MGA : [post n° 431650]

Committenza ignorante

Sentite questa: come da prassi, a progetto finito, inoltro la CILA telematica, tutto ok. Durante i lavori la committente cambia idea e vuole spostare 2 tramezzi e realizzare una bizzarra - e terribile - cabina armadio su parte del corridoio. La sconsiglio ma lei è tenace, quei tipi pieni di se, con un ego ingombrante....quelli che pensano che siccome ti pagano sei di loro proprietà e cercano sempre di umiliarti . La avverto che poi dovrà ripresentare una nuova CILA e lei niente...Ad opere quasi concluse mi accingo a ripresentare nuova CILA e le chiedo un compenso previo accordo sottoscritto per questo: lei cade dalle nuvole e mi da dello scorretto....vuole il lavoro gratis!!!!! Mala tempora currunt
d.n.a. :
Normale amministrazione..
ArchiFish :
Giustamente serve un nuovo accordo in cui si stabiliscono i nuovi compensi per le prestazioni aggiuntive, ma le suddette prestazioni non vanno mia effettuate prima che l'accordo stesso sia sottoscritto.
Indipendentemente da ciò, la cosa più importante è prevedere ed ampiamente argomentare, nel primo incarico, le prestazioni che non sono comprese nel preventivo di parcella. Solo così si potrà godere delle necessarie "tutele" e ragioni per motivare la necessità di un secondo incarico e quindi una retribuzione extra per le prestazioni non previste.
FranzArch :
Quoto ArchiFish al 100%, impeccabile.
InGeoAlessio :
@MGA...il tuo lavoro doveva TASSATIVAMENTE esaurirsi all'espletamento della prima C.I.L.A. ...se hai "perseverato"(nonostante tu abbia esplicitato alla committenza che la C.I.L.A. non prevede nel suo iter istruttorio delle ipotetiche varianti in corso d'opera) facendoti epitetare anche come un professionista "scorretto"...cerchiamo di aggiustare il tiro prima noi tecnici invece di puntare il dito...
archspf :
Concordo con @Archifish. Io personalmente faccio sottoscrivere un disciplinare che è qualche decina di pagine, nel quale sono contenuti tutti quegli aspetti che seppur comunicati anche verbalmente passano sempre inosservate. Tra le tante c'è proprio l'elenco delle prestazioni comprese nell'incarico e soprattutto quando scattano prestazioni accessorie ed in cosa consistono (modifiche, integrazioni, varianti ecc.), nonchè le modalità di determinazione dei nuovi compensi, comunque tramite nuovo accordo scritto. In questo modo hanno poco che da cadere dalle nuvole: è esplicitato (e sottoscritto) che il tecnico è tenuto a svolgere unicamente le prestazioni convenute.

Nell'occasione però, io avrei optato per la sospensione dei lavori e l'accordo scritto per proseguire, pena il verificarsi di cause ostative alla propria diligenza professionale (es. il rifiuto del committente di presentare una nuova pratica) che possono determinare la risoluzione del contratto con relative penali, nei confronti del committente che non osserva le disposizioni impartite dal tecnico.
paola2 :
normalissimo direi...
purtroppo
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