Alicia : [post n° 163077]

Casa in acquisto con abusi edilizi

Ciao a tutti!Sono un Architetto appena abilitato e con le idee un po confuse.
Ho appena acquistato la mia prima casa e al momento del compromesso ho notato che la planimetria catastale non corrispondeva all'immobile,in pratica era stata spostata una porta e ricavato un piccolo locale lavanderia.Ho chiesto se era stato autorizzato e in un primo momento mi hanno detto di si,poi hanno fatto dei controlli ed hanno verificato che così non era.Io allora ho chiesto di sanare questa situazione prima del rogito che dovrebbe essere a giugno.
L'Architetto incaricato ha solo cambiato la piantina in catasto dicendomi che stavo esagerando e nessuno andrà mai a controllare.La domanda è:come mi devo comportare?
ho diritto di chiedere la sanatoria?avendo costui dichiarato il falso io non vado incontro a delle sanzioni quando andrò a fare i miei lavori?
So che è una situazione un po contorta,ma vi prego ho davvero bisogno di chiarimenti
grazie!
alinger :
premesso che in presenza di abusi l'atto notarile non si può fare ( e nel caso sarebbe nullo). Se l'abuso è sanabile con un accertamento di conformità allora il venditore deve farlo prima di vendere. I costi non sono proibitivi e vi potete mettere d'accordo.
L'architetto che ha solo riaccatastato ha operato in maniera scorretta e i consigli che ha dato non sono professionali (dispiace dirlo ma è così)
Francesco :
appieno con alinger... occhio!!
chiara :
Fermo restando la discutibilità del comportamento del collega considera anche che se i lavori che tu intendi eseguire comportano la rimozione di quanto realizzato senza autorizzazione si può considerare annullato l'abuso e la questione si potrebbe chiudere così, certo che il nuovo accatastamento non preceduto da DIA sarebbe stato meglio non farlo.
Alicia :
Non capisco,che cosa vuol dire accordarsi?farmi riconoscere uno sconto al rogito e poi fare da me la sanetoria?non rischio responsabilità penali,essendoci un atto pubblico dove si dimostra l'abuso?Purtroppo i lavori che devo fare non riguardano quella zona,devo farli per forza o basta sanare?Con l'accertamento di conformità posso rogitare e far pagare alla parte venditrice le sanzioni amministrative dovute?Grazie ancora per l'aiuto
chiara :
Allora...partiamo dal presupposto che l'abuso sembrerebbe di entità molto contenuta per cui immagino che nessuno verrà messo ai ceppi.
Detto ciò, l'iter più corretto sarebbe stato presentare la sanatoria e successivamente presentare l'aggiornamento catastale. L'architetto da te citato (forse il tecnico dell'agenzia immobiliare?) ha regolarizzato solo il secondo step dimostrandosi molto superficiale e tutelando esclusivamente la parte venditrice.
Ora tu potresti:
1. mandarli a quel paese (ma forse la casa ti piace tanto oppure hai già dato una lauta caparra che però, spero il compromesso riporti tale clausola, potresti facilmente recuperare.
2. Pretendere la sanatoria e sono "cavoli" dell'arch che ha già presentato l'accatastamento.
3. Nella pratica che presenterai tu per i tuoi lavori ci metti pure la lavanderia già realizzata come se la facessi tu ora. E' chiaro che quanto realizzato non dovrebbe essere in contrasto con i vari regolamenti altrimenti pretendi che la regolarizzazione/rimozione se la accollino loro.
alinger :
Per accordarsi intendo fare le cose per bene, visto che sei tu ad acquistare ti conviene anche di più.
L'abuso sembrerebbe di lieve entità e sanabile con PdC in sanatoria; il venditore è tenuto a farlo se vuole vendere, la sua alternativa è dichiarare il falso in atto pubblico cosa penalmente perseguibile.
Quindi pensasse a sanare piuttosto che camuffare e poi procedesse a vendere. Se tieni alla trattativa e non vuoi creare contrasto col venditore puoi proporgli una forma d'accordo che tuteli entrambi (in soldoni, se ti conviene, dividi le spese).
L'ipotesi 3 di chiara non la consiglierei...non vedo perchè debba accollarmi io la responsabilità di un abuso che non ho fatto.


saluti
chiara :
Indubbiamente è quella meno consigliabile infatti l'ho messa al 3° posto ...
Alicia :
Innanzi tutto grazie mille per i vostri consigli!In effetti alla trattativa non volevo rinunciare,l'appartamento mi piace,ma l'abuso c'è e non devo essere io a pagare per una cosa che non ho commesso,e che sopratutto nè il venditore nè il suo Architetto riconoscono.Ho paura che pretendendo la sanatoria potrei perdere l'appartamento,vorrei capire se c'è un modo "amichevole" di trattare la cosa che non leda i miei interessi. Riportare la planimetria catastale allo stato assentito aiuterebbe? così potrei inserire i lavori (che cmq sono assolutamente sanabili) nella mia DIA, per velocizzare un po i tempi,perchè avendo il rogito a fine giugno non ci siamo più nei tempi della sanatoria.
Grazie ancora per l'aiuto,purtroppo essendo alle prime armi a volte si tende un po ad esagerare!
delli :
in teoria: se il notaio è un attimo preciso, quando vede la scheda catastale di variazione ti chiede la pratica edilizia che ne ha autorizzato l'esecuzione.... e non ti fa fare il rogito!
bye bye
Alicia :
io me lo auguro!l'agente immobiliare che mi ha trovato la casa dice che secondo lui il notaio ti fa accordare e basta,perciò mi era parso di non avere alternative,mi hanno detto che capita sempre e ci si accorda al momento!certo che la gatta da pelare resta solo a me!A questo punto non mi tocca che sperare nel notaio,ci vado a parlare domani,speriamo bene!
chiara :
Poco tempo fa mi sono trovata in una situazione simile.
Il mio ruolo era quello di perito della banca a cui il compratore aveva chiesto il mutuo.
In fase di sopralluogo rilevo difformità, di entità molto modesta, tra la planimetria catastale e lo stato dei luoghi. Chiedo conto e ragione. Il venditore sostiene di aver, a suo tempo, presentato una dia ma non ha nulla a sostegno dell'affermazione e comunque è evidente che non ha fatto l'aggiornamento catastale. Propongo di fare una ricerca in Comune ma mi si contesta che i tempi sarebbero troppo lunghi (Milano). Il notaio dice che a lui non importa nulla e che può rogitare ugualmente, il compratore dice che vuole l'appartamento anche così e che tanto lo ristrutturerà per cui sistemerà lui la questione dal punto di vista burocratico. Mi viene chiesto, soprattutto dalla banca, di verificare comunque la rispondenza delle opere oggetto dell'abuso rispetto ai regolamenti vigenti. Io ho relazionato il tutto nella mia perizia.
E' andata così...

PS per delli: ti si legge poco ultimamente, dobbiamo preoccuparci???
Alicia :
Quindi è vero,il Notaio può redigere un atto pur avendo due schede catastali diverse e niente in mezzo!è demoralizzante!e io non ho nè alternative nè tutela,bella deontologia!certo l'abuso è minimo però far finta di niente anche da parte del notaio mi sembra un po rischioso!
chiara :
Beh, nel mio caso la scheda era una sola e comunque io sono rimasta basita.
La tua situazione è un po' più spinosetta.
Facci sapere come va a finire!
In bocca al lupo...
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