ponteggiroma : [post n° 398146]

che caldo....

non so dalle vostre parti, ma qui si muore!
Soluzioni? Io mi rinchiudo nel seminterrato e cerco di non uscire fino a sera, anche perchè l'aria dei condizionatori mi da fastidio
john :
Io ancora lo ritengo sopportabile...ma quando è eccessivo il condizionamento serve per forza, non avendo un "seminterrato"; cerco però di utilizzarlo in maniera intelligente e corretta. Ovvero non sparo lo split a 18 gradi (tanto non li può raggiungere fisicamente) verso di me, come fanno molte persone; ma lo metto a 5/6 gradi in meno dell'esterno (quindi con 32 fuori lo metto a 26) al minimo e direzionandolo verso l'alto. L'aria fresca lentamente scende e rende l'ambiente sopportabile ma senza prendersi un malanno.
pepina :
Le mie soluzioni non sono attendibili: sono a casa con 39 di febbre!!!
ponteggiroma :
pepina sono i "contro" dei cantieri. Queste cose succedono più raramente quando sei seduta tranquilla in poltrona a lavorare al pc.
biba :
Ahaha! Questo sì che è un tema interessante! Io sono la classica donna freddolosa, ma quando arriva il caldo il condizionatore lo amo e gli farei un monumento, altro che fastidio! Ho lavorato alcuni anni in uno studio che ne era del tutto privo (tranne dei ventilatori al servizio dei pc, puntati verso il tower, che comunque muovevano aria bollente) e la mia soluzione era di presentarmi al lavoro il più possibile scollacciata, smanicata e scosciata! Ovvio nei limiti della decenza. Non funzionava granché, ma sapevo che alla titolare le mie mise davano fastidio e il godimento mi alleviava la calura :-)
Leonardo :
Dalle vostre risposte capisco che siete poco "eco-friendly"... scherzo! Anche io non sopporto l'aria condizionata, tempo fa andavo in uno studio dove scendevo da casa dopo pranzo con 37 gradi reali entravo li e lo "pseudo"capo pretendeva di avere il gelo tipo 23, 24 gradi. Non vi dico la mia gola come bestemmiava, comunque me ne tornavo a casa letteralmente congelato, quando uscivo da studio non sentivo i piedi. Comunque io alzavo la temperatura puntualmente e lui veniva e diceva "ma cos'è sto caldo?" e la abbassava nuovamente. Piccolo dettaglio: lui stava in una stanza dove non gli arrivava l'aria di getto addosso, ma se chiudeva la porta restava praticamente senza condizionamento, i collaboratori stavano in un'altra con questo mega split 18000 sparato letteralmente sul collo. Anche per questo sono scappato, oltre che per tutte le altre cose legate a quel "pseudo" che ho scritto...
Tornando a me si, anche io non la sopporto molto l'aria condizionata, figuratevi che nemmeno in auto la accendo a meno che non scendo in orari micidiali o c'è traffico. Preferisco la soluzione vento. Ovviamente quando fa caldissimo può far comodo, ma al limite un paio d'ore... un buon metodo per sentire meno caldo è mangiare un po' in meno d'estate e ovviamente evitare alcolici...
Più che il caldo non sopporto gli abiti pesanti piuttosto... quindi per me d'estate vado di pantaloni (ahimé) e polo... so che qualcuno storcerebbe il naso ma con giacche e camicie proprio non resisto...
ArchiFra :
io odio l'aria condizionata. anche io come leonardo ho lavorato in uno studio dove il titolare esigeva l'aria condizionata (neanche deumidificatore!!!) fosse tra i 18 e i 20 gradi. fuori si rasentavano i 40° e dentro dovevo tenere felpa e sciarpa di cotone, patendo mal di testa atrice per tutto il giorno anche perchè il titolare e suo nipote fumavano in ufficio accendendosi una sigaretta con l'altra.
ora ho l'ufficio esposto a nord in edificio storico, quindi si sta benissimo, mentre va male ai colleghi esposti a sud con la vetrata: non hanno l'aria condizionata ma solo dei ventilatori inutili
ponteggiroma :
anch'io in auto sempre finestrini aperti, a volte anche in autostrada. Solo se viaggio con famiglia al seguito sono costrettto ad accenderla perchè altrimenti me le ritrovo tutte e tre con i capelli stile neanderthal a fine viaggio. E chi le sente poi!
Kia :
per fortuna lo studio è ad un piano terra quindi più fresco...però ieri abbiamo acceso l'aria condizionata impostata in modo blando altrimenti a me viene un mal di testa da caldo e non combino più un cavolo. Stamattina mi sono trascinata in cantiere ciucciando liquirizia antisvenimento perchè c'è un'afa terribile oggi (addirittura foschia).
Lia :
io seguo il gatto... mi sono organizzata il lavoro tra "postazione fissa" e notebook e giro le stanze all'opposto del sole; i lavori fuori, mi sono capitati in vecchie abitazioni od annessi e dentro fa addirittura freddo, ci vuole il giubbotto! Limito gli incontri in studio allo stretto necessario, anche lì banda di fumatori con aria condizionata a palla,mi dà un fastidio pazzesco quest'odore di "cicca" che ti si incolla addosso, sopratutto tra i capelli. Me ne sto a casina, non è molto sociale e si perde un sacco la dinamica lavorativa, ma posso scegliere di lavorare la sera o di notte. Ed i piedi non costretti nelle scarpe sono felici come non mai; manca giusto un poco di sabbia per farli sgranchire
ponteggiroma :
non è molto sociale e si perde un sacco la dinamica lavorativa,.... Brava Lia hai colto un nodo cruciale!
Quanto è importante non perdere la dinamica lavorativa? Io sono arrivato ad un punto in cui dalla dinamica lavorativa me ne sto lentantamente allontanando, vuoi per distanza dal centro nevralgico, vuoi per pigrizia.... non lo so, forse sbaglio, ma ho veramente voglia di staccare la spina con il mondo. Non so se devo preoccuparmene o rallegrarmi...
desnip :
Ciò che mi stupisce in questi discorsi non riguarda il caldo. Vedo che nel "civile" Nord nessuno si fa scrupoli di fumare in pubblico... Noi siamo solitamente molto più indisicplinati, però ricordo che, nello studio dove lavoravo, non appena uscì la legge di divieto di fumo in luogo pubblico nessuno si sognò più di fumare all'interno degli uffici. Anche se era uno studio privato e nessuno sarebbe venuto a fare controlli e mettere multe.
biba :
Questo perché il fatto di fumare in faccia a qualcuno (a maggior ragione da quando la cosa è vietata, ma secondo me pure prima) è solo una questione di essere dei maleducati oppure no, e non di nord o sud. I maleducati ce li abbiamo dappertutto!
@Ponteggi : vuoi allontanarti dalla dinamica lavorativa? passami un po' di lavoro che mi ci avvicino io per te!!! Siamo tutti in una fase della vita diversa, chi vuole decollare ma non trova clienti e chi invece ne è sommerso e ossessionato! Uff.
ponteggiroma :
concordo con biba, i maleducati sono ovunque.
biba te le cederei volentieri una rogna mostruosa che sto affrontando in questi giorni. A proposito se sentite che è cascata qualcosa a Roma e vedete che non scrivo più, saprete di chi è la colpa.
Lia :
Devo andare a Firenze, domani, fatemi gli auguri!
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