patata : [post n° 187985]

partita iva

ciao ho bisogno di far chiarezza aiutoo!! sono un architetto iscritto all'albo e ad inarcassa inoltre ho partita iva (regime forfettone) con un solo codice relativo agli studi di architettura. Sto cercando di capire SE è POSSIBILE, vendere il mio design e artigianato artistico fatturando come architetto ai negozi e se occorre avere contabilità separata da quella del forfettone.
non ho chiaro se il lavoro di architetto può includere anche la creazione di design nell'ambito della contabilità del forfettone ?
dovrei aggiungere un'altro codice attività?questo cosa comporta?

grazie

commercialista emanuela :
Chiedi al tuo commercialista, non c'entra niente il fatto che hai il forfettone.
Ciao
Emanuela
email
poipoi :
stai parlando di produzione e vendita di oggetti o di progettazione?
Un professionista non può commercializzare oggetti, cioè venderli. Quello si chiama "commerciante", o "artigiano". E non so se ti basta, e se è possibile, aggiungere un codice. Credo ci sia anche un problema di iscrizione alla camera di commercio... Ma devi proprio venderli tu? Non puoi progettarli, farli realizzare e appoggiarti per la vendita su qualcun altro che già fa il commerciante? Dacci qualche elemento in più.
marco :
si puo' fare come produzione artistica basta che ogni oggetto sia unico...in qualche modo...
patata :
ciao, ebbene ho chiesto alla mia commercialista già da un pò però mi non mi ha chiarito nulla.
le informazioni che ho avuto sono state:
-puoi aggiungere altri codici P.I.relativi alla creazione di design senza alcun costo
-non sapeva se questo comportasse l'iscrizione alla camera di commercio e quindi un'altro tipo di tassazione
-mi ha fatto chiedere ad inarcassa se il reddito derivante da codice di attività per la creazione di design (diverso dagli "studi di architettura" che è il mio) potesse essere unito al reddito che ho adesso oppure no.
Inarcassa mi ha risposto che per loro non c'è problema ma che me lo doveva dire il commercialista.
è un cane che si rincorre la coda!
oltretutto sono andata anche allo sportello dell'agenzia e anche lì mi hanno rimandato dal commercialista!
non sò che fare!
P.S.mi scuso per il linguaggio probabilmente non adeguato alla materia però non me ne intendo proprio

grazie
patata :
ciao, intanto grazie per l'attenzione, per risponderti ti dico che infatti non voglio aprire un punto vendita ma vorrei vendere oggetti, progettati da me, a negozi.gli oggetti tra l'altro sono inerenti all'arredamento.
il codice attività si può aggiungere (fino ad un mese dopo che è iniziata l'attività) è l'unica certezza che ho.
spero di avervi dato qualche elemento decisivo per chiarire la situazione.
grazie
patata :
ciao mi interessa capire di più sul concetto che hai espresso, perchè mi sembra importante .
per chiarire in quale situazione sono, ti dico che per lo più alcuni oggetti che ho intenzione di produrre sono oggetti unici, in quanto anche se li ripeto non possono essere uguali l'uno dall'altro però "dicono la stessa cosa" e altri possono essere riproducibili fedelmente (quindi disegno industriale).
grazie per la disponibilità a tutti
commercialista emanuela :
Come vedi tutti ti rimandano al commercialista anche perchè è lui che ti deve guidare in tale situazione sennò se vai allo sbaraglio di uffici pubblici ti distruggono. Mi dispiace che non ti abbia saputo dire nulla, non volevo sovrappormi ma ora penso che qualche indicazione te la debbo dare. Devi vedere per prima cosa se la tua attività si limita alla progettazione/disegno degli oggetti o se li realizzi anche e vendi quindi non il disegno ma l'oggetto finito. In quest'ultimo caso bisogna fare non solo un nuovo codice attività, ma anche l'iscrizione in cciaa e una contabilità separata con propri e distinti studi di settore.
Fammi sapere
Ciao
Emanuela
email
patata :
ciao ho letto il tuo messaggio gentile e ti ringrazio.
ieri una mia collega è tornata dall'agenzia entrate con un modulo (schema di istanza di interpello) a cui far domande per avere risposte tecniche precise, e penso che valga comunque la pena inviarlo. inoltre il sole 24 ore ha pubblicato via internet una domanda simile alla mia, e la risposta è stata diversa, cioè il soggetto che produce candele e le vende ad un negozio nel quale lavora anche per gli allestimenti può intendere questa produzione inerente alla sua attività quindi fatturando "normalmente".
bo!!!
mi sorge spontaneo un dubbio da intendere in totale buona fede, le risposte da che fonte arrivano (per esperienza fatta o per documenti letti)?
scusami sò che probabilmente hai ragione tu!
anche perchè per esperienza è sempre alla risposta più
penalizzante quella vera.
grazie
commercialista emanuela :
Allora, per prima cosa ti dico che ti parlo per esperienze e per colloqui continui con l'Agenzia delle Entrate stessa. Purtroppo ti dico anche che la materia fiscale spesso è aleatoria e basata su comportamento degli organi di accertamento all'interno della tua agenzia di competenza. Se vuoi essere più tranquilla perchè capisco che non conoscendomi non puoi avere una fiducia cieca nei miei confronti, prova a chiedere al settore accertamento della Agenzia Entrate di tua competenza (io non sò nemmeno di che città sei).
Ciao
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