steni : [post n° 251687]

Come sopravvivete alla crisi?

Visto il tempo di crisi che tutti conosciamo e visto che, a livello politico e macroeconomico, non ci sono risposte né ricette certe... voi, nel vostro piccolo, che cosa state facendo? Come vi state attrezzando per la vostra professione (e per la vostra vita)? Avete un piano B? o magari la strategia è non fare nulla e aspettare che tutto passi e che tutto torni come prima (che già non era un bel panorama!)?
Edoardo :
Basta leggere i consigli di Sacconi, specchio di vera mediocrità politica ma meno ipocrite delle affermazioni di alcuni appartenenti ad altri schieramenti, per capire che ormai la situazione è alla deriva. Un paese che anzichè lottare per dare un futuro ai giovani consiglia loro di "arrangiarsi" e di non studiare è un paese già morto. Si salvi chi può (i ricchi e i farabutti).
Siamo in balìa dei mercati finanziari globali e la politica socio-economica nazionale ed europea stenta ad opporsi al liberismo speculativo globale.
Chi ne fa le spese è la gente comune ed i piccoli imprenditori, spesso gli unici clienti che possono dare ossigeno ad un professionista del nostro settore, almeno all'inizio.

Ci vorrebbe quel congegno che congelò Harrison Ford nella grafite ne "Il ritorno dello Jedi" per risvegliarsi finita la crisi senza essere invecchiati... ...ma Sacconi non è Yoda.
tes :
Piano a, piano B, credo di essere quasi giunta alla fine dell'alfabeto!
Purtroppo la situazione non mi sembra avere grandi miglioramenti e non è da ieri che si va avanti così!
E' triste, se non fosse per il mio compagno che almeno un lavoro "old style" (stipendio fisso), sarei a casa di mammà!
Non amo piangermi addosso, per fortuna, ma mi son rotta le cosiddette!
Ce la metto tutta da quasi 3 anni ma non decollo, appena appena galleggio ( e non si accettato illazioni ahahahahah ;-))!

Partirò con l'alfabeto cirillico!
Edoardo :
A chi risponderebbe poi: "Devono essere i giovani a lottare per darsi un futuro da soli"... ...è vero, ha ragione, ma in parte.
E' facile piangere e lamentarsi del sistema, è sbagliato.
Tuttavia non si può non riconoscere che la mancanza di opportunità deriva dalla congiuntura diabolica tra economia ristagnante <=> conservatorismo e monopolio di chi detiene la posizione (guadagnata o ereditata), spesso fondata su rendite politico-clientelari.
Ci fossero concorsi aperti, possibili nuovi clienti, libera concorrenza, agevolazioni fiscali... ...molti me compreso ci muoveremmo con ben altro spirito. Ma ora fuori è troppo freddo per uscire dalla tana, e chi non ha il grasso a proteggerlo nelle sue avventure, rischia di morire assiderato.
Sarebbe bello poter fare come consiglia Renzo Piano... ...andare... tornare... ma non è per tutti e non parlo di merito o capacità, nè di carattere.
steni :
D'accordo con le vostre analisi e con le (normali) lamentele... MA... al di la delle risposte (inutili, vacue e fuori dal modo) che ci dà la politica o i grandi nomi, NOI che risposte ci diamo? Possibile che non c'è altra soluzione che "galleggiare"?
Edoardo :
Una soluzione: "Architettura gratis" ...quel sito di "progettisti" di interni che lavorano gratis. Questa è una soluzione? Farsi la guerra a qualsiasi condizione pur di lavorare?

