Edoardo : [post n° 247525]

CURRICULUM - cosa conta? (se mai conta)


Lo ammetto, non ho mai realmente mandato il mio CV perchè non ho mai avuto lo stimolo di farlo e mi sembra uno specchietto per allodole, potendo suscitare impressioni completamente diverse da quello che poi tu puoi valere.
Lo feci, anni fa, ma non ho mai avuto voglia di "buttarlo" a chi "non lo merita", sono molto suscettibile e se non mi rispondono, motivando il diniego alla mia richiesta, mi incasso assai.

Faccio un esempio, se scrivo:
- Ho partecipato al concorso XXX dal Grandissimo Arch Superstar (in realtà ho fatto i renders di un pezzo del prog. controllato dal vice dei vice)
- Ho soggiornato 3 mesi presso il Mega Centro Società XXX ( facevo il caffè, qualche fotocopia e le impaginazioni)

Questo vale più dell'essere stato assunto per 5 anni presso uno studio tecnico (sconosciuto ma solido e importante a livello locale) e aver partecipato a una trentina di progetti, aver seguito pratiche, ecc... ecc... e all'aver realizzato una dozzina di progetti per geometri operanti in contesti poco aulici ???

Sono in grado, i soggetti che ti valutano, di andare oltre le liste elencative condite dove tutti sembrano navigati e capaci? (alcuni lo saranno anche, per carità)

E se io all'arch. testa di minchia con cui ebbi un colloquio (ma capì subito che non ero sfruttabile) avessi fatto vedere i miei dipinti, quando si permise di rinfacciarmi che mi ero laureato "tardi"??? Uno che ha talento compositivo, espresso nella pittura magari, non ha anche un elemento nel suo background in più del nipote dell'assessore che ha fatto il caffè da Renzo Piano, e che non ha minimamente gusto e senso del colore?

Lebia :
Secondo me il curriculum devi strutturarlo in base ad ogni specifica richiesta. A me capita spesso che alcuni architetti rispondano all'invio dei miei curriculum perchè effettivamente una figura esperta in "ristrutturazioni" gli farebbe comoda nello staff...in realtà per loro la voce "restauro" nel mio curriculum vuol dire "ristrutturazione". Quando specifico che mi occupo di "restauro" nel senso di "soprintendenza" allora non ho più risposta. Fai tu...
Edoardo :
In effetti "ristrutturazione" non vuol dire nulla.

Comunque le cosiddette richieste spesso malcelano una grande sterilità lavorativa; tu puoi prendere uno scimpanzé esperto in computi metrici, oppure un bonobo campione di rendering... ...ma la qualità della figura che hai di fronte, sai valutarla a 360°?
Coincide con le aspettative suscitate da un CV zeppo di competenze tecniche o pseudotali?
Edoardo :
...forse cercano una figura ibrida... un gorilla che usi Autocad ma possieda il dono del linguaggio gestuale... ...tipo la gorilla "Amy" del romanzo "Congo" di Michael Crichton, mah.
Edoardo :
Errata corrige: Amy non usava Autocad.

(ma amava farsi fare il solletico).
ladose :
...capisco che qualche amico di famiglia con titolo di studio terza media mi possa chiedere "ma tu di cosa sei architetto ? Architetto edile?... ma vedersi confondere i concetti di ristrutturazione e restauro da colleghi professionisti è una grande tristezza...
...cmq ancora non mi è capitato di trovare lavoro tramite invio curriculum (e ne ho inviati) ai quali di solito non ricevo risposta. Per ora posso dire che ha funzionato di più il passaparola.
stufarcky :
ragazzi è così, concordo con ladose, vale il passaparola, o la chiamata dell'amico all'amico, se no i curriculum non li leggono nemmeno, a meno che non gli serva un servo, scusate la cacofonia......
è una realtà triste, in cui spesso vale di più saper "sbrigare" le pratiche di qualsiasi genere che essere un architetto in tutti i sensi, ma il problema va al di là del datore di lavoro, è la committenza che è OTTUSA, crede che spesso siano dei nostri capricci a farci partorire dei progetti elaborati e dettagliati.
Io poi sono in provincia, quindi certe cose non sono proprio concepite, allora a quel punto decidi di fare anche altro, che poi in effetti è "l'altro" che ti da da mangiare....(credo anche in città, dove per vivere ti devi svenare....)
tonno :
piccolo OT: edoardo, devo dire che leggendo i tuoi interventi resto stupito, sia per la fluidità con la quale ti esprimi, sia per la linea di pensiero pressochè identica alla mia. complimenti
Edoardo :
Grazie tonno.

