pepe : [post n° 259138]

a proposito dello scandalizzarsi

Leggo: 'ha vinto il concorso il raccomandato di turno' (che sia in un ente o in un concorso di progettazione), 'è passato il figlio di tizio..' e così via ad arrabbiarsi per cose italiane. Ma ancora mi stupisco di leggere nelle offerte di lavoro, per architetti ovviamente, cose del genere: 'dopo un periodo di prova della durata di tre-sei mesi si valuterà l'eventuale inserimento nell'organico....' ma con chi credono di stare a parlare quelli che mettono questi annunci? Credono loro di essere professionisti o degli scafisti? Ancora oggi si offre di lavorare gratis et amore deo per mesi interi a persone che, comunque, da subito dimostrano o meno le loro capacità. Se occorrono sei mesi per valutare un professionista, chi deve valutare evidentemente non capisce granchè e non distingue un lavoro fatto bene o no. Ecco, questo mi stupisce e forse mi scandalizza ancora.
Ily :
X Pepe

"Se occorrono sei mesi per valutare un professionista, chi deve valutare evidentemente non capisce granchè e non distingue un lavoro fatto bene o no. Ecco, questo mi stupisce e forse mi scandalizza ancora"

Ovviamente no, non occorrono mesi per valutare una persona, ma perch pagare una persona per lavorare quando la stessa è dispostissima a lavorare gratis, in nome di non si sa bene che cosa (la mitica "esperienza"? La fede che dopo mesi di volontariato il benefattore di turno cominci a pagare? il "meglio lavorare gratis che stare a casa a non fare nulla"? il "beh intanto imparo"?).
Per lavorare gratis bisogna essere d'accordo in tre: a) Il datore di lavoro. b) Il volontario. c) I genitori del volontario, o chi per essi, che lo mantengono. Perch chi deve mantenersi quelle offerte di "lavoro" nemmeno le prende in considerazione.
poipoi :
x pepe
ogni lavoro ha le sue peculiarità. C'è bisogno di un periodo di tempo per capire se la persona è adatta o meno. E quanto tempo serva dipende dal tipo di lavoro. Ed è un test che serve ad entrambi.

Poi però il periodo di prova va retribuito sempre.
Sto parlando di un periodo di prova VERO, non di chi utilizza questi escamotage per reclutare periodicamente manovalanza a basso costo o gratis. Ma in questi casi è stupido chi accetta di farsi sfruttare. Perde tempo e non impara niente.

Le tue parole mi fanno capire che anche tu, come molti, credi che dall'università si esca "imparati". Purtroppo non è così. Prima te ne rendi conto e prima la smetti di scandalizzarti inutilmente. Mi spiace se non te l'ha detto prima. Il nostro è un mestiere in cui sei costretto continuamente a imparare cose nuove, sia che tu faccia il dipendente o lavori per te stesso.

Uno scafista non si farebbe scrupoli a far fare un periodo di prova, tanto non ti paga e punto. Non mi sembra un esempio valido.
sil :
gratia et amore dei... comunque
pepe :
Nessuno nasce imparato e nessuno esce imparato dall'università. In qualunque lavoro si fà il periodo di prova, anche negli enti dopo aver vinto un concorso, ma non mi risulta che sia gratis et amore deo. E' talmente ovvio che bisogna impararle le cose che mi sembra sciocco parlarne. Il discorso è nel nostro mestiere c'è ancora chi, dall'altra parte, se ne appprofitta in modo scandaloso, anche di chi deve imparare. Non pagando il lavoro svolto anche nel periodo di prova.
poipoi :
e due.
si dice "gratis et amore dei" non deo.
è genitivo, vuol dire "per grazia ed amore di dio".
Non è certo il tuo caso, pepe, ma colgo l'occasione per suggerire ai tanti che mandano curricula agli studi, di imparare, non tanto il latino, ma almeno l'italiano. Quanti stò e stà con l'accento, un'altro con l'apostrofo, I° e II°. Non fa una buona impressione, e per chi deve leggersi centinaia di curricula in due giorni, a volte può essere un principio di esclusione.