Io non ci sto.
Ily :
Io spero e incrocio le dita...
Onestamente spero nella decrescita, in un mondo meno schizzofrenico e consumista, meno legato al profitto e più al benessere delle persone.
Cerco di non essere consumista e di risparmiare più che posso, per i tempi bui che spero non arrivino mai.
Ho buone prospettive per il futuro, che mi consentiranno un giorno di mantenermi anche col mio attuale stipendio senza fare un mutuo per la casa, ma si tratta di un piano a lungo termine e non so quando questo si realizzerà.
Per ora, grazie al cielo, ho mia madre che mi aiuta moltissimo.
Grazie al cielo nello studio dove lavoro la crisi non si sente.
Anche il mio stipendio, piano piano, sta aumentando.
Le prospettive sono abbastanza buone, e in via di miglioramento.
Ma mi rendo conto, purtroppo, di essere molto molto molto fortunata rispetto ad altri miei colleghi.
Edoardo :
Ammiro il tuo pragmatismo Ily... ...ma io considero fortunato il mio ex datore di appartamento e collega di studi, figlio di un noto ingegnere, che firmava a trent'anni Torri direzionali e centri commerciali, si è sposato e gira in Mercedes. Non so se sia felice... ...ma chissà ad essere un pò paraculati.
Del resto sono moderatamente soddisfatto di essere stato assunto 5 anni fa in uno studio e collaborare con altri professionisti... senza nessun aiuto o spinte ...ma non mi considero affatto appagato.
Edoardo :
...oppure un cugino di mia madre, ex dipendente alla Camera dei Deputati, ora con 8.000 euro al mese di pensione. Senza figli.
Alfonso2 :
Personalmente la penso come Ily: sono contento di dove sono e va tutto bene.

Di carattere penso che lamentarsi non serve a niente perchè le cose possono SEMPRE andar peggio. La salute ti rendi conto di averla quando la perdi.

Però quando vado in certi paesi all'estero torno sempre con una brutta sensazione addosso. Mi sembra di essere seduto sopra un trabattello....che dondola e scricchiola.

Speriamo bene, che le cose cambino un pò in meglio. Ora vedremo se gli italiani avranno quelle qualità che molti ci reputano e riusciremo a rialzare al testa. Al momento la nostra industria più che essere paragonabile al Titanic è paragonabile alla Bismarck. Le sta prendendo da tutti, ma ancora galleggia.
Edoardo :
Già, e le scialuppe di salvataggio sono le nostre famiglie... ...c'è chi ha la scialuppona e chi forse dovrà farsela a nuoto.
Ily :
X Alfonso2

Io si, sono contenta di dove lavoro, ma sono comunque insoddisfatta soprattutto per una cosa: non potermi permettere, a quasi trent'anni e pur lavorando, di affittare nemmeno un piccolo appartamento di 50 mq nel mio quartiere.
Di una cosa però sono sicura: non mi interesserebbe proprio firmare torri direzionali, o potermi permettere il macchinone o i vestiti firmati, se questo deve andare a scapito della mia vita extralavorativa.
Vorrei soltanto uno stipendio sufficiente a mantenermi dignitosamente senza dipendere economicamente da nessuno, lavorando un numero di ore tale (ad esempio sette) da poter coltivare anche altri interessi.
So che adesso, in Italia, questo è chiedere e pretendere troppo, e quindi mi adatto sperando in tempi migliori.
Ora forse qualche miglioramento si comincia a intravvedere.
Tutto qui.
Ma sono fortunata, perchè quel poco che ho non l'ho perso.
Alfonso2 :
Esatto Edoardo. Scialuppe peraltro che aiutano con risorse e posizioni ricavate negli ultimi 20 anni, quando le cose andavano molto bene.
La maggior parte di noi ha più di 25 anni e con genitori quindi prossimi alla pensione negli anni venturi se non lo sono già.
Spero di essere in grado un giorno ad aiutare i miei figli come i miei genitori hanno fatto con me.

20 anni fa 1000€(2M£) erano lo stipendio medio impiegatizio, 1500(3M£) un buon stipendio, con 2000(4M£) eri semi/benestante. Ora con 1000€ tiri al cinghia e con 2000 galleggi.

Edoardo :
MA SEMPRE A PARLARE DI SOLDI STIAMO, BRUTTI MASCALZONI (E FETENTONI)!!! NOI NON DOVREMMO OCCUPARCI DI GUADAGNARE, ANZI, DOVREMMO VIVERE D'AMORE PER L'ARCHITETTURA E PER L'ARTE, DIVENIRE ESSERI ETEREI E TRASPARENTI, ENTITA' CUL-TURALI ASTRATTE ...PRATICAMENTE DEI FANTASMI!

