giulio : [post n° 347991]

Maternità

... mi arrivato il MAV... anzi prima arrivava il MAV, adesso mi arrivata una mail, che mi invitava ad andare nella mia box su inarcassa per scaricare il malvagio MAV.
e vabbè ...è la pensione da fame che mi tocca, grazie! ...ma il contributo maternità di €62 non potremmo risparmiarlo? perché devo contribuire anche alle mie colleghe incinte??, quando ho avuto le mie bimbe nessuno mi ha aiutato. Qualcuno pensa che una professionista debba essere aiutata dai colleghi per la propria maternità?? secondo me deve essere aiutata dal compagno (o marito, o amante) dalla mamma, dalla ASL e un po' dalla suocera... ma io che centro?
Ily :
Vergognati.
Paolo :
Il post puó sembrare duro, ma di questi tempi sembrano soldi rubati! Perché allora non introduciamo altre 62 eur per pagare la disoccupazione a chi, uomo o donna, non lavora da 9 mesi e piú, e sta morendo di fame?
@Ily, non penso che uno si debba vergognare solo per avere espresso un'opinione che, tra l'altro, tra mooolti di noi é comune.
Anna :
In effetti bisognerebbe tutelare più in generale chi lavora poco e nulla a prescindere dal sesso, non solo le donne in maternità. E lo dico da donna.
ivana :
perchè pagare le tasse per costruire asili nido se non ho figli? O per gli ospedali se ho una salute di ferro? o strade che non userò mai? Perchè vivere in un mondo con meno disuguaglianze sociali possibili conviene anche a me, è un mondo dove la qualità della vita è certamente più alta, non ho bisogno di difendere casa mia con il filo spinato, ed i rapporti con le altre persone sono certamente più vivi e improntantati sulla fiducia.
@Paolo, sì capita di doversi vergognare delle proprie opinioni, perchè no? Anzi sarebbe una buona cosa vergognarsene, così da non divulgarle per il bene dell'umanità.
giulio :
@ivana, io e mia moglie abbiamo due figlie... e sono la gioia della nostra vita. Certo non le ho partorite me se pensi che non abbia partecipato alla gravidanza di mia moglie ti sbagli e di molto! ...mai ho detto a qualcuno quanto mi sono costate ma non intendo soldi ma notti sveglio e figure di ... per non venire meno ai miei impegni di lavoro.
A me pare, ma posso sbagliare, (e se sbaglio non mi vergogno) che ci sono donne che per protestano la parità per ogni diritto negato (ed io sono sempre d'accordo), ma che mai rinuncerebbero ad propri privilegi.
Qui non c'è un asilo per chi è senza figli o una strada fuori zona, per me l'assegno di maternità è da togliere a tutti o da dare anche ai papà... a me sembra un ragionamento di parità.
Il tentativo di zittire le idee, pure sbagliate dette dal tuo contraddittore non è un vantaggio per l'umanità ma è azione propria dei regimi dittatoriali, ma ritengo giusto che tu lo abbia detto e chi lo legge può capire...
L'assegno del neonato può essere dato a tutti ma lasciatemi la battuta "basta che non che per la stesso bebè non si presentino in due o tre"
fulser :
post interessante.
Giulio, capisco le tue perplessità: tutti noi abbiamo visto (soprattutto nel settore pubblico, devo dire) donne che con la scusa della gravidanza hanno approfittato delle leggi in modo spudorato. Per esempio mia figlia paga ancora le carenze delle scuole medie mal fatte, perchè per due anni non abbiamo visto la prof di matematica causa gravidanza (i supplenti erano personaggi ridicoli che rimanevano al massimo una quindicina di giorni). Tutto questo mentre in altri ambiti ci sono donne che praticamente partoriscono lavorando, o vengono continuamente discriminate perchè incinte (se non ricordo male, in questa bacheca Fra ci aveva dato una allucinante testimonianza in merito).
Detto questo, l'Italia è un paese in piena decadenza, e se lo è uno dei motivi è proprio il fatto che non si fanno bambini: molti paesi più evoluti del nostro fanno l'impossibile per favorire le nascite, per diminuire i costi sociali che la mancanza di giovani comporta. In Finlandia o in Svezia, non ricordo bene, anche i padri sono "obbligati" a stare a casa per paternità, ed entrambi i genitori ricevono il contributo.
Come al solito, in genere da noi sono favoriti i furbi.
biba :
Scusami Giulio, ma sei serio? E siete seri tutti voi che lo supportate, o è l'ennesimo post provocatorio e sono io che non capisco l'ironia? Mi sembrate matti. Ma dov'è finito lo spirito di appartenenza a un gruppo, la solidarietà di categoria? Vi sembrano termini superati da comunisti della prima ora?
