Arch2013 : [post n° 308659]

Architettura, ne vale la pena?

Ciao a tutti non so se e giusta la sezione.
Sono uno studente al 4 anno di superiori geometra e volevo sapere se in questo momento e meglio diventare geometra o architetto libero professionista?
Perchè ho visto in giro per internet che l'architetto è la professione meno pagata e con il piu alto tasso di disoccupazione. ma è vero?
Poi dicono che nel 2014 ci sarà una ripresa edile, ma questo permetterà di innalzare il reddito medio di un architetto libero proffessionista?
Senza invadere la vostra Privacy il vostro reddito medio annuo è <= a circa 21.000Euro?
Sarà possibile fare l'architetto in ITALIA con reddito medio annuo di 60.000 Euro o bisogna per forza andare all'estero?
Grazie

pepina :
Arch2013...ma sei uno studente delle superiori? Sicuro? Io a quell'età sinceramente mi ponevo altri problemi...cmq a queste domande ti puoi auto rispondere leggendo un po' il forum.
tonnos :
Come hai già letto in internet e qui su p.a., dal mio punto di vista di consiglio caldamente di evitare architettura come la peste. Le domande sui guadagni mi sembrano fuori luogo, almeno per una persona attenta che legge attentamente quanto riportato in giro.
Ciao!
Edoardo :
Essendo giovane, si suppone, avrai molte false possibilità di ingresso nel mondo del lavoro (che non esiste, inteso come welfare) quando e se ti laurerai... ma comunque le avrai, laurandoti con l'imbuto il più presto possibile, perchè sarai appetibile dagli sfruttatori/elargitori di conoscenza. Per possibilità vere invece devi emigrare ma subito, con amici fidati possibilmente, motivato e con dei bei soldi... studiando in una facoltà di prestigio. Questo se non hai parenti inseriti ora, o con rendite di posizione, oppure se in futuro cambia tutto qui in Italia. Poi hai scritto varie cose molto ingenue a mio avviso, cioè FARE l'architetto... quando già FARE qualcosa di trasversale è difficile; 60.000 euro (netti?), e la parola "reddito" come se fosse possibile fare l'architetto con un contratto che, se esiste, ti da non più di 20.000 euro netti, forse 17.000. Non ultimo la presunta "ripresa" edile del 2014 che citi, del tutto aleatoria. Guardati veramente intorno e scendi un bel pò dall'albero, in fondo ancora potresti farcela o toglierti dalla testa di far coesistere la gratificazione personale col denaro. ;-)
Edoardo :
Ah, le info personali che richiedi... io, miracolato di provincia, nel 2004 a una settimana dalla laurea già collaboravo, poi m'hanno assunto nel 2005 da un'altra parte e, con collaboraz. aggiuntive mai interrotte, mettevo insieme quasi 25k l'anno. C'era il BOOM. Poi dal 2009 le collaboraz. sono cessate del tutto ed in studio non è più entrato nulla di grosso e nuovo, solo pratiche complementari a lavori pre 2008. Inevitabile il calo di fatturato e nel 2012 mi hanno part-timizzato. Da nov. di nuovo full-time, ma il lavoro per il quale m'han ripreso stenta e mi trovo con vuoti enormi. Da maggio 2013 sarò di nuovo a 670 al mese part-time. Se va bene. Questo è il mio caso ma la maggiorparte dei colleghi non ha trovato un'assunzione ed ha fatto "il salto". Non so quanti di loro faccia architettura fatturando 120.000 euro l'anno... credo pochi.
ALE :
non capisco perchè prendersela con questo ragazzo... secondo me al giorno d'oggi a 19 anni è normale e anche corretto porsi queste domande! perchè, secondo me, è inutile continuare a vivere nel mondo di "papalla" e ascoltar le nonne che ti dicono "laureati piccolo mio così troverai un bel lavoro di prestigio e avrai una vita agiata"... le cose purtroppo sono cambiate!