Poi i figli, puah! Che li facciano i lavoratori prole-tari noi viviamo di architettura e, grazie ad essa, diveniamo immortali. (visto che bel viso curato ha Piano? Dimostra 50 anni...).
steni :
Scusate ma mi sembra che si continui a ragionare secondo schemi un pò vecchi... quanto è fortunato chi guadagna 8.000 euro (si, va bene, in Italia da sempre i figli degli architetti diventano architetti affermati) o che tutto va bene finché i nostri genitori ci aiuteranno (ma fino a quando?).... insomma sono discorsi che potevano andare bene fino a qualche tempo fa, ma OGGI... non vi sembra che i termini della questione siano un pò cambiati? non credete che il futuro non sarà la semplice ripetizione di quello che hanno vissuto i nostri genitori e che, di conseguenza, ci dobbiamo attrezzare in modo diverso?
Edoardo :
Guarda, a me andrebbe bene se TUTTI andassimo per stracci, privilegiati e non. Un Reset della Società dove TUTTI ripartiamo da zero, coi concorsi. Così stando le cose invece, siccome non sono un eremita, non mi va di assistere impotente a questa situazione, in cui determinati privilegiati conservano lo status quo e, anzi, si arricchiscono con i collaboratori costretti (alla lunga) a rimanere per niente o quasi... ...mentre chi vuole farcela da solo deve girare lo sguardo per non vedere.
Evolversi non vuol dire diventare dei perdenti.
Poi se voi mi dite che avete studiato anni e anni, investito anni e anni, per accontentarvi delle briciole io NON ci credo.
Edoardo :
...accontentarvi delle briciole di chi ingrassa davanti a voi e magari nello stesso studio e magari voi stessi contribuite ad ingrassarlo.
Edoardo :
Il brutto delle "crisi" come questa è che sono asimmetriche.

Che poi, ci voglia coscienza dei tempi che corrono sono d'accordo ma bisogna sempre guardare avanti, perchè se si perde l'entusiasmo si perde tutto.
poipoi :
tornando al tema iniziale, si risponde alla crisi con studio, applicazione e innovazione.

Studio delle condizioni al contorno. È inutile lamentarsi perché le cose vanno in un certo modo. O ci si organizza per ottenere qualcosa, anche obbiettivi minimi ma concreti, oppure è meglio tacere.
Nel frattempo si studia, si sperimenta, si cercano cose nuove da fare, perché quando non si lavora è il momento buono per modificare l'offerta, e per rischiare.

Applicazione. Costante, intensa. Individuazione degli obbiettivi, e del percorso migliore per ottenerli.

Innovazione. Si parte dal punto di arrivo degli altri per proseguire oltre. Rifare la stessa strada non è produttivo.

Nei momenti di crisi un libero professionista non ha un attimo di pausa.
Edoardo :
Belle parole, che evidenziano giustamente cose arcinote... ...l'innovazione... ...andare oltre...
Io penso che nella sintesi e nei fatti molti professionisti purtroppo si scannino abbassando i preventivi, altro che innovazione.
Ho degli amici giovani professionisti che puntarono tutto sull'efficienza energetica e bioedilizia, proponendo soluzioni mai capite dai clienti i quali, se interessati in un primo momento, ripiegavano innanzi ai preventivi.
Certo se uno ha Paperone o Onassis magari ha più margine per proporre innovazioni, per lo più sempre costose.

Infine "E' meglio tacere" è una frase di Mussoliniana memoria.
poipoi :
x Edoardo
Ho semplicemente riportato la mia esperienza personale, mi sembra di capire molto diversa dalla tua.

Individuare qualcosa che altri non sanno fare e puntare su quello. Innovazione, il contrario dell'omologazione. La mia soluzione è questa. Ne hai un'altra? Ti ascolto.

