redazione p+A : [post n° 265658]

Architetti e precarietà

Intervista a Paola e Laura, le ideatrici di "IVA sei partita", un blog che ospita il dibattito sulle nuove forme della libera professione e stimola l'approfondimento del fenomeno dei "falsi autonomi".
Leggi la notizia:
[p+A news: Architetti-e-precarieta]
Kia :
comunque il blog IVA SEI PARTITA lo seguo praticamente da quando è apparso ed è veramente interessante. Visitatelo perchè merita. Anche per quelli che essendo iscritti all'ordine continuano a fare ricevute per prestazione occasionale pur non potendo PER LEGGE così finalmente si rendono un attimo conto....
Edoardo :
Parentesi nel merito di Kia che tira in ballo le prestazioni occasionali:
Direi che non puoi fare una prestazione occasionale a sostituzione di una prestazione professionale (firmare un progetto, una D.L. ecc ecc.) per le quali è prescritta la fatturazione con P.Iva.
Come collaboratore puoi farla, nell'ambito dell'importo max annuo e dell'occasionalità (no rapporto continuativo).
C'è da vedere anche se chi è iscritto all'Ordine ha p.iva o è dipendente, magari non è la stessa cosa.
Per lo meno i commercialisti dei professionisti per cui feci le prestazioni occasionali così me la illustrarono.
Che poi il termine "collaborazione" sia ambiguo non lo scopriamo adesso.
Kia :
Rispondo un attimo a Edoardo e poi chiudo sull'argomento perchè altrimenti rischiamo di nn finirla più.
Come collaboratore iscritto ad un ordine direi proprio di no che nn puoi farla (la prestazione occasionale) altrimenti se si potesse nn ci sarebbe 'na marea di p.iva. In più su questo forum è pieno di gente che sostiene che si possano anche firmare DIA con questo sistema della ritenuta d'acconto. Cosa assolutamente impropria. Vedere art.61 legge Biagi che non è per nulla ambigua su questo punto, anzi. Ma quando ti facevano la prestazione occasionale eri già iscritto all'ordine? Io tutte le prestazioni occasionali e i contratti a progetto li ho fatti PRECEDENTEMENTE all'Iscrizione perchè altrimenti nn avrei potuto (commercialista dixit + consulente del lavoro dixit).
Edoardo :
Kia, non sono figurate come prestazioni professionali, come ho già scritto, e non lo erano in quanto non firmai nulla.
L'art. 61, al comma 3, esonera le prestazioni professionali per le discipline intellettuali dal campo di applicazione delle prest. occasionali. Per diciplina intellettuale si intende la prestazione intellettuale (professionale), ovvero la firma.
La legge non è ambigua ma va interpretata.
Giustamente riporti il caso di chi firma una Dia con prest. occasionale.
Non può, infatti, perchè firmare una Dia è una prestazione professionale.
Kia :
X Edoardo: se sei iscritto ad un ordine professionale significa che sei comunque un professionista ....anche se fai i disegnini per un altro architetto. Pertanto hai comunque fornito una prestazione intellettuale-professionale. Se uno vuole fare le prestazioni occasionali fa a meno di iscriversi ad un ordine.
Dato che però con 5mila euro annui difficilmente si campa, l'iscrizione all'ordine e apertura di p.iva e conseguentemente l'attivazione della posizione inarcassa (per i molti che nn hanno la fortuna di avere un contratto nazionale) sono una inevitabile conseguenza per poter semplicemente essere pagati collaborando con uno studio o con altri professionisti SENZA FIRMARE NULLA. Nn so se mi sono spiegata. D'altra parte se sono architetto bilitato perchè devo aprire p.iva come disegnatore e pagare e stra-pagare altissimi contributi in gestione separata inps?Chi me lo fa fare? E' chiaro che mi iscrivo all'ordine degli architetti! Per forza!Comunque la situazione è fotografata splendidamente sul Blog di IVA SEI PARTITA. Cose che chi ha attualmente o ha avuto un contratto manco si immagina!!! (Porto l'esempio della generazione dei nostri genitori per chi adesso è sulla trentina. Io faccio fatica a spiegare la mia situazione ai miei genitori perchè nn sono abituati a ragionare su "flessibilità" e altre varie amenità. E pare che sia COLPA MIA se sono messa così!!!!
Edoardo :
No, ci sono anche dipendenti, pubblici o privati, iscritti all'ordine... ...disegnini a parte.