se il tuo sogno è davvero "fare l'architetto", se è l'unico mestiere che puoi pensare che ti darà soddisfazioni e ti renderà felice, allora iscriviti, impegnati e non pensare troppo al futuro... se la situazione economica non cambierà dovrai farti il mazzo per parecchi anni dopo, a collaborare a 500 euro al mese, senza contratti, senza sicurezze.. ma probabilmente lo farai "quasi" volentieri perchè farai un lavoro che ami!
se invece la tua priorità è tra 5 anni uscire, trovare un lavoro retribuito decentemente, lavorare assunto con contratto e magari un indeterminato, farti le tue 8 ore al gg, avere ferie pagate, maternità, congedo matrimoniale, straordinari... ed una certa sicurezza economica ed una certà stabilità......allora NON NE VALE LA PENA (a meno che in 5 anni le cose non cambino notevolmente)
ognuno è libero di scegliere quali sono le proprie priorità
Edoardo :
ALE, parlava di 60.000 euro l'anno... e di trovare un lavoro retribuito subito (da quel che ho capito). Della retorica sul "bel mestiere" credo proprio non glie ne importi nulla... per questo, perlomeno io, sono stato crudo.
Poi ritengo il tuo post quasi offensivo verso quelli che pur facendosi il mazzo, come scrivi, e non avendo avuto """privilegi""" hanno dovuto chiudere perchè tra retorica e realtà c'è una bella differenza. Il ragazzo sembra pragmatico, per questo va messo di fronte alla realtà... ...che tuttavia non significa rinunciare alle proprie ambizioni, ma forse proprio trovare la strada per realizzarle.
ALE :
allora siamo d'accordo che se cerca quello è meglio che si guardi altrove!
in ogni caso... neolaureati ed abilitati se hanno la fortuna di "collaborare" (che è già una grande fortuna) si portano a casa, boh, 400-700 euro al mese tolte le spese (commercialista, tasse, inarcassa, assicurazione, ecc ecc) considerando che per la maggior parte nn sono assunti ma "collaboratori con partita iva"... che per farla breve significa che quello che il capo ti da lo dividi diciamo per due... e se da domani non c'è più lavoro sei a casa!
Arch. Ir :
Caro Arch2013, la tua strada, se sarà quella del libero professionista, sarà in ogni caso una valle di lacrime dalla quale difficilmente uscirai vivo.
Inizia a piangere ora toglieno uno zero da 60.000 per i primi anni di professione, e abituati all'idea di fare un lavoro che se ti piace è gratificante, ma non parlo di progettare grattacieli, parlo di accatastare gratis la cantina di tua nonna e progettare l'arredo del tuo vicino, tentando di ampliare la tua clientela arrivando a svolgere incarichi più importanti, perchè fare la libera professione in italia significa questo.
L'alternativa è lavorare nello studio di altri, magari affermati, che ti stipendiano (poco) ma che ti daranno lavoro marginale su opere di un certo spessore e sul quale probabilmente non metterai mai la firma.
Riguardo al diventare geometra, il tuo diploma sarà un'arma in più, perchè ti darà anche questa possibilità, ma assicurati che in base alla data presunta del conseguimento tu possa fare l'esame di stato dopo 18 mesi di praticantato dalla maturità, perchè se sarai costretto a prendere una laurea di primo livello di classe tecnica per fare il geometra laureato, ti consiglio di seguire un corso che ti permetta di sostenere l'esame oltre che da geometra, da architetto iunior.