Dopo essermi sparato un'oretta di dorsali in palestra (ormai sono 'na bestia) mi accingo a disegnare uno schema fognario (color marrone)... ...sbirciando di tanto in tanto la rivista n°0 inviatami gratis dall'Ordine... ...con una piramide nera che emerge dal suolo (studio ACXT - Spagna).
Chissà, sarà gente con otto braccia, due teste e che cammina a un metro da terra... ...comunque sto riscoprendo interesse per le architetture... ...chissà, quando sarò adulto... (ho 35 anni).
Sidewinder :
Ciao Edoardo, credevo che il problema fosse soltanto mio, invece a quanto pare anche te sei alla ricerca di una chiave per risolvere il mistero di Mr. Curriculum.
Io ho capito una cosa: meno sai fare e più gli fai comodo perchè poco ti vogliono dare. Più cose sai fare e più pretenzioso potresti apparire, ragion per cui il curriculum finisce arrotolato sotto la gamba della scrivania per non farla dondolare.
E' verissima la la contromisura del passaparola, non ti conosce nessuno ma hanno fiducia perchè ti hanno fatto buona pubblicità.
Un mio amico mi ha consigliato invece di consegnarli a mano i curriculum, così capisci quanto tempo ci mette a finire sotto la famosa gamba...

Ciao e in bocca al lupo
Alfonso2 :
Ciao Edoardo. Dalla mia esperienza mi è capitato di scegliere dei collaboratori guardando prima di tutto i cv ricevuti da uff. personale per poi scegliere con chi fare il colloquio. Prima di tutto ho guardato la forma del cv, chiarezza e ordine. Ho scartato quelli dal layout strano (tipo disegni da concorso con scritte storte,ecc dove per leggere devi metterti sottosopra). Ho apprezzato le esperienze all'estero o ci si è confrontato con la lingua inglese (nella azienda dove lavoro è essenziale) oltre che la capacità nell'usare i soliti strumenti informatici. Poi mi dispiace dirlo ma già l'ufficio personale aveva stracciato tutti quelli che si sono laureati in architettura mettendoci più di 5 anni (crudele ma chi conosce gli anglossasoni sa che è così). Il voto onestamente non l'ho fatto pesare particolarmente nella scelta, dal 97/98 va bene. I due architetti che ora lavorano in azienda avevano dei cv semplicissimi, ordinati, brevi e chiari.
All'azienda serviva gente che conoscesse l'architettura e cosa "c'è in giro" quindi sono stati apprezzati i viaggi fatti e le esperienze all'estero.
Esperienze come workshop, studi particolari o partecipazione a concorsi non hanno avuto peso.
Molto apprezzati anche dal sottoscritto periodi di lavoro come camerieri, operai, muratori. Esperienze che ritengo molto importanti.
Edoardo :
Grazie Alfonso per i preziosi consigli.

Sì, forse se avessi studiato in un paese dove le cose funzionavano, mi sarei laureato in 5 anni.

