reneè : [post n° 226546]

esame di stato alla quaroni - roma

ciao a tutti. farò l'esame di stato a Roma ed avendo un cognome nelle prime lettere dell'alfabeto,mi hanno detto che probabilmente capiterò alla quaroni.
mi potete dare qualche consiglio x come devo prepararmi nel miglior modo possibile?
ora studio i temi e provo a fare le tracce che ho...

che formato si usa? 50cm x 70cm,giusto?
che manuale fanno usare e su cosa dovrei prepararmi per la prova del secondo giorno? (è il giorno dopo?)
sono molto preoccupata...
foschini :
Ciao, se il tuo cognome rientra fra la A e la L di sicuro caputerai alla sessione della Quaroni (scritti a Via Flaminia, orali a Via Gianturco).
Il formato delle tavole per la prova scritta è di 50x70, la carta te la forniscono loro (timbrata e registrata).
E' a discrezione della commissione far usare o no manuali dell'architetto, codici normativi e simili durante la prima prova scritta. Di regola permettono di usare il manuale dell'architetto ma, credimi, se ti prepari a casa e soprattutto se sei brava a progettare il manuale, in sede d'esame di 8 ore, ti sarà di poco aiuto. Il mio consiglio infatti è di disegnare ciò che sai, deve essere frutto del tuo sacco, non illudi i prof ma te stessa quando sarai abilitata e ti dovrai confrontare con il mondo del lavoro.
Il secondo giorno, sempre nella sede di Via Flaminia, avrai da svolgere un tema testuale, i temi variano molto, si può passare a discutere una normativa, un fatto attuale che a che fare con la figura dell'architetto (disastri sismici e ricostruzione...) oppure temi prettamente storici o di Architettura (descrivere in modo critico un'epoca storica, un edificio, un architetto, una ideologia d'architettura).
Spesso questa prova è sottovalutata, invece è importante tanto quanto la prima. Infatti il voto finale farà media sul risultato e solo se hai almeno preso la sufficienza a tutte le prove potrai fare l'orale.
Le prove verranno valutate dalla commissione con votazione ciascuno espressa in 50simi. Ad ogni prova scritta (2 o 3 a seconda del tuo corso di laurea) dovrai ottenere almeno un punteggio di 30/50.
Solo dopo potrai fare l'orale.
Un consiglio personale, non sprecare soldi per comprare costosi manuali e guide per la preparazione alla prova scritta. Questi libri (non li cito direttamente per ovvi motivi)
son fatti soltanto per demoralizzare il neolaureato e convincerlo a iscriversi ad un corso che ti prepara all'esame... spendendo un capitale...

Spero d'esserti stato d'aiuto.

Ps: ultimo consiglio, non dare retta a chi dice che è una tortura passare l'esame, ci vuole un pizzico di fortuna sì, ma la tua passione e la tua bravura e capacità sarà sempre premiata. E non dare retta a chi dice che è facilissimo passare l'esame, si può essere più o meno fortunati.
Insomma è un esame e come tutti gli esami bisogna impegnarsi, studiare e incrociare le dita.

e... in bocca al lupo!
reneè :
Grazie per tutti i chiarimenti e i consigli,mi hai dato notizie utili che non sapevo! senti ho un ultimo dubbio che riguarda la prova strutturale. Va fatta con il vecchio metodo delle tensioni ammissibili o il nuovo metodo degli stati limite?
Grazie ancora!!!
foschini :
Grazie a te.
Premesso che per "prova strutturale" può intendersi anche solo una relazione strutturale (cioè una breve analisi dei carichi, riflessioni sulla struttura e sui materiali, vedi tracce ultime prove scritte nelle varie diverse sessioni e sedi) ovviamente l'importante è saper impostare il problema. Quindi qualsiasi metodo tu lo sappia fare imposta il problema facendo vedere che comunque sei aggiornata sui "nuovi metodi". Di regola se in commissione c'è presente qualche strutturista allora concentrati sullo svolgimento della struttura con il metodo degli stati limiti.
carlo :
scusami ma consigliare il metodo degli stati limite mi sembra una follia. Io ho superato l'esame di stato nella sessione di novembre e ho usato le tensionii ammissibili. Usare gli stati limite significa prepararsi qualcosa di pronto già prima e se nel compito non si riuscissero a rispettare le luci scelte allora con gli stati limite diventa un delirio. Il mio consiglio è di impostare il probl con le tensioni ammissibili, sono di più facile gestione e ti permettono cmq un predimensionamento accettabile. Eventualmente all'orale spiegherai che la normativa ora prevede il dimensionamento vero e proprio agli stati limite, facendo capire loro che ne sei a conoscenza.
foschini :
Carlo hai detto la stessa identica cosa che ho detto io. Rileggi:
"ovviamente l'importante è saper impostare il problema. Quindi qualsiasi metodo tu lo sappia fare imposta il problema facendo vedere che comunque sei aggiornata sui "nuovi metodi"."
SOLO SE "...in commissione c'è presente qualche strutturista allora concentrati sullo svolgimento della struttura con il metodo degli stati limiti."

:-)
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