Da tutte le parti ci tartassano in ogni modo con contributi da rapina, oneri sempre più gravosi che camuffano come formazione obbligatoria, pos pec ecc, facciamo un lavoro che a stento ci viene riconosciuto con tremila responsabilità per tre lire, ci pigliano per il culo quotidianamente parlando di semplificazioni che invece ci tirano scemi....e voi vi mettete a parlare... di cosa?? Di parità dei sessi?? Per SESSANTADUE EURO ALL'ANNO? Ma si può sapere di quanto si sposta la tua vita, Giulio, con sessantadue euro in un anno? chissà che vacanze da favola, che auto ultimo modello che ti ci potresti comprare! Un grande valore aggiunto, che sicuramente non regge il confronto con il fatto che, mettendo insieme i tuoi e i miei, e i sessantadue euro di tutti noi, tante mamme architetto possano avere un minimo di supporto e di tutela, che comunque è infinitamente meno di quello che avrebbero mamme commesse e simili! Ma non vi rendete conto che è l'ennesima guerra tra poveri??
Perché invece il contributo soggettivo e integrativo che costano una cifra assurda non sarebbero da contestare? No! protestiamo invece per le donne che, guarda un po', decidono di fare l'architetto e pure di figliare! ma che vergogna, mi chiedo perché lo facciano.
Ha scritto addirittura: "quando ho avuto le mie bimbe nessuno mi ha aiutato". Ma perché le hai forse partorite tu? tenute nella pancia? vomitavi, eri grosso e ingombrante e i clienti ti guardavano come se fossi malato quando eri incinto? come se non fossi in grado di tenere fede agli incarichi che eventualmente ti avessero dato perché a breve avresti sfornato un figlio? Ma io non mi capacito che nel 2014 una persona possa dire "ci sono donne che per protestano la parità per ogni diritto negato, ma che mai rinuncerebbero ad propri privilegi": quali privilegi scusa? partorire? allattare? vivere nella difficoltà di dover scegliere tra famiglia e lavoro, mentre tutti intorno ti dicono "ma perché tu non fai un figlio" e poi ti dicono "eh però poi per il contratto vediamo"? sentire discorsi maschilisti come il tuo?
E' allucinante. Su una bacheca di gente così intelligente come siete voi non mi sarei mai aspettata un discorso simile. Ivana ha ragione da vendere! Basta con i privilegi dei malati, sono in salute quindi le tasse per gli ospedali non le pago più, che schiattino pure i deboli di salute.
Non ci posso credere. Per sessantadue euro.
domenico :
Mi aggiungo: vergognati 2...
Ragionamenti assurdi, derivati dalla pochezza economica che impoverisce anche quella d'animo... scusami Giulio, ma devo dirlo: che tristezza...
ponteggiroma :
concordo assolutamente con Ily, Ivana e Biba. Capisco che la crisi economica ci sta facendo dare i numeri un po' a tutti, ma qui ho l'impressione che si stia sparando su un'ambulanza.
Ily :
Giulio, la maternità pagata non è un privilegio, è una conquista di civiltà costata la vita a molte donne e lavoratrici.
Piuttosto io estenderei la tutela di Inarcassa anche alla malattia, per entrambi i sessi: ti rompi una gamba e per due mesi non puoi lavorare come fai?
DR COSTA :
Ily se vuoi farti pagare la malattia fatti assumere dal tuo capo, altrimenti cambia lavoro; i diritti di chi è assunto non possono essere dati (giustamente) a chi è libero professionista.
Tornando al post iniziale, sarei curioso di sapere quando prendono le nostre mamme architetto libero professioniste dalla amatissima Inarcassa.
1400 € al mese per cinque mesi per poi andare a scalare (cifra da contratto nazionale per gli impiegati negli uffici tecnici).
Credo proprio di no, insomma il contributo maternità in pratica è un contentino da dare alle nostre mamme architetto talmente basso da risultare vergognoso.
Insomma Giulio diciamo che il tuo punto di vista può essere anche condivisibile ma togliere anche questo vergognoso contributo (per consistenza) ad una mamma senza diritti mi sembra eccessivamente troppo.
Piu' in generele andrebbe ricordato alle future mamme che la maternità è un diritto, ma lavorare è un dovere ( naturalmente riferito a chi lavora nel pubblico impiego o nelle aziende, non a chi non ha nessun diritto) perchè sparire per due anni (la legge lo permette) non è un diritto, vuol dire è approfittarsene perchè il tuo datore di lavoro ti anticipa lo stipendio, magari pagando per un sostituto e poi l'INPS con comodo gliele rimborsa ( ma non tutti insieme). Così per garantire il diritto alla maternità ad alcune lo hanno tolto a tantissime donne, che sono costrette a licenziarsi prima di avere un bambino ( le famose dimissioni in bianco da firmare all'assunzione); questa sarebbe la vera battaglia da vincere.
Ante e post :
Il problema non sono le 62€ annue, il problema è la disparità generale che esiste in questo paese.
Da non so quanti anni "si tira a campare" : contratti e contrattucci finti che non prevedono uno straccio di previdenza sociale, lavoro nero, precari, gente che si riadatta a fare qualsiasi altra cosa a qualsiasi costo.
In un panorama del genere, perchè alcune donne dovrebbero aver diritto all'assegno di maternità ed altre no?
E per estendere il discorso, vogliamo parlare del contributo di disoccupazione? Perchè la segretaria dell'agenzia immobiliare che ha chiuso per fallimento ha avuto diritto a mesi di assegni pagati ed io che esco da uno studio in fallimento no?
Perchè poi se dovessi restare a letto per malattia (non voluta) non avrei diritto allo stesso assegno di una collega che non lavora causa maternità (scelta volontaria)?