Pensa che il figlio di un ing. titolare, mio collega di studi, si fece assumere dal babbo per sfuggire al serv. militare. => -1 anno rispetto a me.
Una ragazza, eroina del dare esami laureatasi in 5 e 1/2 anni a Firenze, affermò a un esame che il suo architetto preferito era Salvador Dalì.
Io prima di laurearmi ho ottenuto attestati di un ATC Autodesk e della Wall Street Institute (liv. Upper Waystage) e fatto 10 mesi di serv. civile come resp. aula informatica all'Università... ...ma sarei scartato a priori, poichè ho impiegato più di 8 anni.
Chissà se i selettori apprezzerebbero che ho dovuto frequentare laboratori con obbligo di frequenza fuorisede, tra cui un laboratorio di tecnica delle costruzioni (3 prove + orale) con prof. ingegneri... ...piuttosto di chi ha fatto analisi matematica con dei quiz o geom. descr. con 2 tavolette.
Edoardo :
E' chiaro poi che lavoro da 5 anni assunto da degli ingegneri... ...forse questo vale???
Potessi fare D.L. e avere + responsabilità... ...ma è quasi 3 anni che non entra un progetto nuovo, ergo qualsiasi mia richiesta sarebbe fuori luogo.
lloyd :
Edoardo sei da incorniciare!
Ma si rendono conto di quale macello sia l'università italiana? Se mi guardo indietro non posso che constatare che tutto il tempo che ho perso è dipeso dal sistema. Oddio c'ho messo lo zampino anch'io, non è che sia un santo... qualche domenica passata con la ragazza invece che studiare... Ma la massa del tempo perso è indubbiamente colpa della mia facoltà, organizzata male, con esami ripetitivi, professori che probabilmente vivono nell'iperuranio, invece che nella realtà.

Quanto al CV, ormai lo ritengo tempo perso, sono talmente tante le variabili in ballo che sembra quasi di giocare al lotto. Alfonso dice che ha scartato tutti quelli ad effetto design, ma che comunque avevano superato la prima selezione all'ufficio personale, magari se c'era un'altra persona al posto di Alfonso, non venivano scartati... vallo a capire!
Io stesso ho perso l'opportunità di un lavoro da 1700€ perché dal mio CV risultavo troppo preparato, ergo avrei avuto obiettivi ed ambinzioni ben maggiori rispetto al posto che volevano darmi, la proprietà cercava una persona più semplice, tipo un geometra.

Sinceramente ho smesso di inviare CV e di cercare lavoro. Adesso provo da solo, con il mio personalissimo studio e fan..lo a tutti i datori di lavoro o presunti tali.

Edoardo comprendo perché ti ammazzi di dorsali, io trovo molto benefico il nuoto, un vero caccia stress :)
Edoardo :
Se per questo mi ammazzo anche di altre cose... ...non trovando nulla di positivo rispetto alle mie aspettative, mi sento mortificato, un mezz'uomo, insomma (e oltre ad essere assunto faccio pure progetti estemporanei, con uno mi sono comprato pure la macchina).
Dovrei gioire? Non ci riesco, mi sento bloccato E allo stesso tempo l'invio del CV rappresenta una scappatoia esotica che, inconsciamente, sopprimo sempre.
Dovrei forse accettarmi.
Alfonso2 :
Lloyd, i cv ad effetto design a volte vengono scartati perchè la lettura diventa più complicata. Non lo dico io ma se parli con un HR ti dirà che in media un cv lo tiene in mano per 30 secondi se ne ricevono molti. E quindi vanno subito al punto: studi, tempi, software conosciuti, lingue. Se per capire queste poche cose ci mettono troppo tempo il cv finisce cestinato.
Ho avuto anche esperienze di concorsi con la giuria formata anche dal sindaco/assessore/ecc. che alla vista di scritte storte e prospetti rovesci hano subito pensato al solito architetto estroso.
Oltre che a studi che alla vista di cv troppo elaborati se ne sono usciti con la solita solfa "a me serve un tecnico, non un artista. I vari DOCFA, PRIMUS, ecc. sono dritti e semplici".
Ma questa eè una storia vecchia di cui si è già discusso anche troppo...

