CateMako : [post n° 384666]

Rimanere a ingegneria edile-architettura o passare a scienze dell'architettura?

Ciao a tutti. Studio ingegneria edile-architettura a Tor Vergata ma in 4 anni ho dato solo 11 esami. Sono diplomata all'istituto d'arte (disegnatori di architettura e arredamento). Sapevo che avrei avuto difficoltà nelle materie scientifiche però mi sono buttata in questo corso di studi sperando di riuscire a fare anche gli esami scientifici e di avere più possibilità nel futuro. Ora però sono molto scoraggiata, in 4 anni di materie scientifiche ho fatto solo analisi 1 (preparando solo quella in un intero semestre) e geometria. Ho seguito il corso di fisica 3 volte senza riuscire a studiarla. Ho troppe lacune. Dedico tutta me stessa alle materie più architettoniche e ai laboratori. Probabilmente ho sbagliato e me ne accorgo a 24 anni. Sto pensando di passare alla Sapienza, il corso è organizzato diversamente e dicono sia un po' più semplice, magari riuscirei a studiare meglio. Però ho anche "il pallino" di passare a scienze dell'architettura. Passando a ingegneria edile architettura sarei iscritta al 3° anno, mi mancherebbero circa 16 esami e essendo realista mi ci vorrebbero altri 3 anni abbondanti per terminare. Passando a scienze dell'architettura sarei iscritta al 2°, se va tutto bene prenderei la triennale a 26 anni...e poi boh...dovrei fare la magistrale perchè la triennale non serve a nulla. Sono anche fuori sede. Sono molto indecisa. :S Sinceramente parlando mi sento più architetto che ingegnere. :S Cosa mi consigliereste di fare?
d.n.a. :
Ciao, io credo, per quello che scrivi, che cambiare solo sede e rimanere nel corso di ingegneria, non risolve i tuoi problemi. Se non hai le basi, o te le costruisci o non le avrai mai. gli esami scientifici, anche se piu facili (a detta delle chiacchiere, che poi lasciano il tempo che trovano) sono sempre difficili. Avrebbe forse piu senso passare a scienze dell'architettura, ma anche li ci sono esami scientifici, e comunque, dovresti verificare il ritmo di esami, e sopratutto quanti dei tuoi 11 sono validi, perchè il rischio è quello di finire a 30 la triennale che a 26.
Valuta anche l'opzione 3 design, che forse è piu nelle tue corde, e l'opzione 4, trovarsi un lavoro, e decidere che forse l'università non fa per te.. in bocca al lupo.
john :
A Vallegiulia si diceva "Analisi 1 la passano tutti, lo dicono all'inizio del corso che non siamo ingegneri e che la matematica l'hanno semplificata per noi".....tutte balle, amici miei l'hanno fatto 5/6 volte per poi prendere un 18 stremati dopo due anni, per non parlare di statica, scienza delle costruzioni, tecnica delle costruzioni, fisica tecnica, etc etc, che magari non si chiamano più così ma che vanno preparate per bene. SI diventa un tecnico, che potrebbe firmare il progetto di impianti o di strutture, per quanto semplificato non possono essere materie di serie B, anche se "architetto".

Sinceramente: se vuoi diventare un tecnico professionista non puoi avere tali lacune. Non esiste più l'architetto che non si interessa di strutture, di impianti, di cantiere, di risparmio energetico, di antincendio...ci sono tutta una serie di discipline che se non riesci a studiare figuriamoci ad applicarle nel mondo del lavoro dove la fisica tecnica, la matematica, la statica...etc. oggi come oggi servono. Magari in collaborazione con altri tecnici, ma servono.

Non per scoraggiarti ancora di più ma se li passassi a fatica, senza capirli, dovrai comunque abilitarti e rischieresti con tali lacune di non poter lavorare o la massimo di ritrovarti a fare il disegnatore di qualche concorso assurdo in studi che ti pagano una miseria.

