redazione p+A : [post n° 247066]

Bonus 55% addio. Niente proroga

Nella legge di stabilità per il 2011, non è stata prevista la proroga dell'incentivo del 55% di detrazione fiscale delle spese sostenute per la riqualificazione energetica degli edifici.
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MAURI :
Tanto poi, le penali dello Stato nei confronti dell'UE per il mancato raggiungimento degli obiettivi prefissatile addebitano
a noi.
Che tristezza, e io che pensavo che questo settore fosse la nuova frontiera dell'edilizia..
Invece, l'unico volano economico che si tende a promuovere nel belpaese è composto da abusi e sanatorie.
Che tristezza.
Kia :
Bene, sempre meglio..... Vuol dire meno lavoro per noi. Già la gente nn ha soldi da spendere figuriamoci adesso se viene tolto il 55%. Cmque era nell'aria. Per i lavori che abbiamo in ballo qui in studio stiamo ordinando serramenti a go go: prima che scada l'anno devono esserci le fatture altrimenti i clienti perdono questa opportunità di risparmio.....
Edoardo :
"Ma che ci frega... ...io sto progettando l'aeroporto di Kuala Lumpur!!! Siamo architetti!"
Questo è quello che vorrei dire...
...e invece no, anche un mancato guadagno da questa cosetta del risparmio energetico incentivato è vitale, soprattutto ora.
poipoi :
oltre alle conseguenze sulla categoria dei progettisti, che comunque non vanno sottovalutate, alle conseguenze nefaste sulle aziende del settore, credo uno dei pochi rimasti vitali in questi anni, c'è il rammarico per la perdita di uno dei pochi strumenti che obbligava molte aziende a fatturare. Hanno fatto un piacere a chi evade le tasse.

Chiamarlo pacchetto "sviluppo" è davvero una beffa. Speriamo sia l'ultima genialata di questo signore, e che torni presto a fare solo il fiscalista.

Per favorire qualche produttore di latte disonesto, o per far volare ancora un anno compagnie aeree "nazionali" ormai fallite, si mandano per stracci operai e aziende di fotovoltaico e nuove tecnologie. Complimenti per la scelta. Un'idea di sviluppo davvero lungimirante.
Edoardo :
Giusto, poipoi.

Penso che il problema, oltretutto, sia passare dall'assistenzialismo degli incentivi ad un'economia (Green Economy?) che possa trovare DA SOLA il suo mercato e produrre ricchezza per il Paese.
Vedasi la Germania, dove in materia di energìe rinnovabili sono all'avanguardia come settore di ricerca, hanno campus per formare i giovani e per dar loro un futuro nel settore.
In Svizzera (Lugano) esistono case "a cubo" chiamate (emissioni 0), perchè non basta mettere il cappotto (risp. 20% e non 80%) ma si devono progettare architetture senza ponti termici e che tengano conto dell'esposizione...
In Austria per una cert. energetica si beccano 2.500 euro, le normative sono A MONTE del processo.
Manca, insomma, un cambio di mentalità e una volontà di INVESTIRE nel settore.

Tra non molto, tuttavia, avremo il nucleare.
poipoi :
L'idea è di cambiare la "A" finale di ENEA da energie "Alternative" a energia "Atomica". ;)

La cultura, Edoardo, non la cambi togliendo gli incentivi.
Gli esempi virtuosi che, giustamente, hai riportato, sono sostenuti o lo sono stati in passato, da quegli stessi governi, che hanno investito sulla diffusione della cultura di queste nuove tecnologie, per mantenere le distanze con i Paesi emergenti come India o Cina.
Con la fine del governo Bush, e il tracollo delle finanziarie, tutto il mondo ha scoperto che il "libero mercato" è una gran balla. E proprio la Cina, l'India e il Brasile ne sono l'esempio più lampante.

Possiamo discutere sul come investire meglio, ma non sul togliere l'investimento, che va mantenuto per non farci diventare definitivamente un paese centroafricano, con rispetto parlando della tanta brava gente che ci vive. L'unico paese centroafricano senza risorse naturali a parte il vento e il sole, e soprattutto l'acqua.
Edoardo :
Togliere gli incentivi non è quello che ho scritto, ma ho auspicato proprio il passaggio da una cultura dell'incentivo ad una cultura dell'ambiente.
Siccome nessuno vuole rimetterci, la cultura dell'ambiente deve poter costare di meno e può costare meno solo se a monte vengono cambiate le politiche che investono nel settore.
Un pannello che rende un 13% dell'energia che riceve, che pago 7.000 euro/kw e che ho finito di pagare tra 10 anni, per me è una cazzata.
Se ne vendono a vagonate SOLO a causa degli incentivi che, come è successo per le auto, stanno causando una bolla secondo me.
Se lo stesso pannello mi rende un 30% e costa la metà, allora rientra nel mercato e mi conviene installarlo.
Gli incentivi devono essere contestuali ad una politica vera.
Edoardo :
Il mercato non lo fanno gli incentivi, ma lo gonfiano.
Che poi gonfiarlo possa servire per accenderlo, ok, ma dopo, ai fogli di giornale e alle cassette, devi aggiungere dei ceppi di quercia, sennò il fuoco si spegne.
poipoi :
pienamente d'accordo con te, Edoardo.
Il problema è come o cosa incentivare.
Però parlare di "politiche vere" in questo frangente e con questi attori, mi sembra una chimera. Siamo passati dai 5 anni di un ministro cacciatore ad oggi con la querula ex pupa del capo tagliatrice di nastri. L'uomo sbagliato nel posto sbagliato... non parlarmi di querce sennò mi c'impicco. :)
federico :
"Un pannello che rende un 13% dell'energia che riceve, che pago 7.000 euro/kw e che ho finito di pagare tra 10 anni, per me è una cazzata."

