Rob : [post n° 313480]

PREDIMENSIONAMENTO SEMPLIFICATO

Ciao a tutti,
ho intenzione di iscrivermi all'esame di abilitazione di giugno 2013 università di camerino (Ascoli Piceno) e da3 settimane sto studiando normative e disegnando...vorrei chiedere una cosa però...su molte tracce vengono richieste "considerazioni strutturali"...quindi non sta scritto da nessuna parte di dimensionare con calcoli...però comunque noto che molti lo fanno con un predimensionamento semplificato. Come molti di voi credo, ho i volumi del maggioli e lì c'è l'esempio di questo famoso predimensionamento semplificato ma con il metodo delle tensioni ammissibili...e vedo anche che molti lo utilizzano all'esame benché ormai si debbano utilizzare gli stati limite. Io all'università ho fatto i calcoli con gli stati limite, non abbiamo proprio mai trattato le tensioni ammissibili...ma l'esame l'ho fatto nel 2008 prima che uscissero le NTC 2008 appunto...per cui la mia domanda è cosa mi conviene fare?? ai tanti che usano le tensioni ammissibili all'esame conviene rischiare? è più semplice così lo so..però volendo andare sul sicuro meglio gli stati limite...

qualcuno di voi ha un esempio di calcolo di trave e pilastro per l'esame di abilitazione? così da constatare fino a che punto spingersi insomma...

PS: se qualcuno di voi ha info più dettagliate sulle richieste di solito all'esame di ascoli piceno magari può condividerle qui!

Grazie a tutti!
al :
Su uno dei libri che tu hai, nell'ultima edizione, oltre agli esempi di calcolo ci sono anche alcune considerazioni relative alle diverse richieste che si sono succedute di sede in sede e di anno in anno e alle diverse caratteristiche dei due metodi di calcolo. Per quel che riguarda la scelta dell'uso del metodo delle tensioni ammissibili, o degli stati limite, essendo richiesto nel dettato normativo (DPR 328/2001) un pre dimensionamento e non un dimensionamento esecutivo strutturale, è per questo, penso, che il calcolo sia stato proposto con il metodo più semplice.
Tieni conto che, quando viene richiesto detto calcolo, e ciò non è così frequente analizzando la totalità delle sedi, questo va fatto, unitamente al progetto, all'interno di un tempo ristretto, cioè 8 ore. Sta a te quindi valutare, rispetto alle tue capacità e ai tempi di realizzazione della totalità delle richieste, quale sia il metodo più appropriato da utilizzarsi.... nel caso tu utilizzassi il metodo più semplice, potresti accompagnarlo da una piccola nota in cui specifichi gli ultimi dettati normativi, che obbligano in alcuni casi all'uso degli stati limite, unitamente ad un breve cenno sulle specifiche e le differenze di quest'ultimo rispetto alle tensioni ammissibili. Tieni conto che io l'esame l'ho già fatto molto tempo fa, e quindi le mie sono solo considerazioni, penso, di buon senso. In bocca al lupo per l'esame.
Rob :
Innanzitutto grazie per la risposta! Comunque si, ovviamente non ci sarà tempo per effettuare un dimensionamento effettivo con tutte le verifiche del caso...per questo appunto vorrei vedere cosa conviene fare...ho visto che nel libro un accenno alla teoria degli stati limite c'è, ma magari qualcuno che ha fatto l'esame ultimamente può darmi qualche dritta o postare il link di qualche esempio svolto di calcolo! con questo famoso "metodo semplificato"...
ALELUI :
ciao Rob.
io ho fatto l'esame la scorsa sessione a milano in quel caso non mi era stato chiesto nessun dimensionamento, ma durante la preparazione anche io mi sono posto la tua stessa domanda giungendo alla conclusione che mai e poi mai mi sarei messo a fare calcoli all'esame visto che sarai già stanco dopo parecchie ore di disegno figuriamo mettersi li a considerare calichi sforzi momenti per poter dimensionare un elemento di un progetto che peraltro si può assimilare a una bozza mentre un calcolo strutturale andrebbe fatto su almeno un definitivo se non esecutivo.
detto ciò per rispondere alla tua domanda io se mi fosse stato chiesto avrei fatto un calcolo del tipo: trave in ca 1/10 della luce, solaio 1/25 ecc. magari contornando il tutto con uno schema semplificato dei carichi e degli sforzi che essi creano sull'elemento, dell'area di pertinenza dello stesso e con una bella spiegazione, tipo slide di tecnica delle costruzione per intenderci, in modo da far capire che sai cosa ti stanno chiedendo e in linea di massima sapresti anche come fare i calcoli.
considera che anche io come te mi sono fatto "pippe mentali" di questo tipo fino al giorno prima dell'esame, poi una volta li è gia tanto se riesci a concludere la parte grafica, avrai a malapena il tepo di descrivere le tue scelte progettuali figuriamoci mettersi li a far calcoli fidati preparati degli schemi da imparare a memoria che saranno sicuramente utili.
Spero di esserti stato utile
ciao
Marta :
Ciao! Io ho sostenuto l'esame a Roma e nel compito si richiedeva dimensionamento strutturale e relazione tecnica. Ho usato gli stati limite perché mi avevano detto che nella sessione precedente alla mia avevano bocciato tutti quelli che avevano usato le tensioni ammissibili, quindi per non rischiare ti consiglierei di non usarle. Ho dimensionato pilastro, trave principale e trave secondaria ovviamente con relativa armatura. Anche se ti vengono richieste solo considerazioni strutturali non mi fermerei alle formule: solaio=1/25 L e trave=1/10 che mi sembra davvero poco come risposta al quesito. In bocca al lupo!
Rob :
Grazie a tutti! Marta scusami non è che per caso avresti un esempio da mandarmi così dò un'occhiata?
Marta :
No, mi dispiace! ho dato tutti i miei appunti ad una ragazza che si sta preparando per la sessione di giugno! In bocca al lupo!
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