Francesca : [post n° 186632]

Differenze tra progetto architettonico e strutturale

Ciao a tutti, abbiamo appena finito di progettare la mia casa (un parto di 1 anno) con il geometra. Al passaggio delle consegne all'ingegnere per lo strutturale, sono scomparse due finestre e una porta per passaggio (pare inevitabile) di pilastri in quel punto e la casa si alza di mezzo metro. E' una cosa "normale" per cui mi devo dare pace (probabilmente abbiamo sbagliato ad essere troppo pignoli e precisi nella progettazione) o si può definire un evento anomalo? Grazie per la pazienza (una committente semi disperata...)
nikosky :
di trovarsi in questa situazione.
lo strutturista di solito non si impegna comee dovrebbe e preferisce eliminare, cancellare, etc etc.
insomma succede, a volte per progetti più complessi conviene prima tirare fuori la struttura e poi il resto per non trovarsi pilastri in mezzo ai garage, alle camere o in altre parti poco piacevoli.

certo mi spiace per te che sei finita tra un geom e un ing.....e alla fine si chiede sempre consiglio all'architetto!!!

aiaiaiaiiii francesca....
Francesca :
Quanto hai ragione...Perdonatemi, ma l'architetto viene dipinto come uno "strano soggetto un po' troppo artistoide" e sconsigliato a noi poveri mortali. Purtroppo la casa s'ha da fà lo stesso e (spero) una volta sola. Cmq, cosa che non mi consola, la casa è un cubo di una semplicità esagerata, quindi non posso neanche dare la colpa a idee di grandezza personali...Farò proseliti sul consigliare architetti, questo lo posso assicurare. (Credi che un ponteggio per raggiungere la stanza chiusa mi possa aiutare? E la casa con la fronte stile Frankenstein potrebbe dare inizio ad un nuovo periodo architettonico??? ;) ...ridiamo per non piangere, va là.
nikosky :
francesca, polemiche a parte succede...eccome se succede.
potresti incontrare il'ingegnere e discutere con lui della cosa.
probabilmente variando la dimensione di alcuni pilastri ti riaprirà le finestree chiuse... almeno provaci
Fra :
parere da tecnico basandomi solo su quello che riporti: il geometra ha peccato di superficialità a presentare all'ingegnere il progetto dopo 1 anno che lo sta gestendo... di norma quando si sa come sarà l'involucro ci si fa fare lo strutturale, di modo da avere già una base fissa attorno a cui ragionare per le modifiche eventuali future prettamente formali.
beppe :
..per esperienza.... la prossima volta al geometra affidagli solo ed esclusivamente la parte inerente l'accatastamento.
La parte progettuale lasciala fare a chi di competenza, anche se fosse una piccola cosa.
ciao
archi :
Litigate per invidia del geometra progettista forse??? qui Francesca ha il problema di aver "incappato" in un professionista poco professionale se mi consentite. Io nei miei progetti mi relaziono sempre con lo strutturista e anzi mentre faccio gli esecutivi stiamo giornate intere per raggiungere l'obbiettivo comune del buon progetto architettonico. Un solo dubbio mi incuriosisce, e stà nel fatto che in una casetta di tre piani si riescano a fare errori cosi grossolani da far sparire intere finestre per non aver previsto un minimo di struttura. OH MIO DIO.....
P.S. Io mio strutturista se va bene lo vedo per un caffè una volta l'anno, lavoriamo con messenger......
poipoi :
Per esperienza personale, un buon progettista sa come difendere il proprio progetto di fronte a uno strutturista. Nulla di personale contro gli ingegneri, ma può capitare che si accontentino della via più semplice. È umano. E se il progettista non sta lì a difenderlo (o non è in grado di farlo) ecco che il progetto ti viene stravolto.
Ti è successo questo?

Il compito di un buon progettista è soprattutto di raggiungere un compromesso ottimale su tutti gli aspetti. Questo perché è normale per uno specialista scegliere inizialmente la via più semplice. Ma non è mai detto che la prima ipotesi sia l'unica e la migliore.

In linea di principio le moderne tecnologie consentono qualsiasi spessore, qualsiasi sbalzo, qualsiasi azzardo.
Può essere un problema di costi, un problema di tempi, di opportunità, o anche una mancanza di fantasia. Ma nessuno strutturista, oggi, può seriamente dirti "non si può fare".
Ovviamente sto parlando di situazioni normali e non della casa sulla cascata di Wright.

Azzardo un consiglio.
Se il progetto originario ti sta a cuore, e l'ingegnere non ti sente, fai come si fa con i medici: chiedi un secondo parere. E faglielo sapere al tuo ingegnere. Chissà che non si smuova.
Francesca :
Il geometra non se n'era proprio accorto. E' stato il mio compagno, matematico un po' fissato, che se ne è reso conto controllando. Le finestre che scompaiono sono quelle poste sotto la verticale del colmo del tetto di legno (l'ingegnere ci aveva assicurato che lì non c'erano pilastri, poi facendo i calcoli per il tetto di legno, ha dichiarato che non reggeva la struttura se non facendo così). Cmq cercherò un altro parere, perchè il progetto è stato troppo sofferto e studiato per essere accantonato senza un tentativo. Grazie a tutti...
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