Ripeto il periodo di prova deve essere remunerato.
E chi accetta di farlo gratis è scemo.
e.c. :
Se periodo di prova deve essere, allora che lo sia per tutti. Medici, professori, vigili del fuoco, ingegneri, politici, presidenti della Repubblica, preti, giudici (ah no! Quelli no…). La verità è che quando ti siedi di fronte al computer e cominci a disegnare il LORO progetto per il LORO studio, …ecco, quello si chiama LAVORO. Né più, né meno.
Ily :
Ah Poipoi, spesso siamo in disaccordo, ma stavolta come non quotarti al 1000%?
fulser :
per poipoi:
sull'italiano mi hai tolto le parole di bocca! Si leggono delle cose... e non possono essere tutti refusi.
Edoardo :
D'altra parte, correggere eventuali errori dovrebbe essere compito della redazione, non di un presunto professore.
Quando mi imbatto in certi strafalcioni mai e poi mai mi permetto di dispensare lezioni, lo ritengo un atteggiamento di poco stile, anche perchè non sono nè deputato a farlo nè una persona infallibile. Il sentirsi infallibile è prerogativa dei falliti, in genere.
Edoardo :
escamotage è singolare, nel caso sopra si sarebbe dovuto scrivere "escamotages". Ah, la lingua...
fulser :
Se vogliamo essere pignoli, le parole straniere non prendono i plurali ;-)
E cmq secondo me la redazione non deve correggere niente, non è il suo compito e non è nenache giusto. Forse quando presenti un curriculum, chi lo legge deve correggerti gli errori?
Edoardo :
Infatti era una nota sarcastica la mia, emulativa di un atteggiamento qui riscontrato che ha poco a che fare col rispetto reciproco e lo spirito di convivenza di un forum, dove tutti, sbagliando anche, apportano il loro contributo ed il loro pensiero.
Io non mi sentirei mai di correggere qualcuno se ciò non è richiesto, proprio per non offendere la sua intelligenza, soprattutto con l'atteggiamento tenuto qui da qualcuno.
Tutto qui.
Ily :
Edo, qui si correggono gli (o)rrori di itagliano perché si presume che un architetto, cioè un laureato, DEBBA TASSATIVAMENTE scrivere in un italiano quanto meno decoroso. Ti giuro che vedere cose come "o comprato", o congiuntivi completamente sballati oppure "un'architetto" sono cose che gridano vendetta al cielo.
Cose del genere gettano discredito su tutta la categoria degli architetti.
Così come la progettazione di una trave in c.a. esige metodi di calcolo tassativi (tu ti fideresti di un architetto che calcola una trave in c.a. interpretando a suo modo le regole di calcolo? Io no, manco per farmi disegnare un posacenere), lo stesso rispetto é dovuto all'italiano: una persona che non sa scrivere in italiano corretto, mi dispiace, ma difficilmente secondo me è in grado di capire un testo difficile, come ad esempio una legge o un testo tecnico, e quindi di tenersi aggiurnato.
X Fulser

Kia :
Vabbeh, andate su un forum di scrittura se siete tutti professori. Io quando scrivo qui faccio un sacco di strafalcioni per la foga di scrivere velocemente o perchè se lo faccio da casa sono spesso senza occhiali per pigrizia, ma le relazioni tecniche fatte per lavoro sono impeccabili dal punto di vista sintattico e grammaticale. Quindi quello che si legge qui di sbagliato lascia un po' il tempo che trova.Ragazzi siamo su un forum che si chiama Blablabla, eh, volevo far notare. A me + che gli errori di battitura e gli attacchi di dislessia fanno un po' + pensare certi post dove sono proprio i concetti espressi ad essere sconvolgenti. Tipo gente che va dietro alle pubblicità e pensa che accatastando cose abusive sia tutto ok oppure gente che prima si iscrive all'ordine e poi si lamenta che nn può + avere contratto a progetto (cacchio informatevi!esiste il telefono per chiamare l'agenzia delle entrate). Oppure quelli che si laureano e ti chiedono "ma cosa posso firmare?"...forse serve che tu faccia prima l'esame di stato?insomma, io trovo + sconvolgenti queste cose....
Edoardo :
O come quelli che pensano che il solaio sia un posto dove ci si abbronza e la pignatta una padella o un'offesa per donne di facili costumi.
Oppure quelli che se gli parli di fattura fanno le corna e vanno da una chiromante... e il rapporto alzata/pedata pensano sia una posizione del Kamasutra...
Se ne sentono delle belle.
poipoi :
Certo kia, sono d'accordo, ma c'è bisogno dell'uno e dell'altro. Una laurea rimane ancora fra i gradi di istruzione più elevati in un sistema scolastico, e si presuppone che chi la raggiunge abbia una conoscenza sufficiente della sintassi e dell'ortografia. Altrimenti vuol dire che quella persona non legge, se non i propri SMS, che non s'informa, se non alla televisione, o per dirla in un modo più forte, che è ignorante.
Nel lavoro di un architetto c'è ANCHE un lato tecnico, importante, che presuppone la conoscenza e l'uso di termini adeguati, da usare correttamente. Questo non significa che dobbiamo parlare come dei muratori slavi, che hanno tutto il diritto di non conoscere approfonditamente la nostra lingua. Io farei fare il test di lingua agli italiani, non agli extracomunitari, e se lo passano gli darei il permesso di soggiornare e di votare.
Parafrasando Moretti, chi scrive male pensa male, è più facilmente manipolabile da chi conosce i segreti dell'eloquenza, e aumenta i numeri di quel popolo bue che ci ha portato allo sfacelo a cui assistiamo.
x Edoardo. Qui non si tratta di fare i professori. Ho già dato in quel senso e non ci tengo. Ma a lasciar correre qualsiasi cosa, vedi come ci siamo ridotti? Ad accettare che un parlamento pretenda di credere che una prostituta sia la figlia di un capo di stato, che le intercettazioni sono un problema anche della gente onesta, o che la tassa sul lusso a Porto Cervo sia un problema dei pescatori di Cagliari.
Ily :
X Edoardo

Oh Edo, le donne di facili costumi in Toscana sono i tegami ;-) non le pignatte... Beh, la mamma di una mia amica pensava che "la luce del solaio" fosse il lampadario appeso sotto la trave maestra ;-)))
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