Ad oggi io vedo in tutto ciò un privilegio. Potremmo estendere un po' di diritti a varie altre casistiche o eliminarli del tutto, non vedo di cosa ci sia da vergognarsi nell'esprimere questo genere di opinione.
Fabiana :
@DR COSTA quì leggi tutto www.inarcassa.it/site/home/assistenza/indennita-di-maternita.html
Paolo :
Fabiana, la pagina che si legge da questo link, conferma quello che molti di noi pensano. Pochi giorni fa, in un mio post dove citavo la notizia che un nostro collega si era impiccato nel suo studio per mancanza di lavoro, non ho visto nessuno che ha proposto un contributo Inarcassa magari alla famiglia. Un uomo disperato ha avuto sempre meno valore di una donna incinta, o di una donna divorziata (vedi uomini in mutande dopo il divorzio).
Si dice che la misura dell'indennità minima per l’anno 2014 è pari a € 4.948,00. Bene, queste € 4.948,00, forse non avrebbero alleviato il disagio del nostro collega? Gli avrebbero consentito di comprare per 9 mesi (per paragonarlo ai 9 mesi di gestazione!) la pasta, il pane, e pagarsi qualche piccola bolletta.
Propongo dunque di destinare queste € 4.948,00 ogni anno ad una categoria diversa : un anno alla maternità, un anno a chi fattura meno di € 5.000,00 l'anno, un anno a chi vive in zone colpite da calamità naturali, un anno a chi per causa di forza maggiore (incidenti, impossibilità fisica) non può lavorare.
Ci saranno, sono convinto, le barricate da parte delle donne incinte, ma sono stanco di vedere assegnati contributi a chi è stato sempre tutelato, invece di considerare anche condizioni sfavorevoli di lavoro che possono porgere a tragedie. Le prime due righe di DR Costa, infine, sintetizzano benissimo il pensiero di molti.
ponteggiroma :
dopo quest'ultimo post... stenderei un velo pietoso, ripromettendomi di non intervenire ancora su questo post ed augurandomi che chiunque dotato di buon senso faccio la stessa cosa. Notte cari
domenico :
Ponteggi mi hai anticipato. Vergognoso nel 2014 sentire discorsi assurdi (della serie se non mi viene riconosciuto un diritto, allora aboliamo i diritti di tutti, oppure facciamo un diritto a turno, o mezzo a te e mezzo a me). Mi sembra di stare in una puntata di Quinta Colonna con Paolo del Debbio, quando intervistano gente in collegamento da qualche piazzetta di paese... e io, quando facendo zapping vedo del Debbio in TV, ho solo 2 reazioni: o guardo e sorrido, oppure cambio subito canale. E questa volta, è meglio se cambio canale....
DR COSTA :
Fabiana lo so benissimo quanto é il contributo di maternità, ma ribadisco che é poco in confronto dei diritti delle donne assunte con contratto a tempo indeterminato.
Ily :
DR Costa a me sembrerebbe solo una cosa degna di un paese civile se un'artigiano, un libero professionista o un lavoratore autonomo che è costretto a stare a casa alcuni mesi per malattia o infortunio abbia un sussidio, a te no?
Sai, esistono le gravidanze a rischio vere, le malattie gravi (di cui non farò i nomi), o banalmente incidenti per cui una persona non possa lavorare per uno due-mesi (una gamba rotta, ad esempio).
A me non piace proprio il discorso "io non uso un servizio e quindi non lo pago". Perché anche la persona più sana del mondo può scivolare in bagno e rompersi una gamba, e quindi avere bisogno di un ricovero in ospedale. Allora io dico: aboliamo TUTTE LE TASSE e ognuno si paghi privatamente i servizi che usa.
Ma non ci converrebbe, sai?
Ily :
Ante e Post mi fai paura, eliminare i diritti a tutti vorrebbe dire fare un salto indietro di un secolo almeno.
In cui i bambini di 12 anni lavoravano 12 ore in miniera, le donne allattavano in fabbrica tra le macchine a carbone, e gli operai russi delle filande dormivano sotto ai telai.
Niente paura, ci arriveremo, sostituendo le miniere e i telai con le scrivanie e i call center.
Ragazzi, leggetevi GERMINAL, grazie.
E ricordate che nei primi anni del Novecento un centinaio di operai (quasi tutte donne) morirono bruciati nel rogo della loro fabbrica: è per questo che l'otto marzo di festeggia la donna.
DR COSTA :
Ily se leggi il mio post dico che il contributo di maternità è vergognoso per quanto è basso; magari una mamma deve stare a casa un anno e l'Inarcassa gli da 5000,00 € ( poi se la nostra mamma fatturava 100.000 € è chiaro che gli daranno di più, ma in generale il 90 % delle donne prendono il contributo minimo).
Altra cosa sono le coperture per malattia da dare ad un libero professionista; in un paese che garantisce solo alcuni (lavoratori assunti con contratto nazionale e dipendenti pubblici) mettere sulle casse private anche questo onere significherebbe far aumentare dei contributi che ad oggi sono già insostenibili da pagare, così alla fine uno chiude PIVA; cosa che purtroppo sta già succedendo insieme ad un numero sempre minore di nuovi iscritti ad INARCASSA.