Se pensi di andare all'estero invece, scarta l'idea di diventare geometra laureato, e scegli una laurea a ciclo unico magistrale di classe 4/s, evitando corsi particolari di restauro, paesaggio, e pianificazione.

Buona fortuna.
archiiunior :
Caro amico, cambia professione, un infermiere riesce a guadagnare di più e a iniziare a lavorare prima. Di bello c'è solo il titolo architetto, per il resto nulla.
archistufo :
Caro Arch.2013, pensaci bene, considera che davanti a te ci sono una marea di aspettative, ambizioni varie e fantasie di ogni genere a cui cercherai di dare sfogo, ma alla fine ti ritroverai a 30 anni a maledire 1000 volte di aver messo piede in una facoltà di architettura.
Andiamo al punto: soldi pochi, lavoro molto.
Scordati le cifre che leggi in giro, devi condiderare che la quasi totalità di noi o lavora come finto dipendente o non risulta proprio da nessuna parte perchè viene pagato in nero come me, e di conseguenza le cifre dei fatturati medi annui scenderebbero vertiginosamente.......
A me se viene chiesto un parere da amici e parenti in merito ai tuoi dubbi, io rispondo a malo modo dicendo che se si vogliono rovinare la vita che lo facciano pure....
Io se fossi in te cambierei strada in tempo, fallo ora, tu sei molto più fortunato di tutti noi perchè sul web trovi una marea di informazioni e contatti, attendibili e meno attendibili, che io 10 anni fa non avrei assolutamente trovato in maniera così copiosa.
che dire, buona fortuna.
Kia :
A mio modesto parere il diploma di geometra sul mercato del lavoro vale più di quello di architetto. Vedo ogni giorno i geometri delle imprese che per carità, si fanno un mazzo in cantiere al freddo con vento e piova, ma non fanno la fame e sono tutti contrattualizzati. Insomma si guadagnano onestamente il pane e se vogliono fare i dipendenti ci riescono con tutte le tutele del caso. Di contro, tutti gli amici architetti non se la passano per niente bene perchè fanno i dipendenti ma con tutti gli oneri (gli onori però no) del libero professionista.
Quindi sinceramente, non so se tornando indietro avrei fatto questa scelta. Io personalemte potevo assecondare altre attitudini (mestiere di tipo pratico e non intellettuale. Penso che mi sarei trovata bene anche in un qualche laboratorio artigiano a carteggiare vecchi mobili e probabilmente adesso sarei economicamente più stabile e meno scontenta).
Cmque arch2013 fa benissimo a porsi delle domande, anche se deve ancora finire la scuola. Vuol dire che è uno che si informa. Tra l'altro come dice archistufo, adesso ci sono molte più possibilità di informarsi rispetto a 10/15 anni fa. Io all'ultimo anno di liceo mica avevo il computer, internet e via discorrendo.
moltolibera-professionista :
concordo con kia...magari non aver sognato di lavorare nello studio di renzo piano, di progettare case come quella sulla cascata di wright, di immaginare la mia vita in giro per il mondo con un rotolo di progetti sotto al braccio...erano tutti bei sogni...ma poi si sono scontrati con la realtà...lavoro per un architetto dopo aver provato a procurarmi lavori miei soffiatimi da geometri che avevano costi molto più bassi, passo le giornate a preparare varianti di pergole, sanatorie per abusi vari, magagne da sistemare, sempre cercando di aggirare le norme per pagare meno sanzioni possibili...e se arriva qualche progettino interessante, o fai tutto al risparmio o il cliente alla fine cambia idea perchè costa troppo...non è lavoro questo! anch'io adesso mi vedrei meglio a fare un lavoro artigianale!!! un lavoro manuale che ti da la soddisfazione di vedere la tua opera realizzata, che hai fatto tu con le tue mani, non il tuo progetto firmato da altri....io dopo 15 anni di lavoro da architetto, o aspirante architetto..., non lo consiglierei a nessuno! e io sto pensando di mollare tutto e inventarmi qualcos'altro....proprio ieri il mio commercialista mi consigliava di chiudere partita iva, inarcassa (che tanto la pensione non la prenderemo mai...) e semmai fare qualche prestazione occasionale se capita...ecco 7 anni di studio e 15 anni di lavoro buttati al vento....che tristezza!
M. :
Lascia perdere, si fa fatica ad arrivare a fine mese, difficilmente si fa progettazione o restauro, si lavora con la burocrazia: catasto pratiche edilizie e poco altro...chi fa lo schiavo in qualche studio (finti liberi professionisti) sarebbero contenti di guadagnare anche 21000 Euro lordi annui...molti a malapena arrivano a 15000.
Chi fa la libera professione se non ha molti anni di esperienza e molti buoni contatti, a malapena supera i 25000 euro. Poi ci sono grossi studi ben ammanicati che guadagnano tanto, ma ai ragazzi che lavorano per loro danno comunque poco.
Se proprio ci tieni a fare questo lavoro, fermati dopo il diploma e fai il geometra, perlomeno inizi preso, non so se guadagnerai quanto pensi tu, ma iniziare da giovane è gia tanto.
Altrimenti cambia strada...è meglio!
E comunque credo sia inutile proporsi di raggiungere un guadagno medio in queste professioni, un anno va meglio, un anno va peggio, un anno guadagni 10 un anno guadagni 25 ...un anno non lavori affatto, un anno sei strapieno fino a mezzanotte.
a tornare indietro farei scelte differenti! Pensaci bene
M. :
Condivido pienamente...
M. :
e già
ponteggiroma :
Dai Arch2013... togliti la maschera..... chi sei????
biba :
Ragazzi che quadro deprimente!!!! Però è uguale anche per me. Se uno pensa agli anni di fatica e impegno spesi per prendere la laurea c'è da star male.
I quattrini sono pochi, ma per me a pesare è soprattutto la limitazione sui miei piani per il domani. Tutte le mie amiche diplomate, a 30 anni possono permettersi di fare il secondo figlio, con maternità, ferie, malattia ecc. pagate, io se solo penso al primo già devo iniziare a tirare la cinghia......
Arch. Ir :
io sapevo cosa mi aspettava, e non è che avessi chissà quante alternative per trovare un lavoro sicuro.... c'è da dire che a volte capita anche questo.
arko :
lascia perdere l'architettura se vuoi
1. essere indipendente
2. essere rispettato
3. avere soddisfazione professionale