Edoardo, secondo me non hai perso tempo facendoti i due corsi ATC Autodesk e della Wall Street Institute. Anzi sono positivi.

Sulle tempistiche dell'università conosco solo al realtà dello IAUV di venezia. Non è impossibile rispettare i tempi. Difficile ma non impossibile.
lloyd :
Prova da solo! ;)
Sul serio!
Cosa aspetti, di avere 60 anni per fare il salto? ;)
Io ne ho 34 e mi sono buttato! E' come imparare a nuotare, se non hai il coraggio di buttarti in acqua non imparerai mai :)
Se hai un minimo di copertura economica, circa 3000 € bastano per partire.
Poi ci vuole molta intrapendenza e voglia di fare, ma, da quel che leggo, tu non mi sembri un tipo "seduto".
Considera che potrai fare gli orari che vuoi, ricevere le persone su appuntamento ti permette di gestire il tempo come meglio credi. Insomma è un'altra vita rispetto al lavoro da dipendente.
lloyd :
Ah bè Alfonso, allo IUAV vi danno anche gli zainetti firmati, o sbaglio?
A Genova dove ho studiato io il 70% degli studenti è indietro con gli esami. Vogliamo sostenere che sono tutti incapaci, perditempo e fannulloni?
Evidentemente c'è qualcosa che non funziona a monte!
Mi è capitato di avere professori che sostenevano che studiare una annualità per il loro esame non era abbastanza... ma questa gente sa come funziona il mondo fuori dalle sacre porte dell'Università???????????
Sidewinder :
Ecco la cosa che mi da + fastidio di tutte è la selezione che si fa su quanto tempo hai impiegato per laurearti!
Conosco gente che si è laureata in tempo lavora col babbo che è architetto e non sa fare una ceppa di nulla. E conosco gente che si fatta un mazzo tanto ad imparare, e nello stesso momento studiare, laureandosi con anni di fuoricorso però competente che sta a casa a girarsi i pollici!!! No non l'accetto. Fortuna che si doveva puntare sui giovani...Ma puntiamo sulle raccomandazioni che è meglio...
Alfonso2 :
Compravo solo l'agendina per non buttare i soldi duramente guadagnati.

Sidewinder, non ho deciso io che sia così. E' tipico del mondo anglosassone ma hanno anche università migliori con molta meno gente.
Questo è uno dei problemi che hanno le nostre università. Ci si laurea tardi e la meritocrazia cos'é????
Sidewinder :
@ Alfonso2

E io che credevo fosse solo un difetto dell'Italia :((((
ladose :
qualcuno di voi conosce il sistema universitario anglosassone? Conoscete che tipo di formazione ricevono gli studenti di architettura in Inghilterra?

Sono perplessa su questa tendenza ad adottare criteri di selezione "anglosassone" nel sistema italiano dove il ruolo dei professionisti e il tipo di formazione ricevuta sono diversi
Edoardo :
lloyd, alludi a me per quanto concerne il mettersi da soli?

Hai ragione, ma purtroppo dovrei licenziarmi, indebitarmi, e... ...ritrovarmi a fare il geometra (che non saprei fare) visto che le condizioni per partire come architetto non sono maturate, c'è stata una fiammata quando mi sono laureato e che ho colto, ma ora manca letteralmente il terreno su cui fondare qualsiasi progetto.