kia :
ma c'è ancora il sistema di calcolo del contributo di maternità in base al reddito? c'era un minimo e un massimo erogato in base al reddito a parità di versamento uguale per tutti. Era questo che non capivo, non tanto il fatto di pagare tutti la stessa quota e cioè che la mamma architetto che fattura 10mila euro si beccasse il minimo (e magari perdesse pure il lavoro da collaboratrice di studio) mentre quella che fa 100mila euro perché magari associata al padre architetto che lavora da 40anni, invece ricevesse il massimo (
Paolo :
Vedo molti che scrivono: "Vergognoso nel 2014 sentire discorsi assurdi". Beh, è proprio perchè siamo nel 2014 che si sentono questi discorsi. Forse non avete capito, almeno non tutti (beati voi!), che la maggior parte degli architetti non riesce a pagare le rate Inarcassa, e a volte nemmeno l'iscrizione all'Ordine. Quindi, proprio perchè siamo nel 2014, permettete che gli sta sulle p...e pagare il contributo di maternità? Non avete ancora capito che se non si rimette in moto il lavoro, per noi è finita, e quindi nessuno potrà pagare nessun contributo, purtroppo. Le € 62,00 che citava l'autore del post (alcuni dicono ""per sole € 62 si fa questo casino"!), oggi per molti sono una giornata di lavoro (quando la si fa). Quindi un contributo di maternità che è un obbligo, viene visto come un'estorsione, come del resto tutta la contribuzione Inarcassa che alla nostra generazione non garantirà la pensione; e rate Inarcassa, servono solo ad elargire la pensione a quelli che già ci sono in pensione, e che hanno guadagnato negli anni passati permettendosi pure di investire i loro soldi in immobili o altre rendite.
Mi danno fastidio poi i discorsi che tirano in ballo lo spirito di categoria, il vergognarsi di esprimere l'avversione a un contributo, il non potere dire che questo contributo potrebbe essere dato ai colleghi in difficoltà economica (cosa che io preferirei in questo momento di crisi). C'è molto dell'Italia attuale nel volere tenere stretto un diritto acquisito e non volere mollare l'osso per qualcun'altro più bisognoso in alcun modo.
Non vi illudete che, più si va avanti con gli anni e più dovrebbero mantenersi o aumentare i diritti acquisiti. Già si sono persi molti diritti sindacali su alcune categorie (vedi i contratti schifosi di co.co.co. e le 850,00 e in alcuni stabilimenti Fiat). "ancora nel 2014 devo sentire questi discorsi"! Quindi l'avversione alle rate Inarcassa, e ahimè alla quota maternità, aumenterà sempre di più, ma non per menefreghismo o maschilismo come qualcuno accusa, ma solo perchè soldi nel portafoglio ce ne sono sempre di meno, fatevene una ragione..Appunto, svegliatevi, siamo nel 2014, non negli anni '60 del boom!
mea :
Scusate.....ma lo sapete che nel 2014 anche gli omini hanno diritto all'aspettativa di maternità?
Non è che puoi occuparti di tuo figlio solo se hai un utero!
Ante e post :
Ily non credo di dover essere io a fare paura ma la situazione in cui ci troviamo tutti.
Se diventi madre (non padre) quindi, puoi aver diritto ad un indennizzo che per il 2014 è pari circa a 5000 €... quando molti di noi non arrivano a fatturare 5000€/anno, pur lavorando tutti i giorni.
Io la trovo una cosa assurda!
L'onere contributivo aumenta sempre più mentre le mie possibilità di 31enne di percepire un giorno una pensione cadono nel baratro. Ma per trovarci in questa situazione non sarebbe affatto servita una cassa previdenziale diversa dall'INPS!
Parliamo di professionisti che sono necessariamente pianificatori, per indole e deformazione professionale, avremmo tutte le capacità per razionalizzare una situazione del genere, nonostante i pochissimi fondi a disposizione. Però quando viene toccato il sacro tasto della maternità si grida subito allo scandalo.
Essendo di indole pianificatrice dunque, pago l'inutile dazio di Inarcassa ma provvedo autonomamente con fondi pensionistici alla pseudosicurezza del mio futuro. Se avessi pensato di mettere in cantiere un figlio avrei cercato di risparmiare anche per i lunghi periodi di inattività, anche se sulla mia dichiarazione dei redditi i numerini prima della virgola sono soltanto quattro! Si fa quel che si può...
Perchè non sta bene dire che i 62€ del contributo di maternità ci pesano, quando tantissimi di noi lavorano senza l'obbligatoria assicurazione professionale (per cui ho ricevuto preventivi fatti di cifre che sono "solo" il doppio)?
Per quelli che poi se lo stessero chiedendo aggiungo anche: sono donna, femminista e la cosa più a destra che ho mai votato sono stati i verdi.
Non è che io voglia combattere una battaglia per l'abolizione di tutti i diritti acquisiti, ma la situazione con la quale si deve fare i conti è questa, è inevitabile dover affrontare qualche genere di cambiamento prima o poi.
domenico :
Mi ero ripromesso che non sarei più intervenuto in questo post... ma non posso non fare la battuta, farei violenza su me stesso...
@ Ante e post: la cosa più di sinistra che ti è rimasta, evidentemente, è la mano...
Ily :
Ante e Post, ti spiego una cosa, e se vuoi ti faccio anche il disegnino (sai, quello dell'ape e del fiore...).
Se diventi padre puoi interrompere il lavoro per 0 giorni.
Se diventi madre negli ultimi due mesi di gravidanza ti porti appresso una pancia di ingombro non indifferente: forse andare a fare i sopralluoghi, fare le code in comune, arrampicarsi su un trabattello è scomodo e anche pericoloso, no? E quando il bambino è nato i primi mesi devi allattare ogni tre ore di media. Scomodo andare in ufficio in quelle condizioni eh?
Il problema dello "scandaloso" privilegio della maternità è che sono le donne a partorire, e non gli uomini.
Anche a me scoccia pagare inarcassa, figli non ne ho e sono anche single, e di anni ne ho 33. Quindi, per favore, taci.
10.25 :
Lo spirito di solidarietà ormai è completamente andato...sono a favore del contributo di maternità nonostante fatturi zero quest'anno e le prospettive sono non belle. Personalmente dovrebbero vergognarsi di più quelle colleghe che non hanno mai avuto partita iva, perchè non gli è mai servita, e la aprono nel momento in cui decidono di avere un figlio, approfittando dei minimi, prendersi il contributo di maternità e chiuderla successivamente dopo...che tristezza...
poipoi :
Non c'è niente di scandaloso nel farsi domande, soprattutto in un momento di crisi. Ma devo dirti, giulio, che proprio in questi momenti mi piacerebbe dare solidarietà a tutti i colleghi in difficoltà, non solo alle future mamme. Spero si riesca a fare di più, perché le misure messe in campo finora dalla Cassa non mi sembrano sufficienti. Forse il problema è come evitare che se ne approfittino.
Ally :
@mea: in caso di assunzione è come dici tu ma con Inarcassa non mi risulta, nel senso che il regolamento parla di "professioniste". Oppure non l'ho trovato io... puoi linkarci - se li hai - dei riferimenti?
Almeno cominciamo a fare un po' di chiarezza in questo 3d che sta degenerando.
giulio :
Ho letto tutti i giorni il prosieguo della discussione senza intervenire ma non perché non abbia da dire anzi, ma mi è parso giusto lasciare decantare gli animi più accesi… Soprattutto mi sarei aspettato che qualcuno mi spiegasse quello che so ma che dal mio primo post non si evinceva: il contributo spetta alle professioniste che non possono lavorare per la loro limitante (splendida) prossima maternità e deve essere versata da chi si “avvantaggia” da tale difficoltà. NESSUNO purtroppo lo scritto, bè lo so e me lo dico da solo…