apriti un'edicola, sient' a me.
archistufo :
Lo voglio ripetere senza filtri ne elucubrazioni varie.........
CAMBIA STRADA. punto.
Poi se proprio vuoi......Noi però ti abbiamo avvisato, e sei mooooooolto fortunato in questo, lo ripeto, avessi avuto io dieci anni fa tutte queste informazioni, sti c...i che ci mettevo piede in quella gabbia di matti.
A quest'ora avevo la mia parrucchieria, e di conseguenza la mia casa ristrutturata, o nuova, una macchina decente, una vacanza ogni anno in qualsiasi posto io voglia, un introito mensile più che ampio, magari una famiglia, dei figli e così via......
tutte cose che forse tra dieci probabilmente ancora non avrò......
postilla: comunque i parrucchieri se lo fanno il c..o, comunque è un lavoro usurante (in piedi tutto il giorno, le braccia se ne vanno, allergie varie e puzza di ammoniaca a go go...) però il ritorno in tutti i sensi lo hanno e come.
Bye..............
Kia :
@Glyke: sul fatto dei vestiti, se ti consola, anche io faccio come te!!! e mi becco tante di quelle parole da mia mamma che nn hai un'idea. Ma d'altro canto se si può contenere una voce di costo.....
Arch. Ir :
poi pensano che vestiti così ce la tiriamo da sedicenti colti alternativi di sinistra :P
Kia :
x arch.ir:
ma per fortuna che c'è questa idea (di come un architetto deve andare vestito)!!!così chissenefrega di quello che mi metto addosso: ho sempre la scusante che sono architetto. Poi c'è anche la scusa che "devo andare in cantiere e devo essere comoda, ecc.ecc."
lisar :
Per chiarirsi le idee, consiglio di leggere l'introduzione al libro "Metropoli per principianti" di Gianni Biondillo... http://misterjohnlocke.tumblr.com/post/16916661683/non-fate-studiare…
tristemente vera e attuale, per lo meno, io mi ci riconosco al 100% :(
lisar :
scusate, il link non funziona... ma se digitate "Non fate studiare architettura ai vostri figli" in qualsiasi motore di ricerca un estratto dell'introduzione la trovate.
Arch2013 :
Ciao e grazie per aver risposto. Ho letto i vari commenti al mio post e a quanto pare tutti mi sconsigliano di fare Architettura e quindi quasi mi convinco di restare geometra. Solo che poi leggo di architetti che dal niente vanno all'estero e seguono progetti importanti come questo a Singapore:
www.italiansinfuga.com/2012/01/03/come-sono-arrivato-a-fare-larchite…
E se facessi ingenieria?
Ah qualcuno ha frequentato architettura al politecnico di Milano e sa darmi dei pareri?
Grazie
pepina :
ingegneria...................
M. :
il consiglio è lo stesso...lascia perdere!
Arch2013 :
Vabeh, allora vedrò, appena finisco le superiori, se il Disegno Di legge 1865 sarà passato, farò l'esame di stato per diventare geometra e non mi laureo.
Tanto se un geometra può fare la stessa cosa di un architetto tanto vale che mi risparmi 5 anni di studi. (i geometri, i geometri laureati, i periti industriali specializzati in edilizia e i periti industriali laureati potranno occuparsi di progettazione architettonica e strutturale, collaudo statico, ristrutturazioni e risanamento conservativo, senza alcuna limitazione e per ogni tipo di intervento, purché i lavori non comportino interventi statico-strutturali su strutture in cemento armato, oppure se i calcoli strutturali sono eseguiti, su incarico del committente, da un altro tecnico abilitato.
Le competenze di geometri e periti verranno estese anche all'urbanistica: potranno infatti redigere piani di lottizzazione e piani di recupero, entro limiti di superficie, cubatura e numero di piani. È quanto propone il Disegno di Legge n. 1865, attualmente in attesa di esame da parte della Commissione Lavori pubblici del Senato)
Grazie a tutti per i consigli.
Arch. Ir :
ecco, a proposito di competenze di geeometri e periti, tiè a tutti quanti ;-)
pepina :
trattenetemi..............................................................................................................
ponteggiroma :
Maddai è qualcuno che ci prende in giro ormai ne sono sicuro... pepina pure tu che ci caschi, ma lo vedete come scrive? Secondo voi un ragazzino delle superiori è in grado di scrivere così? Propongo toto scommesse su chi si nasconde dietro Arch2013 .... Sveglia lavorate troppo!
Arch. Ir :
ferma pepina!!!
non fare il perito!!!
Arch2013 :
Non capisco perchè ponteggiroma pensi che io vi prenda in giro e non sia un ragazzo. Comunque il disegno di legge 1865 lo conosco solo perchè con la scuola facciamo un programma di orientamento.
Tutto quà.
Comunque per quanto riguarda il politecnico di Milano avete pareri?
Grazie
Arch. Ir :
molto, molto interessante.
Nel caos di competenze attuale, acuito dalla crisi nella quale l'ingegnere strutturista accatasta il pollaio, negli istituti tecnici, al quarto anno, invece di parlare dell'angolo parallattico costante, parlano della probabile approvazione della legge che amplierà le competenze dei geometri a dismisura, rendendo di fatto conveniente per i laureati di primo livello, l'iscrizione ai collegi che si riempiranno di laureati di classe 4 e 8, classi di laurea in architettura e ingegneria.... giusto per puntellare e sancire le competenze concquistate dalla categoria dei geometri da contrapporre ai professionsiti iscritti agli ordini.