Ho due amici arch. professionisti con meno di 40 anni, molto abbottonati, hai quali ho "estorto" però dichiarazioni di pseudo-fallimento.
Uno è figlio di un assessore all'urbanistica, l'altro è in un consorzio di proprietari terrieri.
Hanno fatto anche una lottizzazione da mille e una notte anni fa... ...ora uno vuole fare il chitarrista a tempo pieno, l'altro ha detto che "si galleggia" ma non ha voglia di parlare. Non più.
Se lascio qui mi rimpiazzano in 20 minuti (assumono) e potranno dire sempre: "te ne sei andato tu".
Purtroppo il territorio è limitato e saturo e, senza concorsi, bisogna aggrapparsi a quello che si trova, dove e come lo si trova. Forse non ci sono più presupposti per crescere... ...ma per quanti anni ancora? L'ebbrezza di essere in proprio sarebbe un fuoco di paglia. Ora.
Da :
vorrei sfatare il mito, lo IUAV non è tutto rose e fiori,,
ci sono buoni docenti come ci sono quelli che ti usano dando i compitini che poi usano per il loro lavoro.. e non sempre ti laurei negli anni.
Alfonso parli di maturare lavori extra e laurearsi negli anni previsti, beh io non ci sono riuscita. lavorare come cameriera per pagarmi gli studi, l'affitto, ecc. e rimanere nei tempi.. e soprattutto non puoi prendere dei buoni voti..
mi ricordo di un esame sovraffollato in cui il prof ha diviso i gruppi a seconda dell'iniziale del cognome e poi ha detto che non gli interessava se qualcuno lavorava le date erano indiscutibili, o così o niente esame.
alla fine quello che conta è sempre avere alle spalle i genitori che pagano.. viaggi, corsi, etc?
che tristezza!
Edoardo :
Pagano e, possibilmente, raccomandano, inseriscono.

Pagano basta ma fino ad un certo punto... ...e chi non è motivato può avere quello che vuole che non và da nessuna parte.... ...come, alla fine chi, oggi, è motivato ma non è introdotto, privilegiato.
Alfonso2 :
Viaggi e corsi una tristezza? Considerando che se dici a 3 aziende su 4 di essere stato a Basilea o a Londra ti rispondono che a loro non ne può fregare di meno mi sembrava anche una cosa interessante. Uno ha la possbilità di sapere cosa c'è in giro.
Non ho scritto che lo IUAV non ha problemi o sia semplice non ritardare gli studi. Ho detto che non è impossibile.

Non capisco il perchè di alcune contestazioni. Se voi avete avuto altre esperienze di studi e aziende che non davano peso a ciò che ho scritto ben venga, sono tutte esperienze che fanno bene agli amici che leggono.

Lo IUAV non è tutto rose e fiori per niente. Mi vengono i conati al pensiero del tempo perso li dentro.
Non più neppure la pazienza di aspettare alla coda del super dopo certe esperienze e liste di revisione. E il pensiero di esser stato studente con professori che neppure erano iscritti all'ordine, puri teorici che non contano niente e che ora disprezzo mi fa venir voglia di uscire e mettermi ad ululare alla luna.
Sono tornato più volte a ringraziare i miei docenti dei geometri. Per me importantissimi per avermi insegnato cose che non ho imparato li dove avrei dovuto studiarle al massimo livello che questo paese dovrebbe offrire ai giovani: l'università.

Poi ascolto il tg e vedo flotte di studenti a dar giù alla riforma. E allora capisco tutto. Capisco che faccio bene a cambiar canale e guardarmi i Simpson.
Da :
il che tristezza era riferito al fatto che se sei agiato hai delle possibilità in più, tutto qua.
poi io i viaggi cerco di farli ora che lavoro da architetto e nonostante le difficoltà economiche e le fatiche che ho fatto ai tempi dell'università posso dire sono abbastanza soddisfatta; lavoro in un piccolo studio che fa diverse cose ed io vedo tutte le fasi del lavoro dalla progettazione alla pratica comunale agli esecutivi ed il cantiere, e ti dirò che per una donna è una soddisfazione quando il capocantiere ti chiama per chiederti come fare delle cose.

dell'università ci sono anche ricordi positivi.. non solo quelli negativi, adoravo andare in biblioteca a spulciare i detail..
Edoardo :
L'Università non è servita a nulla no.
E' servita per studiare... ...che serve sempre ma non basta.
Io proporrei un tirocinio gratuito obbligatorio nell'iter della specialistica, costituente cfu, da svolgere in studi e/o aziende convenzionate, ma da farsi a 24 anni... ...dopo, quando uno si sbamboccia DEVONO PAGARE SE TI VOGLIONO (MAGARI LE STESSE AZIENDE CHE HAI SELEZIONATO PER IL TIROCINIO, CHE TI CONOSCONO), incentivate da IRPEF ridotta ai minimi per favorire i contratti.