X biba. Cerco e leggo i tuoi interventi perché mi sembrano corretti tecnicamente, educati e scritti in italiano. A te lo ammetto (ma solo a te) che il primo post era un po’ provocatorio ma senza ironia. Mi aspettavo molte pseudo femministe dell’ultima ora i piazza – virtuale- con pollici ed indici congiunti, ci sono state eccome, non mi aspettavo donne che condividevano o rincaravano la dose (erano donne? o maschietti travestiti) boh!! Non cercavo di risparmiare 62 euro, che all’anno sono 124 solo per gli amanti della matematica che lunedì pagherò con il mio MAV come tutti o la maggior parte. Ma veramente penso ci sia qualcosa da correggere. Non ho portato in pancia le mie bimbe per nove mesi, ma le portate sulla pancia (nel marsupio) nei dieci mesi successivi e le porto avanti nel miglior modo possibile e chi pensa che la mia paternità non mi abbia limitato nel lavoro, e non abbia condiviso la gestazione con la mamma, sbaglia! Chiarisco che il contributo di maternità spetta anche alle mamme che adottano un bambino gesto meritorio e da premiare ma la mia premessa…?

X Ily. GERMINAL intendevi il romanzo di Emile Zola? Credi veramente che le donne siano discriminate? Che l’8 marzo sia da festeggiare? Trovo le tue posizioni un po’ anacronistiche ma perfettamente legittime. Le donne che lavorano con me sono trattate alla stregua dei loro colleghi e l’8 marzo ci sono solo quattro mimose a profumare lo studio ma per la festa aspettiamo Pasqua e pasquetta!