Non trovo che lamentarsi abbia mai prodotto effetti positivi duraturi. Lamentarsi senza far seguire alcun tipo di azione credo sia proprio la causa di gran parte dei mali italiani. Tutti si lamentano (questa bacheca ne è spesso stata la riprova), ma di rado vedo seguire qualcosa di concreto per cambiare la propria condizione.

Chi si lamenta lo fa perché qualcun altro gli risolva il problema: lo stato, il governo, la mamma, la maestra...
A volte in questo modo si riesce ad ottenere un privilegio, ma difficilmente chi si lamenta lo fa per rivendicare un diritto per tutti. C'è una bella differenza. Riesci a coglierla?

Più che mussolini citerei JFK. "Non chiedetevi che cosa potrà fare il vostro paese per voi ma che cosa potrete fare voi per il vostro paese".
Stai provando a costruire qualcosa o ti stai solo lamentando?
Oppure Nietzsche: "Bisogna avere il caos il sé stessi per partorire una stella che danzi".
Invece vedo tanta omologazione e invidia.

I piagnistei li lascio a quelli che hanno le spalle coperte, o stanno ancora a casa da mammà. Io non me lo posso permettere. Io devo guadagnarmi ogni giorno il mio futuro.

Auguri a tutti di un buon anno, migliore di quello passato.
Edoardo :
poipoi ,le tue osservazioni penso siano dominio di tutti.

Tuttavia mi sembra che tu ricerchi, anzichè un confronto, una sorta di auto-esaltazione nietschiana da SuperUomo, appunto.
Solo il fatto che tu veda nei post degli altri, forse possibili tuoi figli come età, solo delle lamentele, lascia intendere che tu abbia bisogno di questo per sentirti qualcuno.
E questo secondo me è molto più triste dei commenti spontanei di altri, soprattutto perchè ciò viene da uno che si dichiara avviato.
Io lavoro con gente avviata che sa il fatto suo ma non ha la tua spocchia, è gente comprensiva e rispettosa con cui sono in piena sintonia.
Hai forse commentato il post in cui, per esempio, ho mostrato un mio edificio specialistico progettato a 28 anni e commissionatomi da un professionista? Non mi risulta.
Preferisco il sano lamentarsi di giovani appassionati ed intelligenti piuttosto che il tuo vacuo moralismo autoreferenziale.

Saluti e buon anno anche a te.
Edoardo :
Per esempio, chi si ritiene di insegnare a vivere agli altri, sarebbe logico riportasse esperienze e lavori concreti, non chiacchere.
E questa condivisione dovrebbe portare ad un costruttivo scambio e confronto al quale io parteciperei con interesse come penso molti altri giovani o meno, avviati o meno, tutte persone intelligenti e civili.
Ammesso che chi insegna a vivere abbia qualcosa da dire.
poipoi :
edoardo.
una reazione scomposta e ancora fuori tema.
la domanda era: Come sopravvivete alla crisi?
La tua ricetta è di praticare un "sano lamentarsi".
Questo è parlare da "giovane appassionato e intelligente".
Un prezioso insegnamento per tutti noi.
Come ho potuto perdermi il tuo post sull'edificio progettato a 28 anni?
Edoardo :
No, la mia ricetta è ben altro, è una ricetta che da 5 anni mi fa portare a casa 14 mensilità l'anno lavorando nel mio settore ed imparando da ingegneri che mi hanno assunto e con cui ho sviluppato almeno 20 progetti (costruiti), mi fa contemporaneamente collaborare con amici professionisti e mi mette in contatto con le P.A. ed imprenditori vari in una nota località turistica nella quale potrei mettermi in proprio anche domani, licenziandomi.
Non per questo tuttavia mi sento superiore a chi non ha potuto per motivi anche solo anagrafici agganciare un boom di cui ho goduto e di cui sopravvivo (benino) tutt'ora.
Non per questo nego che adesso vi sono delle condizioni OGGETTIVE molto diverse.
Nessuno, inoltre, mi ha mai aiutato a trovare lavoro.
Se hai delle ricette da rivelarci sono ben lieto, ma sarebbe opportuno da parte tua maggiore rispetto nei confronti di chi è nato dopo e magari, lottando con i suoi mezzi anche economici, cerca di trovare un suo spazio.