Ma ci rendiamo conto che gli ordini pensano a non far impilare due mattoni ai professionsiti iuniores spingendoli dai geometri, mentre i collegi indottrinano schiere di liceali sulla espansione delle loro competenze?
Mentre gli ordini dicono ai loro stessi iscritti che forse, un architetto senior non può occuparsi di urbanistica se non sostiene l'esame da urbanista, negli istituti tecnici assicurano le competenze sui piani di lottizzazione ai futuri geometri.
poipoi :
faccio da bastian contrario, come al solito
studia architettura: ti apre la mente (anche se leggendo molti di questi commenti, non si direbbe :).
Se ti piace ne vale proprio la pena.
il mondo del lavoro è difficile, ma come in tanti altri campi.
E non è detto che tu finisca a fare l'architetto. Ma è più facile che tu studi architettura e finisca a fare altro, piuttosto che studiare per fare il geometra o l'ingegnere e cambiare dopo. Impossibile.
ponteggiroma :
Vero concordo con poipoi sulla preparazione umanistico/tecnica che ti da architettura e che non ho riscontrato nella preparazione di molti ingegneri piuttosto settoriale.
Arch. Ir :
si sono d'accordo con voi, ma c'è da dire che non si parla di fabbriche di chiodi.
Ti apre la mente a seconda del tipo di docenza in attività in un particolare periodo accademico di un particolare corso di laurea con un ospecifico piano di studi di un certo ateneo di una certa città italiana.
Un pò come comprare un gratta e vinci..... se li compri vinci.....
mari :
Ma ad aprirti la mente non è la docenza che trovi. Piuttosto sono le capacità che si sviluppano e l'approccio alla risoluzione di problemi insieme alla capacità di gestire cose complesse. Poi le conoscenze di base - che dipendono più che altro dal modo in cui si affronta l'università, dalla volontà e dalla passione che ci si mette - ti permettono di capire cose tecniche e di avere la sensibilità di affrontare cose meno tecniche. Per non parlare dell'aspetto creativo che si può applicare in vari ambiti.