O.T. PERCHE' IERI SERA NON HANNO MANDATO I SIMPSON??? AIUTO, PER FAVORE.
stufarcky :
ragazzuoli ma vogliamo parlare di Valle giulia a roma????
no comment...........
Se penso a tutto il tempo buttato la dentro mi sento male......
Non è normale che si esca dall'università e non si sappia fare neanche una DIA del ca$$o.......
Credo che l'età media dei laureati in architettura sia sui 27 anni, basta guardarsi in giro.....
poi il ritardo può essere dovuto ai motivi più disparati non assolutamente dipendendenti da noi, tipo lavorare per mantenersi, studiare seriamente per soddisfazione personale e per i tuoi genitori che ti mantengono e così via.....
Vi posso garantire che qualcuno ci riesce in 5 anni, ma di questi la maggior parte è gente o che è stata ben indirizzata dai papini con il mestiere avviato (che gli fanno pure le tavole) o sono persone che hanno acchiappato qualsiasi voto per finire presto, quelli che ci arrivano per merito si contano sulle dita di mezza mano......
Di questi soggetti in questione solo una ne ho conosciuta che si è veramente fatta il cu$o, ma alla fine sta in mezzo a una starda un pò come tutti noi....(le è convenuto?mah..)
E poi scusa Alfonso, ma secondo te è normale che un paese retrograde cone il nostro adotti un criterio di selezione proveniente da un paese anglosassone che sta avanti anni luce? beh direi proprio di no........
Sidewinder :
@ stufarcky

ahaahahahahahahahaha presente, eccomi quà Valle Giulia Roma. Hai perfettamente ragione mai fatto una DIA. Cmq so fortune perchè qualche professore l'ha spiegata.
E poi è vero un paese retrogrado come il nostro facesse un passo alla volta.
Alfonso2 :
E' giusto se l'azienda in questione ti manda in giro per il mondo a lavorare. E se ti paga bene per farlo.
Molti clienti chiedono il curriculum delle persone coinvolte nei progetti e l'azienda per prestigio verso questi ultimi cerca farcirtelo con corsi di lingua e management oltre che cercare alla fonte persone che hanno avuto buoni risultati negli studi in termini di tempo e voto (ho detto buoni, non ottimi).
PS. Io lavoro nell'architettura, non faccio architettura.
Edoardo :
...e se mi faccio un corso EF (Education First) all'estero, specifico per l'architettura, con magari uno stage (Richard Meier)?

Meier a parte, può essere una buona idea? ...il problema sarebbero le ferie...
lloyd :
Sì Edoardo alludevo a te ;)
Ovviamente non è che da soli, in questo momento,si facciano palate d'oro... Bisogna aver pazienza...
E intanto ammazzarsi di dorsali o di vasche in piscina :)
Edoardo :
"here are currently no openings for our New York office. However we are always interested in new talent and we encourage applicants to mail their material in case there are any future openings."