Infine la reazione scomposta è stata la tua, in quanto tu per primo hai provocato rivolgendoti a me e facendo il mio nome.
Purtroppo è stato un tentativo invano.
Edoardo :
Vogliamo parlare del fattore PUBBLICITA'? Come vi organizzate?

Dove sono io sono rimasti agli anni 50 e sì che hanno unità da 700.000 euro in complessi costruiti dalla loro immobiliare da vendere... ...ma niente sito!
Inoltre, guardando i lavori dello studio di materiale ce ne sarebbe...
Anche la pubblicità, aggiuntiva alle innovazioni tecniche, penso rappresenti un elemento per ripartire e cercare nuove opportunità in tempo di crisi, fuori zona.
Alfonso2 :
Personalmente ritengo anch'io che lamentarsi serva a poco o niente, però è un pò troppo semplice e scontato parlare di innovazione, di reinventarsi...ecc.
Non è semplice. Per un architetto poi, in Italia così com'è la vedo dura, non impossibile, ma difficile.
Sarei curioso anch'io di conoscere la "ricetta" per farlo.
Edoardo :
Ecco un giudizio a mio avviso equilibrato, Alfonso.
Chi predica da un pulpito sarebbe opportuno portasse rispetto e, soprattutto, esempi concreti.
Senza questi ultimi sono solo vane parole, luoghi comuni.
desnip :
solo per esprimere la mia solidarietà a popoi: non mi sembra abbia offeso nessuno nè che sia stato aggressivo (a differenza delle risposte ricevute).
Ha solo espresso la sua opinione, che si può condividere o meno.
Edoardo :
Ed io le ovvietà espresse in merito all'atteggiamento teoricamente "giusto" da avere le condivido in pieno.
Ho risposto (e non potevo fare altrimenti) a delle accuse generiche e sommarie mosse contro gli altri che postano qui, per le quali mi sono sentito di reagire.
Ferma restando la mia volontà di rispettare le opinioni (se tali) di chi innanzitutto rispetta gli altri.
poipoi :
grazie desnip
quando non hanno argomenti, scantonano.
e guai se non hanno l'ultima parola... vedrai...
:)
Edoardo :
Non ti arrampicare sugli specchi "poipoi"... ...prova a scrivere tu degli argomenti ed a rispettare gli altri.

Scommetto che adesso scrivi "Come volevasi dimostrare, ha voluto l'ultima parola"... ...in piena coerenza con l'inconsistenza (mancanza di argomenti) con la quale sei solito provocare.
Continua così se vuoi, sei un bell'esempio.
Edoardo :
Inoltre, dedico un minuto per riportare questa frase a me rivolta:

"x Edoardo
Ho semplicemente riportato la mia esperienza personale, mi sembra di capire molto diversa dalla tua."

E' una frase di natura provocatoria e falsa secondo me.

Falsa perchè non è stata riportata alcuna esperienza.

Provocatoria in quanto costui si è arrogato la facoltà di giudicare inferiore una mia presuta esperienza di vita, senza neppure conoscermi.

A seguito di questa affermazione non ho potuto non controbattere (che è sempre oneroso e spiacevole).

Spero di essermi chiarito per me il discorso è chiuso.

Buon week end a tutti.
Kia :
Ma una volta tanto che qualcuno (Poipoi) nn si piange addosso perchè bisogna subito dargli contro?Io veramente nn capisco. Se lui affronta le avversità del momento in modo positivo, propositivo, senza piagnistei e con la giusta "aggressività" nei confronti del lavoro che dovrebbe avere chi fa la libera professione, che male c'è? Vorrei io in questo momento avere un po' più di grinta invece di intristirmi sui lavori che sto seguendo!
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