Fai architettura se ti piace architettura, poi se vuoi sconfinare in un campo creativo oppure in un campo ingegneristico, avrai tutte le capacità di farlo.
ponteggiroma :
Brava mari ... propongo applauso..., alla fine, malgrado tutto quello che dobbiamo subire, politici, ordini, ingegneri, committenti ignoranti hai centrato a pieno il fascino del nostro lavoro che può rigurdare tanto le megacostruzioni quanto la semplice pratica comunale, un'approccio multidisciplinare alle varie problematiche che non è cosa da tutti...
Arch. Ir :

In alcuni corsi c'è poco da aprire se non la porta per cambiare ateneo.....
archistufo :
UN PLAUSO per Arch. Ir!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ve lo dice uno che non stava nell'ultimo ateneo di questo mondo.....
Il problema è proprio questo, la nostra pluridisciplinarietà che non ci porta da nessuna parte, che bellezza se ognuno di noi veramente facesse quello per cui ha studiato..........
io che mi sono laureato con una tesi in restauro, avrei voluto lavorare maggiormente in questo campo, senza escludere a priori gli altri nostri campi di attività, e invece mi è capitato tra le mani roba che veramente prima ignoravo proprio e/o schifavo altamente. Che belle prospettive......
M. :
concordo con archistufo!
bellissima facoltà, appassionate, interessante, ma poi..apre la mente...ma poi quando entri nel mondo del lavoro, vedi che è solo una delusione!
Se lo fai per passione e poi ti adatti a fare altro ok!
ma se inizi a lavorare a 30 anni per capire che era tanto bella quando studiavi, quanto fa schifo nel mondo del lavoro...allora evitati sta delusione!
Arch. Ir :
io a dire il vero ero un diplomato geometra già disilluso, e la facoltà l'ho trovata penosa, ma il lavoro oggi mi piace molto, ma soldi pochi :-)
Colleghi, i docenti secondo me sono fondamentali, se non danno stimoli, se tarpano le ali, se non insegnano le basi e nemmeno le cose avanzate, paghi le tasse per studiare da autodidatta.
Diventa solo una tortura per arrivare al timbro e imparare la professione sul campo.

BIBI :
No fare architettura non ne vale la pena! Resta geometra che sicuramente in questo paese avrai più lavoro e più poteri! È poi un geometra che vuole fare l'architetto lo trovo un qualcosa di innaturale! Oppure l'ultima che ho saputo? Geometra laureato ma che cos'è? Questo paese e' una barzelletta vivente a pensare che la nostra professione in altri paesi e' tenuta in grande considerazione ancora! A parte la crisi certo!
Ily :
Io non ho MAI maledetto il momento in cui ho scelto di fare architettura, mai.
Tanto al giorno d'oggi gli stipendi sono bassi ovunque, e c'è sfruttamento generalizzato.
Comunque ArchIr ha ragione al 1000%, perché i laboratori di progettazione per me sono stati tempo perso e fonte di incazzature epocali, e non mi hanno insegnato a progettare alcunché (disegnare una casa a forma di macchia d'olio o fare un padiglione di bottigliette d'acqua non la considero progettazione).

Arch2013
Lo studio non è mai tempo buttato. Sopratutto se vieni da un istituto tecnico hai bisogno di approfondire aspetti della tua formazione diciamo più umanistici: un geometra non sa nulla di storia dell'arte e dell'architettura e questo lo trovo francamente aberrante.
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