Valuta se spostarti sul design, sulla storia dell'arte, sull'arredamento...se "realmente" non solo non passi gli esami tecnici ma non li riesci proprio a capire e studiare non hai molte alternative.
fulser :
io ho avuto enormi difficoltà a fare gli esami scientifici, e venivo da un liceo scientifico. Col senno di poi quello che mi sento di dirti (considerando anche che sei fuori sede) è: molla tutto, impara BENE una lingua oltre all'inglese e spendi il tuo diploma in un paese emergente dove vadano pazzi per il design italiano.
Ti resterà sempre il rimpianto di non aver finito. Ma l'intero settore edilizio sta attraversando una trasformazione enorme, non è solo una crisi, e francamente anche se finissi in un tempo ragionevole (e permettimi di dubitarne, a meno che tu non faccia un enorme lavoro di autodeterminazione su te stessa per gli esami scientifici) avresti una laurea con assai pochi sbocchi, perlomeno in Italia.
Scusa la franchezza. Auguri.
CateMako :
Una scuola di design mi tenterebbe molto però le rette sono alte. Mollare tutto dopo 4 anni e soldi spesi non so... Negli esami scientifici sono lenta a prepararli però poi riesco a capire, ad analisi 1 ho preso 27. Penso di avere un minimo di capacità solo non essendo abituata a studiarle dalle superiori mi vengono difficili. Come minimo per finire mi ci vorrebbero altri 3 anni. Ho paura anche per il lavoro infatti. A 28 anni chi mi assumerebbe?! :(
CateMako :
Una scuola di design mi tenterebbe molto però le rette sono alte. Mollare tutto dopo 4 anni e soldi spesi non so... Negli esami scientifici sono lenta a prepararli però poi riesco a capire, ad analisi 1 ho preso 27. Penso di avere un minimo di capacità solo non essendo abituata a studiarle dalle superiori mi vengono difficili. Come minimo per finire mi ci vorrebbero altri 3 anni. Ho paura anche per il lavoro infatti. A 28 anni chi mi assumerebbe?! :(
CateMako :
Una scuola di design mi tenterebbe molto però le rette sono alte. Mollare tutto dopo 4 anni e soldi spesi non so... Negli esami scientifici sono lenta a prepararli però poi riesco a capire, ad analisi 1 ho preso 27. Penso di avere un minimo di capacità solo non essendo abituata a studiarle dalle superiori mi vengono difficili. Come minimo per finire mi ci vorrebbero altri 3 anni. Ho paura anche per il lavoro infatti. A 28 anni chi mi assumerebbe?! :(
Tia :
Ciao, io passai da ingegneria edile (al tempo non ancora architettura) ad architettura pura. Non per difficoltà nelle materie scientifiche ma perchè capii che se hai una passione la devi seguire fino in fondo e non esistono compromessi. Avevo dato 5 esami in due anni ad ingegneria, me ne hanno passati tre. Però appena passato ad architettura vera, data la motivazione che mi spingeva, ho incominciato a dare esami a raffica e prendere voti altissimi. Nemmeno dirlo, gli esami scientifici, seppure non esattamente una passeggiata, erano moooolto meno difficili rispetto ad ingegneria. Aprire un libro di meccanica razionale è simile ad aprirne uno di arabo, mentre sfogliarne uno di statica è come fare le parole crociate. Quindi no fear. Ai miei tempi architettura quinquennale si finiva in 8/10 anni e io ce ne ho messi sei. I miei compagni di corso di ingegneria invece si sono laureati dopo e anche molto dopo di me.
Il problema sinceramente è dopo la laurea, ma questo è un altro discorso...
CateMako :
Io nella testa ho sempre avuto l'idea di diventare architetto, "progetto" case da quando avevo 9 anni, usavo un programma al pc, 3D home architect, un giocattolo quasi...ma mi piaceva tanto! Passare ore su autocad mi piace...fare un esercizio di fisica un po' meno. So che mi sento più architetto che ingegnere, passando ad architettura dovrei comunque fare meccanica dei solidi, scienze delle costruzioni, matematica 2 si...però ho pensato che magari mi sentirei più motivata. Pensando al lavoro bè, so che sarà moooolto difficile veder realizzato un mio progetto. Forse rimanendo ad ingegneria avrei più possibilità?!
Tia :
Se hai dato Analisi e Fisica a ingegneria, Scienza delle Costruzioni te la mangi col cappuccino alla mattina! Ma secondo te ad architettura quanti conoscono veramente il significato di una derivata? Eppure si laureano tutti, magari prendendo 18. Sono molto più morbidi anche gli stessi professori delle materie scientifche, essendo in minoranza e sapendo che la loro materia è solo una triste pillola da ingoiare. Quando diedi tecnica del controllo ambientale il mio prof non credeva alle sue orecchie nel veder utilizzare le espressioni differenziali per spiegare i flussi di calore.
Se poi diventi ingegnere troverai le stesse difficoltà di un architeto, anche se è vero che per il popolino italiano l'ingegnere trasmette più fiducia, viene contraddetto meno, può firmare quello che firma un arch., di conseguenza riesce a fare prezzi più alti e in complesso lavora di più.
CateMako :
Fisica ancora non sono riuscita a studiarla :( Ho fatto analisi e geometria. Ad architettura ad esempio dovrei fare fisica tecnica ambientale ma non lo vedo un grande scoglio come fisica e statica. Il problema è: seguire quello che voglio da 15 anni e diventare architetto oppure sperare di avere più possibilità di lavoro (e chiedere che sarà un lavoro che mi piacerà è troppo) con ingegneria e rimanere li? Tanto bene o msle sempre verso i 28 anni prenderei la laurea ormai... :(
Tia :
Solo tu puoi saperlo. Guardati dentro e decidi se vuoi fare una vita durissima ma piena di soddisfazioni o una vita un po' più comoda ma sentendo sempre che ti mancherà qualcosa. Che poi puoi diventare un architetto anche facendo ingarch, ma a mio avviso con meno consapevolezza di ciò che stai progettando.
fulser :
"A 28 anni chi mi assumerebbe?! :( "
come prima cosa devi proprio cambiare l'approccio: nessuno (o quasi) ti assumerebbe nè a 28 nè a 23 nè a 25 nè a 42, perchè il presupposto dell'architetto è la libera professione, cioè partita IVA ecc ecc, con tutti i connessi di cui si parla abbondantemente su questo sito.
secondo: la progettazione è solo una minimissima parte del lavoro reale da architetto.
Perciò mi pare che devi chiarirti ancora le idee su cosa vuoi fare.

