:/ : [post n° 305154]

Consigli ..

Come prima cosa, buona domenica a tutti!!!
Io sto per farvi una domanda un po ''sciocca'', lo ammetto!!! Sono nel panico per la mia media ''bassa''(tra pochi mesi mi laurea alla magistrale di architettura) . Ho sempre lavorato presso uno studio di architettura come collaboratrice (mal pagata) e studiato. Però ora mi ritrovo con questo bel 90 che ... sinceramente mi vergogno un po a presentarmi alla sessione di laurea e sono come bloccata. Ma è un peccato lasciare tutto per un voto, lo ammetto!! Credo di uscire tra il 95 e il 98 contro i 105 della triennale e mmmmmm la mia domanda è: per lavorare è importante il voto di laurea? E per l'esame di stato? E per i concorsi?
Grazie a tutti voi ..
Giada :
Ciao, sinceramente in certe situazioni richiedono votazioni alte ... Ma nonostante tutto poi dipende da cosa deciderai di fare ... E poi passati alcuni anni dalla laurea non ti chiederanno più il voto , ma le tue esperienze e crescita lavorativa! Se ti puo' consolare io mi sono laureata con 83 e dopo 20 gg ho superato l,esame di stato al politecnico di milano ... Ho sempre lavorato come architetto ed ora, dopo 5 anni ho il mio studio ! Non saro' il futuro Renzo piano della situazione ma faccio quello che amo fare e per il quale ho studiato. In bocca al lupo!
Arch. Ir :
Lasciare tutto per un voto non è assolutamente un peccato, è semplicemente follia pura, un peccato è non arrivare a 100 o a 110 per un punto, lasciare tutto per un voto che non è basso, ma è semplicemente non altissimo, è come buttarsi in mare vestiti in inverno perchè fuori tira vento :-)

Ci sono facoltà dove la media del 30 è la norma.
Architettura non è tra queste.
Per l'esame di stato il voto di laurea è irrilevante.
Per lavorare come libero porfessionista sono entrambi irrilevanti (la maggior parte dei professionisti oggi si abilita con il punteggio minimo)

Per i concorsi capita che avere un voto di laurea di 70 piuttosto che di 99 cambia poco, magari guadagni poca roba in più avendo un voto oltre al 100.
(naturalmente può capitare che i requisiti siano voto minimo di 100)
La cosa un pò triste è che per certi concorsi anche per diplomati, è più conveniente avere un voto alto del diploma che della laurea....

Comunque anche io avevo un pò vergonga per un voto che consideravo basso per la triennale, in realtà diversi candidati nella mia sesione non sono nemmeno arrivati a 90, soltanto due sono arrivati oltre al 100, un 102 e un 104 mi pare....
Poi dipende, in quella sede, in quel corso, è raro diano più di 4 o 5 punti per la tesi.
MRBLUE :
...ciao, il voto di laurea è rilevante solo se devi fare concorsi altrimenti serve a poco aver preso 90 o 110...ti faccio il mio esempio io alla triennale presi 90 perchè accettai tutti i voti che mi davano da 18 in poi, ben diverso alla specialistica in cui rifiutai anche i 26 per arrivare a un bel 108 in mezzo ad una commissione in cui io ero il voto più basso...rosicai da matti evidentemente ma ad oggi, sono passati quasi 3 anni, mi ritrovo abilitato e con una certa esperienza di 4 anni di professione e i scienziati miei colleghi laureati con 110 e lode si trovano alcuni ancora non abilitati e tutti con 0 giorni di esperienza professionale vera!...so soddisfazioni...quindi non ti abbattere e stai sicuro che la professione non la fa il voto di laurea ma la propria capacità nel lavoro...e poi considera che nella pergamena non c'è scritto da nessuna parte che voto hai preso...
Kia :
io non mi preoccuperei del voto. I problemi vengono dopo e non sono legati di certo al voto ma al poco lavoro che caratterizza il pesente e il prossimo futuro. Quindi stai serena e concludi il ciclo di studi. Al resto ci penserai dopo.
:/ :
Grazie a tutti!! Cercherò di concludere il mio percorso in modo sereno senza pensare al voto anche perché lavorando, non mi è stato possibile prendere voti altissimi. Quindi mi dedicherò più alla tesi, così da poter chiudere in bellezza il mio ciclo di studi senza rimpiangere nulla!! Grazie ancora ...
Arch. Ir :
Brava, ben detto ;-)
paolinho :
A me viene solo una gran rabbia! Rabbia perché siamo tantissimi, ma molti non hanno per nulla la passione per l'architettura e si accontenta di laurearsi con voti bassissimi.
Tes :
Perdonami Paolinho...ma la passione per l'architettura e' commisurata al voto di laurea?!
Se una persona ha sempre lavorato per poter seguire la propria passione e ottenuto risultati diversi dalla lode, ha meno passione di chi ha avuto la fortuna di poter dedicare tutte le sue giornate allo studio?
Forse non ho interpretato bene il tuo pensiero, in questo caso mi scuso!
Edoardo :
Paolinho... Paolinho... Paolinho... ...quanti anni hai?
:/ :
Scusami Paolinho, avere voti bassi non significa che non ho passione per l'architettura!!! E non parlo solo per me, ma per tutti quelli che si trovano nella mia stessa situazione ... Cmq non mi voglio giustificare, ho voluto lavorare in uno studio di architettura per me stessa, per essere più indipendente e per tanti altri motivi ...... Ora mi trovo in questa situazione ma di certo non smetterò di fare l'architetto!!!

