Chiara : [post n° 464518]

Consigli per un avvio di carriera

Buongiorno,
sono una giovane architetto che ha conseguito la laurea un anno e mezzo fa. Da due anni lavoro in uno studio di architettura in cui sono entrata tramite un tirocinio curricolare prima, poi diventato tirocinio professionalizzante e ho infine continuato vari mesi "a collaborazione" (ben poco remunerato). Tra poco sosterrò l'esame di stato per l'abilitazione. Per ora non è mia intenzione cominciare una carriera in proprio nel campo della progettazione edilizia, ma vorrei sperimentare una posizione lavorativa in azienda, in particolare nel campo dell'interior design/retail/commerciale o back office. Vorrei sapere se qualcuno è entrato in questi ambienti lavorativi aziendali e a quali tipologie di aziende e altre posizioni mi consiglierebbe di puntare con una laurea in Architettura e un pó di esperienza in progettazione residenziale. Grazie
Edoardo :
Se sei giovane, brava, giusto carattere e soprattutto benestante con famiglia che ti sostiene prova ad entrare in quel manipolo di realtà dove ancora progettano e fanno concorsi per poi avere ulteriori risorse e compagni (con risorse) con cui aprire tu ed eventualmente ingranare. Io ho esperienza di progettazione (sempre pagata ed addirittura con CCNL) ma fuori dai contesti aulici... dove ormai di progettato c'è pochissimo in quanto non ci sono più i soldi ed anche chi fa (110?) non vuole cacciare un euro. Ora è tutto impianti e cappotti, per un intervento locale (che non è una passeggiata) ci vuole l'ingegnere in tasca. Nel 2004 quando iniziai sembrava un'altra era geologica. Hai valutato l'estero?
Chiara :
Grazie per la tua risposta! Vorrei sperimentare in un contesto aziendale per necessità di avere da subito una indipendenza economica che ovviamente la p.iva qui non permette subito tra tasse e il resto. Per questo mi domandavo i possibili ruoli in cui un architetto può rientrare, anche non di pura progettazione edilizia e a cui spesso non si pensa
Giancarlo P. :
Nel momento in cui dici "anche non di pura progettazione", stai aprendo un mondo di opportunità: Ufficio Tecnico (computi metrici, preventivi, ecc), Vendite (schizzi, bozzetti e proposte per rifiniture ed arredi), Front Office (ricevimento clienti, suggerimenti di acquisto, ecc), e chi più ne ha, più ne metta.

Nel mio caso, a 15 ore di volo da Pisa, ho trovato un'azienda di costruzioni industriali, dove ho partecipato come Modellatore BIM in due progetti industriali, per poi passare all'ufficio di Ricerca ed Innovazione BIM, la cui settimana-tipo include: Ricerca di nuovi software; Miglioramento delle Guide e Protocolli interni; Rilievi con laser-scanner e fotogrammetria don droni, e successivo processamento; Assistenza ai Gruppi di Progettazione; Creazione di script e nodi personalizzati per automatizzare alcuni processi.
Per quanto riguarda l'Italia, le tre Certificazioni UNI di tipo BIM non sono obbligatorie (per ora...) per poter lavorare in tal settore, ma solo raccomandate in una logica di domanda-offerta (un BIM Specialist certificato ha più probabilità di trovar lavoro di uno che ha "solo" esperienza come BIM Specialist), sicché potresti ancora essere in tempo per fare esperienza anche in questo campo.

In conclusione: se ti preoccupa di più la necessità terrena (denaro), invece di quella trascendentale (la libera professione), qualsivoglia ruolo d'ufficio è buono. Se invece stai pensando ad una fase di Lavoro alle Dipendenze, per poi entrare alla Libera Professione, potrebbe non funzionare...
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