Paolo : [post n° 226386]

Esami di Stato non superati:sempre colpa del "Sistema"?

Salve a tutti.
Vedo molti colleghi che si lamentano per non riuscire a superare l'agognato esame di Stato, e addossano la colpa a chissà quali intrighi inernazionali o complotti a loro spese.
Ma la bocciatura allora, non è mai data dalla scarsa preparazione di alcuni sulle regole base non dico normative, ma di sufficiente progettazione?
Sono tutti bravissimi e sfortunati quelli bocciati e siamo di fronte a un sistema terrorista che permette solo a pochi di abilitarsi? Non credo sia così.
Quando ho fatto l'esame, ho visto un collega che, lamentandosi che a Milano non è passato per 4 volte lo scritto, si è fatto 1600 Km per fare l'esame nella mia sede: gli hanno fatto passare lo scritto perchè forse volevano aiutarlo all'orale, e quando il prof. gli ha chiesto come mai avesse progettato un corridoio largo 65 cm, lui ha obiettato che tanto un uomo da lì passa lo stesso! E' stato giustamente ribocciato, e non credo che a 1600 Km di distanza avessero visto in lui una minaccia se si fosse abilitato.
Cosa ne pensate?
poipoi :
Credo che il problema di questi assurdi flussi migratori sarebbe risolto se decidessero di unificare i test di ammissione. Come per la maturità: un esame per tutti.

Le Università non bocciano più (la Moratti decise che i contributi statali dipendevano da quanti laureati uscivano). Quindi l'università stessa ha deciso di fare filtro immediatamente dopo. Quando ho fatto io l'esame di stato le percentuali di coloro che passavano erano le stesse di oggi, ma gli iscritti alle facoltà erano molti di meno.

Credo di aver passato l'esame al primo tentativo perché già lavoravo da tre anni in uno studio. Forse oggi non è una pratica così comune. Quello che si studia all'università c'entra poco con la pratica professionale. O prima o dopo la laurea qualche anno di purgatorio va fatto comunque.
luca :
Concordo, ma devo dire che nelle nostre facolta' si fanno solo progetti utopici e nessuno mai controlla ce si sono almeno i cessi, per non parlare della struttura. Si fanno i progetti che sono definiti come i disegni della Hadid e a nessuno si spiega poi che all'esame di stato chiedono una progettazione "reale". Siamo tutti figli di facolta' che non ci insegnano un lavoro ma ci inculcano solo utopie, certo tutti abbiamo la forma mentis che ci dara' la possibilita' di ragionare che non possiede un diplomato, ma non ritengo corretto che la facolta' ci lasci completamente orfani di nozioni pratiche.
Da :
Concordo anch'io, l'università non prepara alla pratica e soprattutto non insegna le basi per impostare poi le pratiche burocratiche, se sei fortunato trovi un docente che lo fa, ma va a C...o!
Io mi sono fermata alla triennale ed ho avuto la fortuna di avere un ottimo docente di estimo che invece di tediarci di economia ci ha insegnato a fare un Computo metrico estimativo con tanto di prezziari offerti da lui, quanti possono dire lo stesso?
prima di laurearmi ho fatto un periodo di stage formativo (per gli ultimi crediti) ed un'amica del quinto anno mi chiese cosa facevo.. le ho risposto "..gialli e rossi" beh mi ha guardata come se fossi pazza! io avevo già fatto le tavole con demolizioni-ricostruzioni al laboratorio di restauro, lei che aveva un altro docente non ne aveva mai fatti.
Un po' di pratica in qualche studio prima di affrontare l'esame di stato ci vuole, e non voglio dire che si debba lavorare gratis anzi.
Ho lavorato con una ragazza che l'ha tentato 8 volte e dopo averlo passato è venuta in studio da noi a fare un po' di pratica, posso dire che non era affatto preparata. forse era meglio pensarci prima di buttare tutti quei soldi.
bonaparte :
forse sempre colpa del sistema no, ma vorrei provare a sottoporre ad esame di stato i docenti universitari con sorteggio a campione e vedere i risultati :)...
fulser :
grande bonaparte!
Nera :
Cmq si anche colpa del sistema! E per sistema intendo anche l'università stessa visto che per esempio io sono stata sempre la migliore negli esami di progettazione e mi sono cmq laureata con un buon voto! E visto che una volta ho passato una parte del compito a un mio collega lui è passato e io no! C'è quindi qualcosa che non va? E non è che uno si vuole piangere addossso, allora sono molto più seri in Francia dove i laureati devono seguire un corso di 150 ore e poi fare un tirocinio di 960 ore e poi praticare la professione. Invece da noi, bella roba compri libri su libri, paghi corsi privati costosissimi tenuti dagli stessi professori dell'università o altri architetti che ci speculano, paghi delle sedi profumatamente per andare a fare l'esame, più tutti i soldi che hai buttato prima nell'università tra rette, libri, fotocopie, stampe! Accidenti che bel sistema e che bel paese e pensare che ci credevo che ce l'avrei fatta a fare un qualcosa di diverso dai miei genitori visto che vengo da una famiglia normale senza santi in paradiso e senza architetti, senza professori universitari in famiglia!!!!Ma riflettete prima di parlare è per questo che ci prendono ancora tutti in giro! Visto ed è vero che a livello storico è la prima volta che le nuove generazioni si trovano peggio delle vecchie senza poter migliorare la proproia posizione socio-economica nonostante laureati, con qualche master all'attivo, specializzati e forse anche dottorandi!Riflettete gente,riflettete!
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