bonaparte : [post n° 226565]

condivisione clienti con lo studio del boss

Sono riuscita ad agganciare un lavoro di entità x me abbastanza importante. Mi lascia l'opzione sia di gestirlo autonomamente sia di "condividerlo" con lo studio per cui collaboro. Ora non so veramente come comportarmi: qui chi porta lavoro dopo qualche anno viene associato senza problemi e lo studio ha un buon giro di clienti che io non potrò mai neppure sognarmi. In controparte anche gli associati devono sottostare a rigide regole come gli orari, di cui io sono già veramente stanca. Cosa mi consigliate: inizio a buttare l'ancora per associarmi un domani (e come mi faccio pagare, con il 50%?) o mi tengo il mio clientello pur sapendo che sarà ben difficile in futuro avere un giro di clienti tutto mio??? Inoltre non posso ricevere un cliente di quell'entità in casa mia e non ho altre strutture a cui appoggiarmi, dove potrei fissare le riunioni???...
Tim :
. . . ti consiglio di puntare all'associazione, secondo me l'unico modo di affrontare il futuro lavorativo in modo serio! Ovviamente devi essere contenta delle persone con cui ti associ e devi avere stima di loro . . . . .
upload :
..io ti consiglio di tenertelo per te questo cliente. Cerca di destreggiarti...riunioni dal cliente....se hai dubbi sul restare o meno in quello studio. Poi valuta in futuro, se aumentano i clienti e in base a come procede il lavoro, ed i rapporti, nello studio...so che non è facile, ma valuta anche questo lavoro che porti se poi ti viene scippato o meno...
Ily :
E soprattutto se diventare associata ti facesse aumentare di poco i tuoi guadagni attuali e di molto le responsabilità e gli orari. Inoltre tieni conto che parteciperesti anche alle eventuli perdite, per cui, se non condividi più che al 100% i metodi di gestione dello studio, valuta molto ma molto bene ;-)
in bocca al lupo :-)))
policano :
credo che me lo terrei per me, stante il fatto che alcune cose dello studio non ti stanno bene e la cosa non ti da garanzia di essere poi associata in futuro.
bonaparte :
i metodi di gestione dello studio a mio parere sono ridicoli, un "branco" di liberi professionisti costretti a marcare il cartellino e a seganre i 10 minuti di ritardo e a portare giustificazioni ridicole per poter andare via un' ora prima. Tutti nella stessa galera: soci, associati e collaboratori!!! In più controllo esasperate di tutti su tutto, anche sulla punta delle matite... In compenso si lavora e i risultati finali, a mio umile parere, sono ottimi, i committenti al 90 % sono molto contenti dell'operato e sicuarmente il nome che ci si fa lavorando qui è buono... che dire, non è facile scegliere, se mettere da parte i sogni d' indipendenza ed autonomia per poter lavorare o perseguirli sempre e comunque, nonostante questa crisi... certo che se mi vedessero tenere tutto x me un cliente del genere piomberei in cattiva luce e difficlimente mi concederebbero altre opportunità (sono anche stretti di vedute...)
Ily :
E tu non glie lo dire ;-)
policano :
ma da contratto sei tenuta a dirgli tutto quello che fai fuori dallo studio?
o sei obbligata alla non concorrenza?
bonaparte :
non ho vincoli di nessun tipo, ma ho la certezza al 99% verrebbero ad imparare di questo lavoro, in questa zona gli studi specializzati in questi lavori si contano su due mani e si fanno tutti i conti in tasca a vicenda... in più dovò assentarmi spesso xchè non è il lavoretto che, come ho fatto fin'ora, potrò gestire solo al sabato e alla domenica... oltretutto si tratta di un negozio su strada principale in ztl, se ne accorgerebbero subito :(
DR COSTA :
Indipendentemente dalla possibile opportunità lavorativa che ti è capitata,io ti suggerisco di rimanere nello studio solo se hai qualche possibilità di diventare socia.
Non sò come cambierebbe il tuo stipendio ma se diventi socia dovrebbe partire da un minimo ed avere a fine anno delle percentuali sui lavori che hai portato allo studio e a quelli a cui hai lavorato;naturalmente ti accolleresti anche le spese e le perdite dello studio.
Io lavoravo in uno studio di provincia seguivo praticamente più della metà dei progetti dello studio,edilizia residenziale,commerciale,artigianale,insomma il solito studio di ingegneria che costruisce il mondo ,dopo due anni e mezzo prendevo 1200 € al mese con partita IVA e di associarsi nemmeno la possibilità.
Ho cercato di imparare il più possibile e a 30 anni sono venuto via ed ho aperto il mio studio.
Ormai sono tre anni che lavoro in proprio ma da soli ti assicuro che è veramente dura ed è difficile trovare altri professionisti con la volontà di mettersi in proprio o magari di creare uno studio associato,ma io no ho potuto scegliere mentre te hai questa possibilità non la buttare,anche se all'inizio può essere dura,ti assicuro che potrai avere maggiori soddisfazioni professionali come associata in uno studio con buoni clienti e grandi progetti che come architetto nel tuo piccolo studio di architettura.
mary :
io ti consiglio di fare ciò che ti rende più sereno. io pur di non sottostare ad ambienti in cui non lavori bene me ne sono andata, è vero in proprio non è difficile è difficilissimo ma la soddisfazione è incredibile. il nostro è un lavoro complicato già di base, fai la scelta per cui alzarti la mattina ed andare a lavoro ti rende felice e non ti mette l'ansia se la sveglia per una volta non ti suona!
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