Leonardo : [post n° 392008]

Domandina

Ma perché senti dire che gli architetti italiani devono aprirsi all'Europa, devono viaggiare in Europa, devono fare esperienze all'estero...
Oh! Che avessi mai visto un finlandese, un tedesco o uno svizzero aprirsi all'Italia e venire a Napoli a fare esperienza!!!
Mi sembra, a parte gli indubbi vantaggi di VIAGGIARE come e quando uno VUOLE all'estero,
una sottile presa per il...
ponteggiroma :
si può viaggiare per ampliare le nostre conoscenze ed ampliare i propri orizzonti e ti assicuro che in italia ci sono diversi finlandesi, tedeschi e svizzeri che vengono qui in italia proprio per questo motivo, oppure si può viaggiare per emigrare, causa impossibilità di trovare lavoro nel proprio paese. Per quel che mi riguarda auspico che le mie figlie viaggino per il primo motivo, ma se dovessero farlo anche per il secondo, me ne farei una ragione. Quello che voglio dire è che da che mondo è mondo i flussi migratori avvengono dai paesi meno sviluppati verso quelli più sviluppati è inutile prendersela. E poi infondo con chi vuoi prendertela? Con i politici? Poveracci... Con chi li vota? Forse... Con noi italiani che pur di far polemica ad ogni costo, siamo capaci di smatellare anche le migliori iniziative? Molto probabilmente si.
Lolo :
Gli architetti italiani devono aprirsi all'estero per il semplice motivo che in Italia non c'e' lavoro e quello che c'e' ha retribuzioni da terzo mondo. Ovvio che un tedesco, uno svizzero ed un finlandese non hanno gli stessi problemi, percio' in Italia se va bene vengono come turisti al mare.
ponteggiroma :
aridaje con le polemiche sterili!
Lolo quello che dici tu lo sappiamo tutti, ma hai provato ad analizzare i motivi che hanno portato a ciò?
Domanda di lavoro elevata rispetto all'offerta?
Mancanza di investimenti nel settore?
e quindi le possibili soluzioni sono:
1) evitare di mandare curriculum a studi professionali dove sapete già quello che vi spetta.
2) provare ad ampliare i possibili sbocchi professionali.
3) andare all'estero.
4) farvi una tisana
Quello che proprio non riesco a concepire è: perchè invece di analizzare i fatti per quello che sono, continuate a venire su questo (o altri) forum ad inveire contro datori di lavoro, politici, sistema, ecc... sapendo che non esistono soluzioni al problema al momento
Lolo :
Ponteggiroma mi scuso se la irrito, la mia risposta era riferita alla domanda del post: "perche' senti dire che gli architetti italiani devono aprirsi all'Europa?". Ho semplicemente risposto. Quanto alle polemiche sterili...per lo meno che se ne parli, e che si aprano gli occhi a quei poveracci che ancora si iscrivono alla facolta' di architettura. Ma non si preoccupi lascio subito spazio nel forum a quanti vogliono sollazzarsi con il post del venerdi.
Leonardo :
Ho apprezzato molto la tua risposta Ponteggiroma...

Infatti, l'ultimo scopo è creare problemi o spalare m... Più che altro non trovo giusto che si propongano piani per lavorare all'estero, offerte per lavorare all'estero, borse di studio per l'estero. Io parlo più che altro per amore dell'Italia... ma perché chi ha potere non comincia a concentrarsi su ciò che può fare per noi, qui. Lo so che è una domanda vecchia, ingenua, mai risolta. Ma se un dirigente e un politico ci guadagnano uguale perché non concentrare le forze sui nostri territori?! Se all'estero ci pagano vuol dire che valiamo, e sono certo che moltissimi vorrebbero guadagnare x in Italia e non 2x in germania... ma se l'alternativa è guadagnare x/3 diventa dura...
ivana :
Chissà se Goethe avesse deciso di restare dove stava dicendo "...e perchè un viaggio di formazione per forza in Italia? Non va bene un bel giro in Baviera?" Lord Byron non si fosse mosso dal suo divano, magari Gauguin fosse rimasto a fare quadri del suo giardino, Picasso e Modigliani non fossero mai andati a Parigi, Wright non avesse mai visto Nervi, quanto amore patriottico ci sarebbe stato al mondo...
alsi :
Non lo so io trovo che ci sono dei fatti che non c'entrano niente con le polemiche, noi architetti italiani siamo tanti quanti in 7 nazioni europee. Siamo 150000 quasi il 30% dell'intera Europa. Allora che vogliamo andare a fare? Tutti quanti in Italia non è davvero possibile. In molti paesi in Europa ingegneri progettisti non esistono, il geometra non esiste, questo vuol dire che se dovessimo fare un calcolo piú preciso troviamo un professionista dell progettazione ogni palazzo. Oggi questa è la situazione e certamente il nostro paese merita di migliorare, di fare riforme, ecc. Merita di mettere un cantiere per recuperare il patrimonio edilizio a rischio sismico e tanto altro, lavoro ce ne puó essere di piú, ma questo non vuol dire per tutti. I nostri cittadini meritano anche di poter lavorare dignitosamente, questo prima di ogni altra cosa.
Vogliamo fare un po' di autocritica? Ok comincio io senza problemi, ho sbagliato a scegliere una facoltá che forma per un mestiere che non si puó svolgere nel mio paese. Mi piace lo studio che ho fatto ma pur avendo tanto cercato ho avuto pochissime opportunitá di esprimermi come architetto a casa. Anche la mia universitá sbaglia quando propone indirizzi di studi per centinaia di posti ben consapevole che non si trasformeranno in lavoro. Adesso abbiamo 150000 professionisti di cui magari 50000 lavorano sempre lottando con il vicino architetto di turno, senza tutele professionali, senza minimi, senza assistenza alla disoccupazione.
Perchè non costruiamo una rete di regole che tutelino almeno chi puó lavorare. Perchè non informiamo le nuove generazioni, che scelgano consapevoli di studiare architettura. Perchè non pensiamo a una soluzione di aiuto alle p. iva fasulle che da un anno all'altro si trovano strangolate da tasse e inarcassa? Formiamo quelli che vogliono andare all'esero, cosí che possono farlo al meglio e chi vuole va facilmente. Lavoriamo per migliorare gli strumenti di accesso al lavoro straniero dall'italia, anche questa puó essere una strada.
desnip :
Grande Ivana.
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