Ciò era vero pochi anni fa. Ad oggi, un pannello di buona qualità può arrivare a costare anche 4000-5000 euro/Kwp (esperienza su pratiche reali).
Che poi gli incentivi portano di conseguenza a una bolla, non sempre è vero, bisogna vedere come sono strutturati (vedi come è stato concepito il Piano Casa della Provincia di Bolzano). Certo che con la bassissima cultura (sia ambientale che politica) delle nostre classi dirigenti lo scoppio della bolla è quasi sicuro...
Edoardo :
"Ciò era vero pochi anni fa. Ad oggi, un pannello di buona qualità può arrivare a costare anche 4000-5000 euro/Kwp (esperienza su pratiche reali)"

Certo, ma il succo non cambia.
Dipende poi da quanto installi...
federico :
Completo il ragionamento. Volevo dire che l'incentivo serve a diffondere e, di conseguenza, ad abbassare i prezzi. Più si va avanti, più si abbasseranno. Chiaro che non si può tirare troppo la corda. Un mercato drogato non può andare avanti per troppo tempo
Edoardo :
Eh già... ma se finisce l'incentivo rimangono bassi?

In concessionaria Honda, ho chiesto se vendessero mai qualche CR-Z, la nuova coupèttina ibrida da 124 cv e prezzi alti, dai 23.000 euro in su.
Han detto che senza incentivi nessuno la vuole.
La Insight, che è uno scatolone moscio a confronto, è stata stra-venduta perchè c'erano gli incentivi sulle ibride e risparmiavi anche 5.000 euro sul nuovo.
Chi è che spende per essere ecologista, a fronte di modesti benefici???
Edoardo :
Comunque io mi sono rivestito la casa col GRAFENE... ...la nuova pellicola sottilissima fatta di atomi di carbonio, a struttura a nido d'ape.
Una tecnologia, scherzi a parte, che mentre finiranno di pagare i pannelli monocristallini, potrà già trovare applicazioni sul mercato... ...con il sicuro effetto per i pionieri furbi di oggi, di aver installato una tecnologia presto divenuta obsoleta.

Ho fatto presente questo scenario di invecchiamento delle attuali tecnologie al mio amico, che vende e installa pannelli, mentre saliva sul suo SUV nuovo a benzina da 70.000 euro... ...ha cambiato discorso.
federico :
"Eh già... ma se finisce l'incentivo rimangono bassi?".

Beh, sì dovrebbero, se l'incentivo ha la giusta tempistica. Ma anche in questo caso dobbiamo fare i conti con la normativa. Il DPR 59/2009 ha sostanzialmente imposto un limite minimo di 1 kWp prodotto da fonte rinnovabile (che per essere operativo deve però essere recepito nei regolamenti delle singole amministrazioni comunali), per cui la prospettiva di un allargamento del mercato dovrebbe comunque esserci (con o senza incentivo). Ergo i nostri discorsi vanno a farsi un po' benedire.
federico :
Edoardo, ciò non toglie che in chiave di innovazione tecnologica tu abbia perfettamente ragione...
federico :
Divertente poi che ci siamo soffermati sull'esempio del fotovoltaico che è una di quelle cose non comprese nell'incentivo fiscale... Siamo proprio architetti :) !
Edoardo :
Se è per questo io ho provato anche a parlare di auto... !

Ma il tema della discussione era divenuto ormai "L'incentivo" e prima ancora "Il risparmio energetico"...
Zar :
Pare che la detrazione del 55% venga confermata ma spalmata su 10 anni anziché i 5 attuali
nedia :
Come funziona il meccanismo agevolativo del 55%? Quali sono le novità introdotte per il 2011? Quali sono le procedure da adempiere per usufruire dell’agevolazione fiscale? Quali sono le tipologie di spese detraibili, la modulistica da compilare e quella da conservare?
Le risposte a queste domande su questo articolo
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