Edoardo : [post n° 453105]
Annunci con "inquadramento salariale"... addirittura tangenti la mitica cifra di 2.000 euro/mese (sogno della X Generation)... MA SE NON ESISTE alcun contratto (P.IVA)... non sono una buffonata? Oppure si fa una Pro forma a inizio rapporto di 20 - 40.000 euro per l'anno X, con un anticipo del 20%? Qualcuno forse è più esperto di me. Cos'ha in mano chi legge l'annuncio-esca? La simpatia e la benevolenza altrui?
si fa un contratto di collaborazione e comunque se si fatturano 2000€ lordi non si guadagna un granché, contando iva, commercialista, inarcassa, ordine e chi più ne ha più ne metta !
Ah, esistono i "contratti di collaborazione"! (io pensavo al netto, perchè pensavo, appunto, ad una forma equiparabile alla busta paga in cui si guarda il netto). P.S. ma la fatturazione non deve escludere la continuità nei confronti di uno stesso soggetto per escludere la "presunzione di insubordinazione"? O si fa un fatturone annuale? O ci si inventa i soggetti/complementi oggetti/clienti?
Potrei sbagliare ma la presunzione di subordinazione mi pare (sottolineo mi pare) non si applichi ai professionisti iscritti all'albo, che pertanto credo possano essere monocommittente. Le cifre che si vedono negli annunci per collaborazioni a p.iva sono lorde, perché corrispondono al fatturato (+ cassa 4% + iva, quando dovuta). Il collaboratore si sobbarca le spese, che quindi erodono il suo fatturato (come accade a qualunque professionista).
Nella mia esperienza lo studio con cui collaboravo proponeva una cifra lorda annua (es. 24.000€), e di tanto in tanto si fatturava (es. 4.000€ a fattura, fatturando ogni 2 mesi). Il rapporto era formalizzato con un incarico proforma (es. collaborazione alla direzione lavori della ristrutturazione xy), senza indicazioni sui tempi di svolgimento ma esplicitando che potevo usare locali e strumenti dello studio. Il non scritto presupponeva che si facessero gli orari concordati (pur non regolati contrattualmente, e comunque con buona flessibilità) e che si lavorasse sui progetti che lo richiedevano (anche se diversi da quello oggetto dell'incarico). Questa la mia esperienza
Nella mia esperienza lo studio con cui collaboravo proponeva una cifra lorda annua (es. 24.000€), e di tanto in tanto si fatturava (es. 4.000€ a fattura, fatturando ogni 2 mesi). Il rapporto era formalizzato con un incarico proforma (es. collaborazione alla direzione lavori della ristrutturazione xy), senza indicazioni sui tempi di svolgimento ma esplicitando che potevo usare locali e strumenti dello studio. Il non scritto presupponeva che si facessero gli orari concordati (pur non regolati contrattualmente, e comunque con buona flessibilità) e che si lavorasse sui progetti che lo richiedevano (anche se diversi da quello oggetto dell'incarico). Questa la mia esperienza
@edoardo la legge fornero ha deciso che gli iscritti a un albo non possono risultare subordinati neanche dimostrando di essere schiavizzati 40-60 ore alla settimana e magari di avere un badge... ecco quindi fatto il favorone agli sfruttatori delle false partite iva