X domenico. A me del Debbio non mi piace ma se lo trovo (guardo poco la TV) me lo guardo, da un po’ di anni mi capita di capire più cosa da quelli diversi da me, non è detto che chi ha idee diverse dalle tue non ti aiuti a crescere e capire quello che ti circonda. A me è capitato anche di cambiare idea, può succedere…

VERGOGNA. È un bel sentimento, ma a me hanno insegnato che ci si vergogna delle azioni e non delle opinioni espresse senza violentare nessuno una pagina anceh se sono sbagliate a chi ledono?? che vuole leggere, le legga… se conoscete le mie azioni aspetto che le critichiate altrimenti…

Solidarietà. Magari ci fosse, adesso domando a tutti se il contributo della maternità all’inarcassa fosse facoltativo lo paghereste?? La vostra risposta è solidarietà, suggerisco dopo il mav contributi facoltativi www.avocedecreature.it/ www.legadelfilodoro.it/. Possiamo mettere le donazioni volontarie nella dichiarazioni dei redditi.

Pepinaaa. Idea del sondaggio del venerdì, e qui chiudo, ma il possesso del copyright resta tutto tuo!!

CODICE DI AUTOREGOLAMENTAZIONE DEI PARTECIPANTI AI FORUM DI PA. Propongo art.1 Si attaccano le idee e non le persone

Grazie a tutti.

giulio
bonaparte :
Sono sbigottita! L' Italia sta togliendo tutte le tutele e diritti ai lavoratori per quelli che la pensano così: perchè devo pagare per una cosa che non mi tocca? Una sola definizione: SENSO CIVILE. A quanto pare scarseggia anche in politica ultimamente...
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