Ante e Post : [post n° 304200]

ALTERNATIVE

Visto e considerato che:
-clienti propri non se ne trovano;
-gli studi sono in crisi e cercano solo stagisti (schiavi);
-mangiare dobbiamo pur mangiare;
-iniziavo a saper fare solo il tecnico;
che possibili alternative vedete?
Ovvero, finiti gli incarichi di collaborazione e progettazione...cosa contate di poter fare o state facendo?
Edoardo :
Se non si è benestanti, flgli di ed agganciati?
Sicuramente rimboccarsi le maniche e prendere coscienza che ciò che si è, che si è studiato e si ha imparato lavorando non è da buttare, anzi.
Poi guardarsi attorno, oltre le Alpi o l'Atlantico.. ma anche oltre l'Adriatico e, se non si hanno vincoli esagerati, provare ad individuare una specializzazione per essere maggiormente apprezzati. Fondamentale è l'inglese a buon livello... ma il tedesco può essere l'arma in più.
Proverei a specializzarmi in rami che possano essere assorbiti da aziende serie straniere che ancora DANNO LAVORO... poi da lì, come dice la Fornero ma con un contratto e dei soldi, guardarti attorno da dentro quella realtà e magari associarti là a qualcuno..... ...e magari tornare in Italy a 45 anni...
Io ebbi l'occasione di collaborare con uno studio di Trento per la realizzazione di un progetto in lamellare. Ecco, forse imparare a costruire col legno potrebbe essere un "ramo" utile soprattutto in CH, DE, Finlandia, POLONIA, Austria. Investirei in quello ed in un bel corso di Tedesco. Sennò Brasile!
Ante e Post :
Edoardo il tuo ottimismo è un toccasana in questa giornata.
Ma capita solo a me giovincella sentirmi dire che i corsi non valgono a niente e servono solo ad avere il pezzo di carta? Che il fare si apprende con l'esperienza.... esperienza che ad oggi è difficile acquisire ed esercitare.
Più ci penso più mi sembra di non vedere sbocchi e che magari sarebbe opportuno guardare altrove e con occhi diversi da quelli del tecnico, anche solo per respirare...
Edoardo :
Corsi con un'ottica occupazionale colà dove è possibile occuparsi. Per questo parlo di corsi specifici che possano trovare apprezzamento in realtà dove si assume o si "prende in studio" con obiettivo la crescita... tua ergo mia. Per esempio imparare le tecnologie per le case "passive" e proporsi a Lugano.
Paolo :
Ripropongo una risposta data nel post [post n° 303833]
dove bene o male si parla dello stesso argomento.
Conosco colleghi che hanno fatto una cosa molto intelligente, riferendomi all'aggancio che si può avere con i Notai.
Avendo lo studio tecnico di Arch. in piccoli Comuni, dove non c'è uno studio di Notaio, hanno contattato un Notaio nella città più vicina, proponendogli di redigere atti di compravendita mettendogli a disposizione lo studio, magari una voltala settimana.
In sostanza il tuo studio tecnico diventa pure uno studio di servizi, dedicato magari alle persone che hanno difficoltà a spostarsi in un'altra città per cercare un Notaio.
In questo modo tutti i cert. energetici, le planimetrie catastali, i frazionamenti che servono al Notaio per fare glia atti, li puoi fare tu, e il notaio naturalmente, visto che gli porti clienti del tuo Comune che altrimenti perderebbe, non batterà ciglio.
E poi, i clienti del Notaio, diventeranno automaticamente tuoi clienti anche per lavori successivi.
Funziona, è gia stato testato.
Ante e Post :
Bella l'idea, peccato però che nel mio caso, vivendo a in prov. di Roma e lavorando a Roma, la cosa ha poca fattibilità visto che anche i Comuni piccoli in realtà sono realtà autonome e funzionanti.
In alternativa, se qualcuno in zona cerca un architetto per fare "il gioco" al contrario sono qui!
desnip :
Quando ho aperto il mio studio, l'ho fatto insieme ad un avvocato. Lei aveva spesso pratiche relative a condominio, divisioni ereditarie, ecc., per cui collaboravamo e ovviamente viceversa quando per i miei lavori serviva una consulenza legale.
Purtroppo dopo un anno e mezzo ha dovuto trasferirsi in altra città ed è subentrata un'altra professionista con la quale in 5 anni, non c'è stata alcuna collaborazione, ma solo divisione delle spese.
Ecco, per dire che può essere un'ottima idea quella di creare delle strutture multi servizi, col notaio come dice Paolo, così come con altri professionisti, ma deve esserci spirito di collaborazione, solo così ci si procura il lavoro a vicenda e ci si fa conoscere.
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