ponteggiroma :
fosse per me a quelli con voti bassi li radierei tutti dall'albo... e con effetto retroattivo...
Ops! mi è sparito il timbro!
Edoardo :
Se uno ha incontrato Mansell in una tempesta può succedere di aver avuto la media un pò abbassata ...et voilà il 110 e Lode diventa 108.
desnip :
Paolinho "ai miei tempi" ho visto laurearsi con 110 e lode cani e porci (compresa me!) e non vedevo tutta questa passione per l'architettura...
Son contenta che oggi si sia diventati più severi, magari si sfornano persone con voti più bassi, ma meglio motivate.
E cmq :/ il voto non serve a tubo, non ti preoccupare, e in bocca al lupo!
Arch. Ir :
Mi chiedo perchè i miei morbidi messaggi innocui non vengono pubblicati....
OSCAR :
Premetto che ho sempre lavorato, e per questo motivo ci ho messo 14 anni per laurearmi, inizialmente puntavo al bel voto ed ho avuto la soddisfazione di qualche pubblicazione dei miei esami poi ho allentato un pò la presa. 14 anni fà nell'università c'era una selezione pazzesca, un sovraffollamento delle aule, se arrivavi tardi seguivi la lezione fuori dalla porta,fare la revisione con il professore significava un attesa anche di 8 ore (con perdita di ferie e permessi non retribuiti). Si disegnava a mano e non tutti erano portati, andava di moda il razionalismo ed era dura.
Per esperienza le cose sono cambiate ... ora le università sono valutate e non possono permettersi i fuoricorso, c'è l'erasmus con chi riesce a dare 8 esami in pochi mesi conoscendo a malapena la lingua di un altro paese, e tirano fuori tutti (i miei ultimi 4 esami sono stati una passeggiata), ora possono disegnare tutti perchè il computer ha ridotto gli incapaci.
Ora va di moda il decostruttivismo.
Alla laurea ho preso 95 a causa della media, ma credetemi, vi posso assicurare che la laurea della vecchia guardia era proprio dura.
Arch. Ir :
Non si possono esprimere giudizi generici su tutto il vecchio ordinamento e su tutto il nuovo.
La mia triennale presa fuori corso nel 2010 è stata durissima; le cause sono state il sovraffollamento dei corso, la pessima organizzazione, la severità dei docenti mista alla loro stessa incapacità.
Dopo 30 esami a moduli (l'esame di botanica era composto da 7 compiti scritti fatti con 3 professori diversi, il voto unico -dei 30 per laurearsi- era la media del tutto; fisica tecnica era composto da due scritti e un orale con due professori diversi, il voto unico era la media del tutto ecc... ecc... ecc...) ho sostenuto un esame di stato del nuovo ordinamento composto da 4 prove.
Alcuni corsi della laurea della vecchia guardia comprendevano 35/36 esami in 5 anni, e davano accesso a un esame di stato a sole due prove.
Attenti a invidiare i piani di studio attuali e i nuovi esami di stato odierni, chi prende la magistrale in restauro oggi ha meno competenze di un geometra, e probabilmente introdurranno il tirocinio obbligatorio dopo la laurea.
(E' vero però che chi fa oggi l'erasmus taglia un bel pò i tempi)
OSCAR :
Le mie opinioni sono confutate dai dati:
il rapporto del numero di iscritti e laureati è nettamente aumentato negli ultimi 10 anni (anche in termini di durata della laurea).
Questo non vuol dire che oggi danno la laurea a cani e porci, ma semplicemente che i termini di giudizio prima erano molto più severi. I motivi erano tanti basti pensare che i fuoricorso erano una risorsa per l'università (A mio avviso era un illecita prassi legale per aumentare i fondi dell'università) e poi la sempre viva casta della vecchia guardia, che impediva il proliferare di architetti.
L'europa ha scardinato questo meccanismo perchè ha costretto l'università italiane a confrontarsi con quelle europee, si sono dovute ridimensionare ad un giudizio accademico più equo.
L'esame di stato non fà testo è una presa in giro e basta, era difficile passarlo prima come tuttora ma lì la bravura conta relativamente poco.
QUINDI RAGAZZI RISPETTO PER GLI ANZIANI.
Arch. Ir :


Sicuramente una volta non c'era la triennale di orientalistica.... sono tante le cause dell'aumento di laureati, ma alcuni corsi di laurea non sono una passeggiata, i professori severi non si sono ancora estinti.

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