Rory : [post n° 442744]

Alla ricerca del proprio posto nel mondo

Ciao ragazzi, scrivo questo post per raccontare la mia esperienza di giovane professionista alla ricerca del proprio posto nel mondo. Ho 30 anni, laureata e con una specializzazione post laurea in restauro. A partire dalla laurea ho sempre lavorato, collaborando con diversi studi per cercare di fare più esperienza possibile. Per farla breve, dopo varie esperienze lavorative, una meno soddisfacente dell'altra, mi sono resa conto di aver totalmente perso l'entusiasmo, quello stesso entusiasmo verso l'architettura che ho sempre avuto. Ho cercato a lungo delle alternative, inviando centinaia di CV e ricevendo poche stringatissime risposte, quasi sempre negative. Mi sono chiesta tantissime volte se davvero sarei stata in grado di riprovare passione per questo lavoro e non nascondo di essermi chiesta più volte perché avessi scelto proprio questa professione.
Dopo i tanti sforzi fatti per cercare di costruire una figura professionale nel settore di mio interesse (il restauro, la progettazione in contesti costruiti), l'unica domanda che mi veniva rivolta era: "sa fare i render?"
Alla fine ho deciso che serviva una terapia d'urto e mi sono trasferita all'estero dove ho ritrovato subito l'entusiasmo e dove sto collaborando a tanti progetti interessanti. Qui ho capito che le realtà virtuose esistono e che gli architetti italiani sono apprezzati ovunque tranne che in Italia, dove si va avanti solo a colpi di stage, lavori non pagati o quasi, collaborazioni sterilissime. Ad oggi mi piacerebbe tornare in Italia (per motivi personali) e iniziare a costruirmi una piccola realtà tutta mia. In primavera proverò anche il concorso per il dottorato di ricerca perché la mia idea sarebbe quella di fare entrambe le cose e arrivare un giorno (si spera!) a fare la professione e allo stesso tempo lavorare in università.
Il punto è che mi sento spaesata. Non so come possa un giovane iniziare a crearsi una realtà. Come si inizia? Come trovare il fatidico dannato primo progetto? Tentare la strada dei concorsi? Cosa fare? AIUTO! :P

Spero che questo post sia stato almeno un po' di incoraggiamento per tutti coloro che, come me fino a non troppo tempo fa, hanno perso la via e sono ora alla ricerca di nuovi stimoli.
Grazie per qualunque suggerimento vogliate darmi,
d.n.a. :
Sarò brutale, preparati.
Hai parenti o amici ricchi? hai amici o parenti politici o politicamente ammanicati? hai i genitori o il compagno schifosamente ricchi o anche solo benestanti? sei determinata a passare sopra tutto e tutti (colleghi, amici famiglia matrimonio, figli ecc) per arrivare al tuo obbiettivo? puoi vivere anche senza lavorare?... se hai risposto ad una o più domande SI, allora torna pure... se sono tutti NO, resta dove sei apprezzata ora.

Se hai spulciato nel forum, nei post diciamo degli ultimi 5 anni, avrai capito che essere giovane, nel tuo caso donna, senza particolari appoggi, e architetto è un cocktail da sbandati.

Avrai anche capito che il sottoscritto, come molti altri, dopo varie ed eventuali esperienze, sono approdati o al posto fisso in comune o al posto fisso a scuola, o non scrivono più qua, perché evidentemente hanno da lavorare veramente.

Non ho altro da dirti, salvo che non ti devi aspettare niente dal nostro bellissimo paese, l'Architettura è per pochi o pochissimi, e l'architettura detta anche edilizia, non basta piu per dare da vivere a tutti, piu o meno negli ultimi 10 anni è così... oggi se sei fortunato raccogli le briciole.