Io sono iscritto in quanto abilitato, quello è il requisito necessario e sufficiente.
Edoardo :
P.S. nel modulo inarcassa c'è, infatti, la possibilità di specificare la propria posizione dichiaranto che si versa all' INPS.
Kia :
x Edoardo:
e daglie, Edoardo infatti nn sto parlando di chi ha contratti nazionali come il tuo ma di chi nn ce l'ha (il contratto). E il blog di IVA fotografa la situazione di questi ultimi...che forse hanno qualche "problemino" in + rispetto a te che hai un contratto!!!!
Edoardo :
P.S.2
Se dovessi firmare, ovviamente, cambierebbe tutto.
Poi scusa, se un collaboratore in uno studio, con p.iva, progetta un grattacielo e firma il titolare che manco vede il progetto, la prestazione del collaboratore trova forse la giusta dimensione e remunerazione grazie alla sua P.Iva? E qui ritorniamo al tema iniziale, ovvero l'abuso delle "false" P.Iva.
Edoardo :
P.S.3
Kia, da me cosa vuoi, perchè mi provochi?
Vai a farti valere con qualcun altro, vengo pure io.
Kia :
ehm, edoardo, guarda che io nn provoco nessuno e soprattutto non voglio niente. Ci mancherebbe anche altro. Lo scorno è nato solo sul tema dell'utilizzo della prestazione occasionale a sproposito. Per il resto siamo d'accordo. Infatti sul riferimento che fai a chi progetta il grattacielo (e poi lo firma qualcun'altro) nn ho nulla da dire rispetto a quello che dici tu. Per lo stesso lavoro in studio 8 ore ecc.ecc.ecc. alcuni hanno un contratto e forme di tutela mentre altri (i più) si sono dovuti aprire p.iva essendo di fatto dei "finti autonomi". Io per prima mi ritengo un finto autonomo perchè da anni "collaboro" tutti i santi giorni con il medesimo studio.
sil :
poi figuriamoci se, in questo periodo, qualcuno muoverà un dito. Non oso immaginare la rivoluzione. Pgare le tasse non è mai stata una prerogativa degli italiani oltre un certo reddito ed anche questa è una forma di evasione bella e buona...
nazzareno :
Salve ho letto il suo articolo,
non ho studiato per avere i titoli ma solo perchè mi piaceva e sia con i miei sacrifici (di studente e di lavoratore) e dei miei genitori, sono riuscito a laurearmi e a conseguire un master e ancora oggi a 37 anni sto continuando con il mio percorso formativo con corsi e attualmente con un dottorato di ricerca (senza borsa)sia per crescita personale sia per offrire al cliente un servizio migliore….a un prezzo minore, a differenza di altre professionalità che ad una maggiore preparazione chiedono un prezzo superiore (vedi i medici specializzati).
Mi sono sempre chiesto e così mi ricollego al suo articolo, perché programmi televisivi (vedi report, anno zero, ballarò, exit, ecc) e mass midia in generale, puntano sempre l’attenzione o su i lavoratori dipendenti o su quelli statali, mentre di noi giovani che hanno deciso di intraprendere la libera professione sembra che non importi a nessuno, eppure con noi, ognuno di noi ha a che fare, dalla pratica per la verandina sul balcone alla lettera da far scrivere a un’ avvocato per un sinistro, eppure molti di noi guadagnano molto meno di 700 euro al mese, a differenza sia di altre categorie di professionisti con lo stesso percorso di studi, sia di lavoratori, non a caso L’espresso di qualche anno fa ci definì “I nuovi poveri”!!!
Spero che in futuro oltre a lei che ha descritto così bene la nostra situazione, concentrino la loro attenzione su di noi i suoi colleghi più anziani e blasonati, ma ai me un pò disattenti e sopratutto complimenti per l'iniziativa!

Saluti Nazzareno Viviani
lorena :
Salve a tutti, anch'io come tanti altri sono passata prima attraverso le prestazioni occasionali, poi dopo l'abilitazione e l'iscrizione all'Ordine, facendo fatture sempre allo stesso studio con pagamenti ritardati di mesi e straordinari mai compensati; ora a distanza di anni sono riuscita ad aprire una studio che gestisco da sola, sgomitando ogni giorno con una concorrrenza più che sleale formata prevalentemente dagli stessi "ex datori di lavoro". Condivido le osservazioni riportate sino ad ora e mi complimento per l'iniziativa, è ora che se ne parli!
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