bonaparte : [post n° 189604]

questione personale

ciao ragazzi, forse nn è il blog migliore per inserire una questione del genere, ma tra colleghi penso che ci si possa sostenere anche in questo... sono sempre andata molto bene a scuola, sempre con elevate ambizioni lavorative, ma soprattutto INTELLETTUALI, dopo aver studiato architettura ho iniziato a lavorare e da circa quattro anni mi sono arricchita di esperienze e ho una posizione discreta, di cui non posso lamentarmi. certo le mie ambizioni intellettuali sono andate a quel paese, il mio normale "lavoretto" ordinario non è minimamente stimolante da questo punto di vista, e mi lascia anche molto poco tempo per "vivere" e curare interessi tipo studio e lettura, insomma inizio a sentirmi schiacciata e anche un po' "sprecata" a tal punto da desiderare di iscrivermi nuovamente ad altre facoltà, ma ciò è un vano sogno sulla soglia dei 30 anni con un mutuo a carico!! insomma, lo so che in periodi di crisi come questo bisognerebbe solo pensare al lavoro ed avere poche "frivolezze" per la testa, probabilmente la mia è solo vanità e presunzione, ma chissà, forse c'è qualcuno tra di voi che si trova nella mia stessa situazione...
archi :
brava come nella canzone di Mina... www.youtube.com/watch?v=tbBb-YzK7Z8
mi sa che lo studio non aiuta nei complessi, sono felice di essere stupido
KITTY :
Credo che sia un po' la situazione di tutti.
Anche io mi sono laureata in tempo e bene, ma dopo un'esperienza che mi ha dato poco e nulla durata 2 anni adesso lavoro in un'impresa di costruzioni...certo lo spazio per studiare e arricchirmi va a farsi benedire perchè tutti hanno fretta e a volte mi ritrovo a fare cose che con il mestiere di architetto hanno pochissimo a che vedere...
Per ora non mi lamento perchè la paga (sentendo quello che c'è in giro) è buona, ed è sicura visto che sono a tempo indeterminato, però mi manca molto la fase "progettuale" che solo la libere professione può darti...
bonaparte :
il problema è che con il tempo pensavo di abituarmi e di non penserci più, invece ogni anno sento un po' di più questo peso e inizio ad avere qualche atteggiamento tipico da frustrazione...
Campanellino :
Da quel che ho capito il vostro non è un problema economico ma solo di "soddisfazione personale"....
bhé secondo me visto il periodo di crisi, dove non c'è tanto lavoro, può essere una buona occasione per dedicarsi alla famiglia e fare dei figli......per poi essere pronti a tornare al lavoro quando la crisi inizierà ad attenuarsi!
E' un consiglio prettamente umano e non professionae...ma è seriamente quello che penso...senza contare che la cosa darebbe senz'altro soddisfazioni di gran lunga maggiori che quelle lavorative:)
KITTY :
campanellino ma io non mi sento frustrata, se mai un po' stressata dai ritmi di lavoro (almeno i miei) piuttosto serrati, dal fatto che devo pensare a 18 cose contemporaneamente e non fare errori se no l'impresa ci perde dei soldi...
Lavoro in un'impresa grossa (circa 95 solo gli operai) che nonostante la crisi ha del lavoro, grazie a Dio...

Stare a casa e fare figli?
Io lo farei anche domani, sinceramente, ma non me lo posso permettere...
dina :
Anche io tempo fa avevo pensato di iscrivermi in un'altra facoltà per aggiungere cultura e titoli.Però anche se si può fare con più calma rispetto alla prima laurea, si deve comunque fare seriamente quindi ci ho rinunciato.Circa il lavoro svolgo la libera professione e vi assicuro che è difficile soprattutto perchè non c'è nemmeno lontanamente la sicurezza del fine mese.
Penso che bisogna stringere i denti ed adeguarsi almeno per ora in tutti i sensi.
X Kitty una curiosità, quanto ti pagano mensilmente e sei al nord o al sud?
bonaparte :
sì, giustissima osservazione, lo studio accresce i complessi. lo osservo nei miei amici: i complessi sono direttamente proporzionagli agli anni di studio e -tristissimo- ancor di più ai risultati....
april :
x campanellino. io il figlio, o meglio la figlia non l'avevo in programma...ma a giugno arriverà, e invece che preoccuparmi per lei io sto pensando al lavoro, al non buon periodo per mettersi in proprio e alla scarsità di offerte che ci son in giro ultimamente. sinceramente son convinta di aver sbagliato scelte e programmi.
barby18 :
Qui non è questione di figli, di soldi o di cultura!
La vita lavorativa è ben altro!!!!
Siamo in troppi! E non tutti possono fare i progettisti!
Chi non ha un padre, un nonno, uno zio o un amico di famiglia architetto o comunque nel settore spesso è costretto a ripiegare o a specializzarsi.
Comunque bisogna vedere il bicchiere mezzo pieno.
Gavetta, gavetta, gavetta! E' necessaria sempre e comunque per essere più forti.
Per Kitti: sinceramente però 2 anni di gavetta mi sembrano ancora pochi. Mi sembra che tu abbia un lavoro prezioso, che tanti ti invidierebbero perchè lavorare a stretto contatto con un'impresa ti fa crescere molto. Spesso ci accusano di conoscere il lato pratico del costruire. Assorbi più che puoi da quello che stai facendo in modo da essere pronta, alla fine di questa crisi, di proporti in studi professionali o presso imprese che necessitano anche di un progettista.
Non pensare, però, che a quel punto ci siano solo soddisfazioni.
KITTY :
sono al nord, prendo circa 1500 euro al mese
KITTY :
Per Barby: hai ragione, infatti ora come ora questo lavoro me lo tengo stretto, non so in questo periodo dove potrei trovare di meglio...
I primi 2 anni che ho fatto erano in uno studio e come immaginerai facevo solo disegni, qualcosa ovviamente ho imparato, anche perchè uscita dall'uni non sapevo nulla di nulla della vita lavorativa.
Adesso sono qua, a maggio sarà un anno, cerco ovviamente di assorbire più che posso, poi in futuro, chissà..
Fra :
kitty, netti o lordi?
KITTY :
Fra, netti
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