mmmhhhh, da Meier non stanno cercando ma incoraggiano a mandare il nostro materiale, magari gli telefono! (a Meier ih ih)
Edoardo :
Giusto lloyd, ma non di pippe.
Edoardo :
Poi lloyd, adesso prendo 1200 e rotti/mese con 14 mensilità, ferie, tfr ecc. lavoro a 15 min. di auto da casa e riesco a fare anche progetti per amici per arrotondare (progettazione come consulente, quando mi chiamano)... ...sarebbe da matti buttarmi senza "garanzie" o comunque possibilità.
lloyd :
Edoardo tutto sommato, vedendo quello che c'è in giro, non puoi lamentarti della tua situazione. Certamente da un punto di vista "realizzativo" può essere frustrante...
Non avresti la possibilità magari di lavorare in quell'ufficio solo la mattina e poi nel pomeriggio portare avanti una tua attività?
Edoardo :
Non saprei, non penso mi converrebbe, sono molto all'antica qui (meno male per certi versi).
Intanto lavoro il week-end, all'alba e la sera... ...ma quando progetto mi diverto, percui non è un problema! La cosa bella è che questi amici mi fanno conoscere i clienti, ho colloqui con loro, mi conoscono le P.A... ...ma l'edilizia si è paralizzata proprio nel momento in cui potevo fare il salto... ...e solo ora rimpiango di non essere riuscito ad entrare nello staff di un grosso mafioso. Stiamo a vedere, nel frattempo pippe.
Edoardo :
Fai conto che tre anni fa ho cambiato PC per progettare in 3d e da allora ho avuto un lavoro solo di recente (peraltro i renders li fà fare ad un gruppo grafico).
Adesso mi prenderei un MacPRO, o un Dell precision... ...ma che mi frega, risparmio e mi tengo il Pavillion!
Kia :
Madonna santa Edoardo! basta lamentarsi! qua c'è gente che chiude baracca e burattini (p.iva, ordine ecc.ecc.) perchè nn ce la fa e tu ti lamenti con un contratto da 14 mensilità in questo momento nn proprio roseo?! se vuoi tanto saltare, salta ma falla finita!!!! (tono del mio post: scherzoso)
lloyd :
E dai Kia, già Edoardo si amazza di pippe :) :) :) :)
Sto scherzando ovviamente hi hi hi ;)
Edoardo :
...come il famoso cestista Scotty Pippen.

Giusto Kia ma tutto è relativo:
"Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenza" quindi trovo normale, visto che si lamentano tutti, riportare anche il mio punto di vista, con tutto il rispetto per chi ha trovato di meno, di più o ha trovato diverso.
Uno fa il camionista...
L'altro guadagna il doppio di me ma si è messo a fare il manager contabile e ha meno tempo (ma + carriera)
Una vuole restaurare a tutti i costi ma non guadagna...

...io, da parer mio, mi sono procurato senza aiuto alcuno un posto in uno studio sì, ma presso tecnici provinciali in un paese rimasto agli anni '50. Una fortuna? In parte sì.

Avessi scelto di fare il creativo presso gli Déi, sareste tutti meno critici scommetto...
Lebia :
"Una vuole restaurare a tutti i costi ma non guadagna..."
Per chi leggesse e non lo sapesse, io mi occupo di restauro di beni vincolati/recupero dell'edilizia diffusa, ho carta bianca sulla consegna degli elaborati alle amministrazioni e sulle operazioni di conservazione, ma sono a tutti gli effetti NEOLAUREATA, quindi non ho esperienza nè di cantiere nè a livello burocratico. Se non vengo tratta come una neolaureata "piega tavole" lo devo solo ai miei insegnanti dell'università che mi hanno dato le conoscenze scientifiche e tecniche per poter iniziare a lavorare.
Chi di voi era pagato profumatamente i primi tempi??
Lebia :
Aggiungo una cosa rispetto ad una cosa che hai detto: "potendo suscitare impressioni completamente diverse da quello che poi tu puoi valere"...ti pongo io una domanda:nella mia università nel biennio (+2) era obbligatorio seguire due laboratori paralleli biennali (progettazione più una specializzazione a scelta): se io sono uscita e so gestire almeno sulla carta un progetto di restauro, come fanno i neolaureati della mia facoltà a non sapere niente della loro materia di specializzazione? Ma non solo a livello di specializzazione, c'è anche chi ha frequentato i miei stessi corsi con gli stessi insegnanti, ma non sa di cosa parlo!!
Com'è possibile? Io molto probabilmente sono un'aliena.
Edoardo :
Mi dispiace che ti senti chiamata in causa e SEMPRE con la coda di paglia, interpreti sempre in maniera negativa qualsiasi parere personale, anche indiretto.