@ Tia, beh, devo dire che allora con gli esami scientifici sei stata fortunata, da me non erano affatto semplici, e a tecnica del controllo ambientale i differenziali ci volevano eccome. Molti hanno mollato l'università già ad analisi. Un mio amico era arrivato da ingegneria e ci ha messo comunque una vita per farli. Vero è che per quanto mi riguarda erano altri tempi (circa 25-30anni fa).
Alle :
cavolo da me e' stato l'esatto opposto, per fortuna che c'erano gli esami scientifici che facevano selezione, perche' i cosi detti esarmi di architettura li passavano tutti, tra i 23 politici per chi presenziava ai laboratori ma faceva lavori penosi, i 18 a chi piangeva a storia dell'architettura, e quelli che si compravano gli esami di disegno, se non c'erano gli esami scientifici era proprio un laurificio, mentre a matematica quando uscivano i risultati sentivi le bestemmi di chi doveva rifarlo perche' aveva preso 17,5
CateMako :
Ma in effetti io ho sempre pensato alla libera professione, però a chiunque chiedo mi parla di "essere assunta"! :S E naturalmente so che fare l'architetto non è solo progettare!
CateMako :
Io in realtà alle superiori avevo in mente la libera professione, mi sembrava praticamente scontato ed è quello che più mi piacerebbe, però ora tutti mi parlano di "essere assunta"... Tanto nemmeno con ingegneria avrei la certezza di essere assunta appunto e temo di non riuscire a fare quello che voglio che so che non è solo progettare. Per quanto riguarda gli esami scientifici ad architettura dovrei fare gli stessi che mi mancano ad ingegneria tranne fisica ma non so se sono più o meno difficili. Quindi in realtà la mia scelta è più volta a cosa vorrò fare in futuro ormai, tanto bene o male gli anni che ancora dovrò passare in università sono 3-4 che sia ingegneria o architettura.
biba :
Cara CateMako, smetti subito di agitarti nel dubbio perché sappi che, una volta entrata nel mondo del lavoro, a qualunque età ciò avvenga, saranno cavoli amari sia che tu sia un ingegnere edile che un architetto. Partita iva e relativi costi, zero assunzioni, gavetta spesso ultra-sotto-pagata.. e quando inizi a camminare sulle tue gambe è comunque difficile, devi trovarti da sola il lavoro e quando l'hai finito devi sperare che ti paghino. Almeno questa è la mia esperienza di ing. edile. Va meglio se fai lo strutturista, o sei hai parenti nel settore, ma direi che non sia il tuo caso.
Non puoi trovare qui la risposta alle tue domande: se vuoi prendere la laurea devi farti il mazzo e devi farlo da sola. Architettura ha esami scientifici più facili? Non so, in compenso l'esame di stato è un bagno di sangue. E dopo, non pensare che fare l'architetto significhi dare sfogo al tuo estro creativo: per uno che lo fa, ce ne sono 1000 che vivono di ape, sicurezza e ristrutturazioni di appartamenti di 80 mq. Deve piacerti tutto il settore.
Non vivere un eventuale cambio di rotta come un fallimento: il fallimento peggiore nella vita è perdere tempo dietro alle cose sbagliate, perché il tempo non torna indietro! A 24 anni, tu hai il mondo in mano.
CateMako :
Io ora come ora sarei tentata a passare a architettura pura, non lo vedrei come un fallimento ma come un ritorno a quello che in realtà avrei voluto fare sin dall'inizio. Non so perchè il titolo da ingegnere non lo sento mio, per quanto in Italia sia più "rispettato" e preso sul serio l'ingegnere dell'architetto. Tanto ormai ho capito che per il lavoro non sarà una passeggiata in qualsiasi caso!
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