ma la panda vecchia era brutta... la mia casa di campagna un po' kitch. Forse un architetto avrebbe saputo coniugare meglio praticità ed eleganza (che non vuol dire a tutti i costi avanguardia).
Un geometra ha una formazione eminentemente pratica, un ingegnere ha una formazione eminentemente pratica, più approfondita ma settoriale, l'architetto invece ha una formazione più approfondita del geometra, anche se meno dell'ingegnere in alcuni campi specifici (come ad esempio gli impianti o le strutture), ma comunque pienamente idonea a risolvere le situazioni più comuni. Il vero "plus" dell'architetto è la sua formazione interdisciplinare e trasversale ai vari campi (poi ognuno si specializza, è chiaro).
Rispondendo a chi mi chiede perchè ho fatto l'architetto: perchè amo profondamente l'architettura storica, e nel mio piccolo vorrei contribuire a conservarla. Perchè non tutti gli architetti amano progettare. Perchè in una manutenzione/ristrutturazione/restauro chi comanda è l'edificio, non io. Perchè un architetto è più versatile di un coltellino svizzero. Perchè l'architettura è un'arte, ma viene da "tecne", tecnica. Perchè ingegneri e geometri hanno una visione parziale delle cose, dello spazio, della città, ma un architetto no. Perchè se volessi fare la strutturista la scienza delle costruzioni potresi sempre rispolverarla, ma un ingegnere l'apertura mentale dell'architetto non la trova sui libri.
luca :
Tra Panda e Ferrari, sceglierei Panda: non commette il peccato di avere una estetica accattivante ,ma almeno consuma poco ci entri comodamente e la parcheggi dove vuoi. La ferrari ha il difetto di non essere adatta all'uso della persona comune e per questo la ritengo come un'auto di tipo sperimentale. Poi alla fine la casa e' un po' come l'auto e ognuno sceglie quello che ritiene piu' adatto a se
Mari82 :
ahhhhh, non te la prendere!!! quando ero all'università, n.o. a Milano, il quinto anno ho scelto, assieme ad una mia amica, un esame opzionale per architettura ed invece obbligatorio per il quinto di ingegneria edile (riabilitazione strutturale)....corso bellissimo e molto interessante! e fattibilissimo con le conoscenze dalle nostre varie scienze delle costruzioni,,,, all'esame non c'era la possibilità di capire chi era arch, e chi ing....eppure io e la mia amica siamo state le uniche a prendere 30!!!!quando il prof si è accorto che gli unici 30 erano dei due soli architetti del corso ha fatto una scherzosa paternale ai dotti ing sottolineando appunto che il loro credersi superiori a volte....spesso in realtà....è solo un mucchio di parole!!!!!!tant'è, se li fa stare meglio perchè prendersela???????l'importante sono i fatti!
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