Solo 2 cose:

1) Tu hai un carattere che sicuramente ti farà emergere perchè (da quello che scrivi) si sente che sei una "di spessore", abbi solo un pò di pazienza.
2) Attenta proprio al tuo carattere, goditi la vita perchè sei giovane.
...senza pretese freudiane e con affetto e simpatia.
Lebia :
Io sono felice della mia situazione, soprattutto adesso che mi sono reiscritta all'università e posso confrontare i nuovi insegnamenti direttamente sul campo, anzichè vederli sempre e solo teoricamente.

Come ti ho detto all'inizio i curriculum vengono interpretati in base alla visione delle cose di chi li legge e in base alla media generale dei laureati.
Ti immagini se sottoponi il curriculum ad uno che aveva fatto lo stage da un'ArchiStar...la risposta sarebbe qualcosa tipo "noi non stiamo cercando qualcuno esperto in funzionamento di macchinette del caffè". Il problema è che molti non lo sanno e si fanno abbindolare dal nome.
Poi magari ci sono ArchiStar da cui impari davvero qualcosa.

Domanda che mi sorge spontanea: come si fa ad andare a lavorare da un ArchiStar? basta leccare tutto l'ascensore di Renzo Piano a Genova?
due pa$$e.... :
Lebia concordo pienamente con te.......
Mi spiego meglio, anche io come te ho fatto un 3+2 di restauro (classe 4s però), dove ho fatto progetti di restauro in tutte le salse, e devo dire che se mi mettessero a farne uno reale almeno saprei come muovermi, se invece chiedessi a chi si è specializzato più sulla progettazione di fare un progetto dall'inizio alla fine, di sicuro avrebbero molti dubbi, e non lo dico perchè lo penso ma perchè me lo racconta chi ci capita....
C'è da dire che il restauro è molto più sul concreto, dove ci sono regole e procedure definite e inderogabili, quando fai un progetto ex-novo parte la fantasia ed allora li esce di tutto.....purtroppo, e non si sa gestirlo......
Puntualizzo: nonostante sia specializzato in restauro, mi ritrovo in uno studio dove si fa di tutto, compreso il restauro monumentale, è quasi impossibile trovare uno studio dove si fa solo quello (giusto dal docente universitario, ammesso che faccia altro oltre quello), se si dovesse campare solo con i soldi che le pubbliche amministrazioni e le curie ti dovrebbero dare...........(Lebia è giusto un appunto per farti riflettere)
Lebia :
Anch'io sono una laurea 4/s, specializzata sia in progettazione che in restauro (perchè mi scambiate sempre per una LM-10?). Vuol dire che la nostra facoltà, l'unica in Italia strutturata così, ha sempre avuto due laboratori paralleli annuali: progettazione + il secondo laboratorio (nel triennio interni -I anno-, restauro -II anno-, urbanistica -III anno-; nel biennio due anni di laboratorio a scelta tra 5 indirizzi). E' quindi matematicamente impossibile che i miei colleghi non sappiamo niente al di fuori di progettazione. E' più probabile che si siano votati al "fare il minimo indispensabile" o che abbiamo rifiutato mentalmente gli insegnamenti.

Riguardo alla libera professione, la tengo come seconda chance. Prima punto ad entrare in soprintendenza come tecnico, se non ci riuscirò, farò la libera professionista. Intanto questi due anni prima del diploma li sfrutto per fare esperienza, poi al primo concorso utile ci provo. Non è tanto più ambizioso del sognare uno studio proprio se ci pensi bene...
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