Se sei preparata, intelligente, e vuoi farti una famiglia e magari contribuire a mantenerla, resta dove sei apprezzata, ma se vuoi tornare, cerca un posto fisso.
Adam Richman :
Ciao, credo che in Italia siamo semplicemente troppi architetti, geometri, ingegneri edili/civili. Ne consegue un mercato ipersaturo, con parcelle basse e una guerra tra poveri per trovare lavoro e clienti. Non credo che i datori di lavoro all'estero siano più generosi, ma che semplicemente operino in condizioni di mercato favorevoli (più domanda e meno offerta) che permettono alla nostra professione di essere più redditizia e gratificante. Personalmente ritengo che bisognerebbe ridurre drasticamente i posti nelle facoltà di architettura e ingegneria edile, ma questo cozza con gli obiettivi numerici degli atenei
desnip :
Mi ricordi quel bel film con la Cortellesi in cui lei era l'arch. Serena Bruno, ecc., ecc...
Insomma, resta dove sei e dove ti apprezzano e vieni in Italia solo a trascorrere le vacanze.
Rory :
Apprezzo la risposta di d.n.a. e comprendo il cinismo. Mi rendo conto che questa professione alla lunga possa logorare non poco. La risposta a tutte le domande è NO, e allo stesso tempo non sono disposta a rinunciare ad affetti e vita privata per la carriera, né a dire il vero credo che le cose siano collegate.. ma ovviamente si tratta di punti di vista. La domanda era finalizzata proprio a chiedere un consiglio circa come iniziare a creare una propria realtà, come iniziare a muoversi per trovare dei primi progetti. Circa il fatto di rimanere all’estero, certo che sarebbe la cosa più sensata ma come detto non sono disposta a vivere solo per il lavoro.. in sostanza, a parte il consiglio di rimanere all’estero, dovendo tornare in Italia come vi muovereste?
Comunque grazie!
Pablo :
Confermo quello che hanno scritto gli altri colleghi ma, a parte il consiglio di restare all'estero, posso indicarti alcune cose per tentare di tornare in Italia e iniziare a fare qualcosa.
A parte che preliminarmente per esercitare la libera professione dovresti aprire P.Iva e iscriverti ad Inarcassa, sorvolando su questo piccolo particolare, potresti iniziare a cercare dei contatti.
Una delle cose che potrebbe esserti utile, è contattare delle Agenzie immobiliari e proporre una tua collaborazione. Le Agenzie immobiliari infatti hanno sempre bisogno del tecnico che sistemi piccoli o grandi problemi sugli immobili che devono vendere.
Si spazia dal semplice Attestato di prestazione energetica, obbligatorio nella maggior parte delle compravendite, alla sistemazione di di abusi edilizi (molto comuni) o alla sistemazione di problemi catastali, alle successioni, alle volture, alla ricerca di progetti negli Archivi comunali ecc.
Nella maggior parte dei casi infatti, i titolari delle Agenzie immobiliari non hanno la minima competenza per accertare la regolarità urbanistica o catastale di un immobile, e se c'è un problema, questo si manifesta proprio appena si trova l'acquirente. Quindi l'agente ha interesse di risolvere al più presto possibile il problema per poter vendere l'immobile.
Se crei un rapporto di fiducia con più Agenzie immobiliari, a parte il compenso che prenderai anche per la redazione di un semplice Ape, questo ti consentirà di "agganciare" il cliente proprietario o acquirente dell'immobile, e di avere futuri incarichi da parte dei privati stessi.
Infatti chi comprerà dovrà quasi sempre ristrutturare, mentre chi ha venduto e ti ha conosciuto tramite l'Agenzia può contattarti per altre situazioni.
Poi naturalmente puoi contattare altri colleghi che hanno bisogno delle tue prestazioni di Architetto, come ad esempio Geometri o Ingegneri che debbono presentare progetti alle Soprintendenze e non ne hanno le competenze.
Leggo poi che sei specializzata in Restauro, quindi potresti contattare imprese che si occupano di restauri , e collaborare a progetto o cercare di inserirti all'interno della realtà aziendale (redazione di progetti, contatti con i fornitori, gare d'appalto, tecnico di cantiere ecc.).
Il momento non è dei migliori, ma oltre a questi pochi esempi che ti ho fatto, ci sono altre infinite possibilità per potere intraprendere un percorso nuovo. In bocca al lupo.
Adam Richman :
Ciao, credo che Pablo abbia colto nel segno: cerca di creare una rete di relazioni il più possibile estesa e variegata. Può riguardare gli ambiti più disparati, ad esempio:
- ambito strettamente professionale: altri professionisiti, imprese, agenzie (come detto da Pablo);
- personale: amici, parenti, amici e parenti di amici e parenti :-)
- istituzionale: ordine professionale (componente di focus group), enti locali (componente di commissioni edilizie, urbanistiche, paesaggistiche), università (tenere o riallacciare rapporti con docenti o compagni che sono nel mondo accademico), associazioni di categoria;
- hobbistico: gruppi sportivi, volontariato, hobby vari, ecc.;
- politico: candidarti o comunque entrare in orbita di qualche partito o lista civica.
Ho buttato nel piatto in maniera confusionaria un po' di possibilità, il succo resta questo: il professionista deve promuoversi e farsi conoscere, ed il modo migliore per farlo è frequentare tante persone; più è estesa la tua rete di relazioni, più è probabile che qualcuno pensi a te quando ha bisogno di un architetto. Spesso è più importante saper curare i rapporti che non saper fare il lavoro che ti chiedono (per il quale puoi farti aiutare da colleghi più esperti sul compito specifico). In bocca al lupo
Ily :
In tutto questo aggiungerei: intervenire sui gruppi facebook di settore e aprire un blog professionale serio e curato, possibilmente in una nicchia non ancora battuta.
Rory :
Grazie infinite per questi spunti. Ci rifletterò senz’altro....
Avvisami quando qualcuno risponde
Non mandarmi più avvisi

Se vuoi essere avvisato quando qualcuno interviene in questa discussione, indica un nome e il tuo indirizzo e-mail.